Quando si parla di “next gen”, nuova generazione, l’immaginazione corre immediatamente alle ultime console da gioco. È lì che, del resto, quest’espressione ha più senso: laddove i PC sono tradizionalmente soggetti a un continuo apporto di nuove tecnologie, che di anno in anno migliorano leggermente la situazione dell’anno precedente, una nuova generazione di console esce ogni sette-otto anni, portando con sé più di un lustro di innovazioni. Sono stati pochi i prodotti capaci di ‘dare la svolta’ al mondo dei PC; tornando indietro con la memoria, possiamo enumerarli piuttosto rapidamente: le schede audio SoundBlaster 16, Windows 95, le schede acceleratrici 3Dfx, la prima GPU GeForce 256, le porte USB, gli schermi piatti, l’avvento dei drive SSD e delle connessioni a banda larga.
Ognuna di queste invenzioni ha migliorato in modo sostanziale il nostro modo di usare il computer e ciò che è arrivato dopo è stata soltanto un’evoluzione di quanto proposto in precedenza. Il settore delle GPU è stato certamente uno di quelli più tumultuosi, soprattutto nei suoi primi dieci anni di vita. Poi, come tutte le tecnologie ormai ‘acquisite’, si sono incamminate verso una sostanziale politica di “more of the same” che ha visto contrapporsi soltanto Nvidia e AMD, con schede di volta in volta più veloci ma abbastanza simili sul fronte delle feature. A smuovere un po’ le acque ci aveva pensato Nvidia due anni or sono con la discutibile serie RTX 2000: le prime GPU capaci di sfruttare la nascente tecnologia DXR di Microsoft e, quindi, di elaborare in tempo reale alcuni effetti di rendering per mezzo del ray-tracing. Questa tecnologia, probabilmente, era stata pensata per lo sviluppo delle nuove console in uscita oggi ma, grazie a Nvidia, ha anticipato il suo debutto su PC e la possiamo considerare ormai matura.
Tuttavia, chi ha comprato una RTX 2080 è stato davvero un pioniere, a cui non sono state certo risparmiate le frecce. Un costo d’acquisto elevato difficile da giustificare, un netto abbassamento del framerate attivando il ray tracing e un’esigua quantità di giochi con cui poterlo fare, cui s’aggiunge oggi l’inesorabile beffa: al netto dei soliti rialzi iniziali, la nuova e potente GeForce RTX 3080, destinata a rimpiazzare l’intera linea 2070 e 2080, costa “solo” 800 euro, contro gli oltre 1.200 di una RTX 2080 al suo debutto.
RISPETTO ALLA SERIE 2000, LE NUOVE SCHEDE NVIDIA SONO MOLTO PIù ACCESSIBILI
UN BALZO AVANTI
Adesso, però, è il momento di lasciarci alle spalle i malumori e di parlare più dettagliatamente delle schede GeForce RTX 3080 Founder Edition, le prime che abbiamo avuto modo di scoprire. L’anima di queste schede è una GPU GA102-200 dotata di 8.704 shader core, basata sulla nuova architettura Ampere e costruita con un processo a 8nm “personalizzato” da Samsung, vale a dire un affinamento del suo processo produttivo a 10nm.
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