Bandai Namco ha portato un parco titoli di tutto rispetto in questa edizione della Gamescom, molti dei quali tratti dagli anime del momento tra cui, sicuramente, spicca l’ottimo Jump Force, picchiaduro ad arene che vedrà sfidarsi molti dei protagonisti dei manga di Shonen Jump (longevo e amato settimanale di fumetti giapponese) in furiose lotte senza esclusione di colpi. Il gioco sembra davvero solido, e la continua aggiunta di personaggi non può che far bene a quello che potrebbe essere un must have per gli amanti del Sol Levante, a patto di non ricercare una tecnicità come quella presente in Dragon Ball FighterZ.
Jump Force raccoglie molti degli eroi di Shonen Jump, longevo settimanale di fumetti giapponese
Subito dopo è stata la volta di
Twin Mirror,
nuovo gioco dei ragazzi di Dotnod dove il giocatore impersonerà Sam, un giornalista che sta tornando a casa dopo aver passato molto tempo lontano, per cercare di dimenticare la ex fidanzata. La città di Basswood è il luogo principale della storia ma c’è un altro posto dove il protagonista passerà parecchio tempo:
nel suo stesso subconscio, Sam può analizzare in un quadro irreale e onirico gli avvenimenti che compongono i tre capitoli della trama, una sorta di realtà parallela in cui vengono raccolti tutti i dettagli e gli indizi del caso. Questi ultimi, poi, attraverso interazioni con i ricordi e gli oggetti presenti nel “sogno”, possono dar seguito a veri e propri avvenimenti con diramazioni principali e secondarie. Un approccio sicuramente interessante e di ampio respiro, grazie anche alle molteplici opzioni che potremo scegliere durante il gioco, in quello che sembra un “fratello” drasticamente più maturo e crudo di Life is Strange.
Twin Mirror sembra un “fratello” drasticamente più maturo e crudo di Life is Strange
Ace Combat 7: Skies Unknow si è ripresentato per il secondo anno alla Gamescom, apparendo se possibile ancora più bello e pulito dell’anno precedente,
forte dell’Unreal Engine 4 e della tecnologia trueSKy. La storia è quella di “
Trigger“, pilota dell’unità aerea di Usean prima di essere trasferito in un penitenziario,
sotto accusa dell’omicidio nientepopodimeno che del presidente. Qui diventa parte di una forza di difesa formata solo da unità “sacrificabili”, il cui unico scopo è proteggere la nazione da una misteriosa nonché potente minaccia appena comparsa sullo scacchiere internazionale.
L’innovazione più grande rispetto ai capitoli precedenti sono le condizioni atmosferiche: non solo nuvole o nebbia, ma anche pioggia e ghiaccio che diventano presto problematiche con cui confrontarsi. Non è raro, infatti, rischiare lo stallo del proprio velivolo per il ghiaccio formatosi sulla fusoliera dell’aereo; i dettagli presenti all’esterno del velivolo sono, per precisione e ricercatezza, facilmente paragonabili a quelli interni, con una notevole realizzazione della
visuale interna sulla cabina di pilotaggio, capace di proiettare chiunque in un sogno a occhi aperti degno di Top Gun.
In Ace Combat 7 facciamo parte di una forza di difesa composa solo da “sacrificabili”
Ultimo ma non per importanza
The Dark Pictures Anthology, nuovo titolo che nasce dalla collaborazione tra Bandai Namco e
Supermassive Games, sotto cui verranno raccolte una serie di storie indipendenti a tema Horror.
Man of Medan è il primo capitolo in uscita nel 2019, con una struttura a compartimenti che permetterà la creazione di storie sempre diverse e senza limiti di creatività. Anche in generale si tratterà di una serie di
racconti molto differenti tra loro, che godranno della possibilità si scelte multiple al loro interno concedendo, cosi, un’impressionante varietà di situazioni da poter vivere.
Man of Medan inizia come il più classico degli horror: un gruppo di amici decide di investigare per divertimento su una
nave abbandonata; peccato che, proprio come nei film di questo genere, ben presto le cose tendano a peggiorare, mettendo i giocatori in balia di presenze poco rassicuranti che infestano la nave.
Ho provato il primo episodio di The Dark Pictures Anthology, trovandolo terrorizzante al punto giusto
Con riferimento al
titolo precedente dello studio, Until Dawn, anche qui potremo contare su quick time event e rami di decisioni per ottenere risultati diversi, che potranno decretare in un battito di ciglia la morte di ognuno dei protagonisti presenti sulla nave. A caratterizzare il gioco ho anche trovato un sapiente uso delle visuali e degli effetti sonori, capaci di regalarmi più di un brivido durante la prova nello stand di Namco.
La voglia di tornare a esplorare la nave di Man of Medan è indubbiamente forte, con tutti i suoi misteri ancora da spelare; un ottimo punto di partenza, insomma, per una “collezione” di racconti che verrà man mano riempita durante il prossimo anno. Non resta che attenderne l’uscita.