questa nuova soluzione di Sapphire veleggia sulla stessa onda delle GeForce RTX 2060, a un prezzo sensibilmente più contenuto
BELLA DA VEDERE (E DA USARE)
La Radeon Pulse RX 5600 XT di Sapphire – lo vedete dalle foto – ha sicuramente un aspetto molto curato. Il dissipatore Dual-X è formato da una generosa anima in rame dotata di heatpipe e alette, con un modulo principale destinato a raffreddare la GPU, le memorie e i componenti principali dell’alimentazione. Sopra di essa, troviamo una copertura in plastica che integra due grosse ventole. Queste ultime entrano in azione quando la GPU supera la temperatura di 60°C e, per tanto, restano praticamente sempre ferme durante l’uso delle normali applicazioni desktop.

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Funzionano solo quando si gioca e sono davvero silenziose: solo 28 dBA, è quasi difficile sentirle una volta che sono chiuse nel case. Il sistema di raffreddamento, infine, si estende anche sul retro del PCB, dove troviamo una rigida placca in alluminio destinata, da una parte, a migliorare ulteriormente la dissipazione del calore e, dall’altra, a impedire che la piastra possa – anche solo leggermente – curvarsi, una volta installata nel computer e soggetta alla forza di gravità. Tutto questo porta la Radeon Pulse RX 5600 XT di Sapphire a occupare uno spessore leggermente più alto di due slot, rendendola di fatto una scheda a triplo slot. Una soluzione sempre più comune di questi tempi ma, se lo spazio all’interno del case dovesse essere una delle vostre preoccupazioni principali, dovrete tenerne necessariamente conto prima dell’acquisto. Sul pannello posteriore si trovano le feritoie per l’espulsione dell’aria calda e, sotto di esse, tre uscite DisplayPort 1.4 e una porta HDMI 2.0b, a cui è possibile collegare fino a 4 monitor.
IMPRESSIONI D’USO
Abbiamo collegato la scheda video al nostro testbed basato su scheda madre Asrock X570 e processore Ryzen 5 3600 e, una volta installati i driver ed eseguito il reboot di routine, Windows 10 è partito subito senza problemi caricando correttamente i driver e il software di gestione, e abbiamo potuto cominciare a giocare senza il minimo colpo di tosse. La scheda ha mantenuto in pieno le sue promesse, rivelandosi più potente delle GeForce GTX 1660 Ti e capace di competere anche con le RTX 2060, soprattutto quando si abbandona la comfort zone della risoluzione Full HD per salire a 2560×1440 pixel.
Ovviamente non possiamo pensare di giocare altrettanto agevolmente in 4K, ma la buona notizia è che si può salire addirittura a questa risoluzione, a patto di giocare a titoli più datati, poco affamati di risorse hardware o, perché no, abbassando notevolmente effetti e dettagli sui giochi più recenti. Alcuni numeri: in modalità Performance, la Radeon Pulse RX 5600 XT ha raggiunto i 22101 punti al test grafico Fire Strike del 3D Mark, 7495 al Time Spy, 6145 punti con il benchmark di Final Fantasy XV, superando di qualche frame per secondo l’eccellente alternativa di ASUS che avevamo provato tempo addietro. Se dal punto di vista del framerate la Radeon RX 5600 XT di Sapphire non delude, qualcuno potrebbe obiettare per la mancanza del ray tracing assistito in hardware delle schede Nvidia di fascia alta. A questo si aggiunge che Nvidia ha notevolmente abbassato i prezzi delle GeForce RTX 2060, le GPU più accessibili in grado di offrire questa feature avanzata ma, come abbiamo avuto più volte modo di rimarcare, in questo caso è poco più di uno specchietto per le allodole: attivandola, le prestazioni si abbassano drasticamente, rendendo preferibile giocare in modalità “classica” anche su di esse.
Voto: 9.4
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