Piccola, precisa, adeguatamente illuminata e relativamente silenziosa: è la tastiera K60 Pro di Corsair, che offre uno stretto indispensabile di grande qualità.
Il detto “less is more” si adatta piuttosto bene alla nuova tastiera K60 Pro TKL di Corsair. Il suo obiettivo, infatti, è quello di fornire ai videogiocatori tutti i pregi di una tastiera opto-meccanica e la compattezza del formato “tenkeyless”, cioè privo del tastierino numerico, da cui deriva la sigla TKL nel nome. Le sue misure sono davvero ridotte all’osso: solo 36 cm di lunghezza e 13,5 cm di larghezza, con un’altezza “massima” di 3,6 cm misurata sulla prima fila di tasti (Esc, tasti funzione, ecc), che però può aumentare di 1 cm aprendo i piedini posteriori, portando l’inclinazione a un massimo di 7°.
Lo chassis in plastica dura è coperto da una placca più resistente in alluminio satinato e il bordo rispetto all’area occupata dai tasti è di circa mezzo centimetro su tutti i lati. Non parliamo quindi di una soluzione completamente borderless e ultracompatta, ma di un ottimo compromesso tra lo spazio vitale delle tastiere standard e l’esigenza di ridurre l’ingombro il più possibile, mantenendo invariate le abitudini durante la digitazione.
Non parliamo quindi di una soluzione completamente borderless
Non è un grosso problema sul blocco alfanumerico, visto che ognuno di noi dovrebbe ormai conoscere perfettamente a memoria i simboli sui tasti numerici o la posizione delle vocali accentate, ma identificare le funzioni secondarie dei tasti funzione per accedere ai comandi multimediali, per esempio, può essere piuttosto faticoso. La scelta di usare keycaps standard, tuttavia, permette a chiunque di intervenire sostituendoli con un set bianco che comprometterebbe un po’ l’estetica della tastiera, ma ne migliorerebbe la leggibilità in ambienti già ampiamente illuminati.
TOCCO RAPIDISSIMO E PRECISO
La tecnologia impiegata per l’attivazione dei tasti è opto-meccanica. Questo significa che nel corpo meccanico di ogni pulsante, invece di un micro-interruttore elettrico, è stata posizionata una fotocellula: quando la pressione spinge l’asse centrale di 1 millimetro verso il basso, il flusso luminoso si interrompe e la fotocellula invia un impulso verso la logica integrata nella tastiera, che a sua volta “capisce” quale/i tasto/i abbiamo premuto e invia un segnale al computer.
questa tecnologia permette di rilevare l’attivazione di un pulsante molto più rapidamente
La tecnologia opto-meccanica, tuttavia, offre una maggiore resistenza all’usura e, al netto di possibili danni e difetti, una più lunga durata del prodotto: per la sua tecnologia OPX, Corsair garantisce una vita minima di 150 milioni di battute, specificando che alla 150-milionesima pressione un tasto dovrebbe ancora reagire esattamente come la prima volta.
La tecnologia opto-meccanica, tuttavia, offre una maggiore resistenza all’usura
IL MIRAGGIO DELL’8K POLLING
Una delle variabili in gioco quando si parla di periferiche di input è la velocità di polling, cioè la frequenza con cui il computer “interroga” una porta di comunicazione in cerca di novità. Ai tempi delle porte PS/2 (qualcuno sicuramente se le ricorderà), questa velocità poteva raggiungere al massimo i 200 Hz, vale a dire che mouse e tastiere collegati potevano inviare i loro dati al computer al massimo 200 volte al secondo.
Una delle variabili in gioco quando si parla di periferiche di input è la velocità di polling
Ma è puro marketing: su queste pagine non smetteremo mai di ribadire la sostanziale inutilità di una frequenza di polling superiore a 1 KHz, perché difficilmente un essere umano potrà avere tempi di reazione inferiori al decimo di secondo, equivalenti nel nostro caso a 100 millisecondi (0,1s). Se a questi aggiungiamo anche i tempi necessari alla macchina per visualizzare un fotogramma sullo schermo e al computer per “aggiornare” la situazione in seguito all’input dell’utente, possiamo tranquillamente concludere che non faccia davvero alcuna differenza, se la pressione di un tasto viene percepita ogni 0,001 oppure ogni 0,000125 secondi. Ma se davvero ritenete plausibile il contrario, vi consiglio di collegare la tastiera direttamente al PC senza usare dispositivi KVM – magari per condividere la tastiera e il monitor tra più calcolatori – perché in quel caso lì la frequenza di polling si fermerebbe a quella garantita dallo switch.
ICUE DEI MIRACOLI
Per sfruttare al meglio la retroilluminazione è necessario installare il software proprietario iCue, che ha il pregio di gestire contemporaneamente tutte le periferiche di Corsair eventualmente installate nel computer. Il programma permette di assegnare un colore e un effetto specifico a ogni singolo pulsante della tastiera, indipendentemente dal colore e dall’effetto scelto per tutti gli altri. Per capirci, è possibile stabilire che l’intera tastiera abbia un effetto arcobaleno con colori casuali in successione e i tasti W A S D, invece, restino permanentemente rossi e al massimo livello di illuminazione, oppure che pulsino per i fatti loro.
Il programma permette di assegnare un colore e un effetto specifico a ogni singolo pulsante della tastiera
PER CONLCUDERE…
C’è tanta tecnologia nella K60 Pro TKL: un processore ARM a 32 bit incaricato di rilevare le nostre battiture e di inviarle con la massima celerità e precisione possibili al computer, eliminando del tutto il problema del ghosting quando più pulsanti sono premuti contemporaneamente. E non c’è che dire, la tastiera svolge i suoi compiti in modo assolutamente impeccabile, con un tocco netto e preciso che restituisce anche un feedback eccellente.
’unico aspetto poco accattivante è il prezzo al pubblico di 149 euro, giustificato da cotanta tecnologia
L’unico aspetto poco accattivante è il prezzo al pubblico di 149 euro, giustificato da cotanta tecnologia ma poco attraente rispetto alle offerte del mercato, tanto più se consideriamo che la differenza di prezzo col più completo modello K70 RGB TKL Champion Series, anch’esso opto-meccanico e molto compatto, ma dotato anche di comandi multimediali completi di rotella per il volume, è di soli 20 euro. In ogni caso, la K60 Pro TKL è come un’arma di precisione da portare sempre con sé, per il gioco come per il lavoro, che grazie alle ridotte dimensioni può albergare facilmente in uno zaino o nella borsa del PC portatile.
Voto 8,9