aorus geforce rtx 3060 recensione

NVIDIA

Gigabyte Aorus GeForce RTX 3060 Elite 12G – Recensione

I TENSOR CORE SVOLGONO L’IMPORTANTE COMPITO DI APPLICARE IL DLSS, FILTRO ANTIALISING BASATO SU MACHINE LEARNING

Le frequenze standard suggerite da Nvidia ammontano a una “base” di 1.320 MHz che può salire in modalità “boost” fino a 1.777 MHz, mentre 12 GB di memoria GDDR6 operano a 1.875 MHz (vale a dire 15 Gbps). Questa VRAM è collegata alla GPU per mezzo di un bus da 192 bit che genera un’ampiezza di banda di 360 GB al secondo. Queste schede video offrono una potenza di calcolo analoga a quelle delle precedenti GeForce RTX 2070 e di altri modelli di fascia alta del passato, come le GeForce GTX 1080 Ti, le Radeon VII e le più recenti RX 5700 XT ma, a differenza di queste ultime, supportano pienamente le librerie DirectX 12 Ultimate, con la tanto bramata accelerazione degli effetti visivi in ray tracing. Sono dunque adatte al gioco alle risoluzioni 2K (2560×1440) e UWQHD (3440×1440 pixel) e inferiori, con apprezzabili risultati anche a 4K (3840×2160 pixel), con i titoli che si accontentano di requisiti hardware più moderati e con quelli usciti alcuni anni prima.

QUESTO MODELLO DI GIGABYTE

Gigabyte ha apportato alcune sostanziali modifiche al progetto originale: il core clock della sua Aorus RTX 3060 Elite si spinge, in modalità boost, fino a 1.867 MHz (90 in più della reference card), usa due connettori di alimentazione tradizionali (uno da sei, uno da otto pin) invece del nuovo connettore a 12 pin proposto da Nvidia e, soprattutto, adotta un design personalizzato per il circuito di raffreddamento, dotato di tre ventole che ruotano a direzione alternata e che offrono una manciata di affascinanti effetti luce grazie ai LED RGB con cui sono illuminate.

DIMENSIONI IMPORTANTI: LA AORUS RTX 3060 ELITE È PIUTTOSTO VOLUMINOSA

Non solo: ci permette anche di scegliere tra due BIOS diversi, uno destinato alle massime prestazioni nel gaming e uno pensato per ridurre il rumore delle ventole che, a onor del vero, entrano in funzione soltanto quando è realmente necessario e non costituiscono affatto un problema a meno che, ovviamente, non decidiate voi stessi di spingerle al massimo della loro velocità per accompagnare un overclock manuale. Operazione, questa, che può danneggiare il prodotto se effettuata senza la necessaria prudenza e senza competenze tecniche adeguate. La scheda è piuttosto voluminosa: è lunga quasi 30 cm, alta poco meno di 12 cm e spessa 56 mm, costituendo di fatto una soluzione a triplo slot. È in grado di raggiungere una risoluzione massima di 8K, 7680×4320 pixel a 60 Hz, ma è chiaramente destinata al gaming a risoluzioni molto più contenute, come 2560 o 3440 per 1440 pixel, risultando quindi ideale sia per chi ha comprato un monitor 2K standard o ultra-wide, sia per chi ancora giocasse col tradizionale Full-HD.

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