Early Access Machine #1

Inauguriamo oggi una nuova rubrica dedicata all’interessantissimo sottobosco dei titoli disponibili in Accesso Anticipato curata dal sottoscritto, da Nicolò Paschetto e da Gabriele Barducci. Lo scopo della neonata Early Access Machine è quello di dare risalto ad alcuni dei videogiochi presenti nell’apposito programma di Steam (e non solo), con un particolare occhio di riguardo nei confronti delle produzioni minori. Difficilmente troverete i videogiochi dei team più blasonati, dunque, dal momento che abbiamo preferito dare risalto a quei titoli che magari rischierebbero di perdersi nello sconfinato oceano dello store digitale di Valve. Ecco quindi che in questa prima puntata della rubrica troverete le nostre prove dello strategico Sigma Theory: Global Cold War, del MOBA free-to-play Rise of Legions, e infine del particolare roguelite NEOVERSE.

SIGMA THEORY: GLOBAL COLD WAR

A cura di Gabriele Barducci

Sviluppatore: Goblinz Studio, Mi-Clos Studio
Publisher: Mi-Clos Studio
Prezzo: € 17,99
Disponibile su: Steam, GOG

Mi lascio andare un momento sulla sedia mentre porto entrambe le mani chiuse a pugno davanti le mie labbra e guardo intensamente lo schermo del PC: un agente, abilmente nascosto in Cina, paese con cui ho rotto ogni tipo di rapporto amichevole da mesi, è alla sua terza missione fallita e il QG si domanda se questo agente non stia sabotando intenzionalmente le missioni, accusandolo di fare il doppio gioco. Ho diverse opzioni: fiducia, licenziamento o eliminazione – sì, fisica – ma confido in lui; probabilmente l’essere rimasto solo in un paese ostile può aver gravato sulla sua psiche, stressandolo più del dovuto. Se l’intenzione degli sviluppatori francesi di Mi-Clos era quella di creare un prodotto che potesse portarci costantemente ad alternare momenti di altissima tensione ad altri di totale smarrimento e sfiducia in ciò che stiamo facendo, il colpo è andato a segna senza esitare. Sigma Theory è un affascinante ibrido tra gestionale e board game, dove ci troveremo a reclutare e indirizzare una squadra di agenti segreti in giro per diversi paesi nel mondo. Il doomsday clock ha iniziato il suo conto alla rovescia, allearci con altri paesi, sviluppare tecnologie per studiare il Sigma Theory che dà il titolo all’opera o rubare risorse in giro per il mondo sarà parte del pacchetto proposto dal gioco che, già dalla sua pubblicazione in Early Access, si presenta in uno stato più che soddisfacente per quanto concerne il livello di sfida.

Con una palette cromatica intrigante e una colonna sonora synthwave l’immedesimazione è istantanea

A discapito di una durata molto esigua – tre o quattro ore per arrivare alla conclusione di una partita che perde mordente nel finale causa una gestione degli eventi e relativo pacing fin troppo sbrigativi e altalenanti – il titolo di Mi-Clos è capace di indurre in una facile assuefazione se ci si dedica senza indugio alle meccaniche di gioco. Ci troveremo di fronte a un’incredibile mole di azioni da compiere: dalla creazione del profilo il tutorial dettagliato ci inizierà a tutte le meccaniche, dalla scelta del gruppo di spie al funzionamento dei droni, dalla ricerca di scienziati di paesi nemici (o alleati) all’intrigante operazione di reclutamento clandestino e relativa estrazione, in cui assistere il nostro agente nel seguire un percorso prestabilito consigliando le diverse azioni per riuscire nella fuga, tenendo sempre a mente le abilità della spia (chi ha testa, non ha muscoli e viceversa). Con una palette cromatica intrigante atta a richiamare alla mente opere di fantascienza universali e una colonna sonora synthwave – il gioco è ambientato dieci anni nel futuro da oggi – l’immedesimazione è istantanea. Si percepisce davvero una costante tensione ogni qual volta si punta l’indicatore sul tasto di fine turno, con l’ebbrezza del non sapere cosa potrà succedere da lì a pochi secondi. Qualche piccolo problema di creazione procedurale di alcuni soggetti di sesso femminile, ma con descrizione biografiche maschili non mina un progetto che si dimostra ben ricco di un potenziale prezioso, perché capace di mantenere alto l’interesse anche a partita conclusa. Ci si arrovella nel letto pensando “ma se mando quell’agente in quel paese a rapire il Presidente, che succede?”. Succede che mi alzo, accendo il PC, eseguo l’azione, la spia si lascia catturare, lo interrogano, spiffera segreti su alcune mie azioni poco oneste messe in atto qualche turno prima, il mio QG ne viene a conoscenza, mi cacciano con disonore. Game Over. Dannazione. Ok, Nuova Partita.

RISE OF LEGIONS

A cura di Nicolò Paschetto

Sviluppatore: Broken Games
Publisher: Crunchy Leaf Games
Prezzo: Free-to-play
Disponibile su: Steam

Con le sue torri e i creep che si scontrano testardamente gli uni contro gli altri, Rise of Legions strizza l’occhio a League of Legends, DotA 2 e gli altri MOBA che dominano il mercato, ma cerca anche di ritagliarsi una propria nicchia distinguendosi con alcune particolarità. Innanzitutto, la prospettiva qui viene capovolta: questa volta non controlliamo eroi dai grandi poteri, ma evochiamo unità comuni che non possiamo neanche controllare direttamente una volta lanciate sul campo di gioco. Il nostro esercito va assemblato come una mazzo di carte componibile con elementi di due delle quattro fazioni disponibili, tutte ben caratterizzate e molto diverse tra di loro, creando divertenti possibilità di permutazione che viene voglia di esplorare. Il sistema di progressione sblocca nuove unità ed incantesimi senza rendere le microtransazioni una necessità assoluta, mentre le nostre truppe possono acquisire esperienza tramite vittorie sul campo o “sacrificando” su di esse altre carte possedute ma non utilizzate nel mazzo.

La varietà delle quattro fazioni costituisce una buona base per dare vita a tattiche interessanti ma le scelte del giocatore al momento non hanno abbastanza profondità

Una volta sul campo di battaglia, una differenza rispetto a quanto siamo abituati in altri giochi del genere si palesa in tutta la sua semplicità: c’è solo una corsia. Una sola. U-N-A. Tale radicale scelta di design porta a un inevitabile impoverimento delle strategie applicabili e nelle mie partite non sono stato sicuro di cosa mi abbia portato con estrema frequenza alla vittoria. Trovo abbastanza incredibile che non abbia quasi mai perso: so di aver qualche semplice tattica, per esempio usando le mie torri come punti di scontro per fermare un’offensiva e accumulare truppe in vista della controffensiva, ma non mi è stato mai chiaro cosa facesse spostare l’equilibrio della battaglia da una parte o dall’altra. Su questo aspetto, suggerirei a Broken Games di lavorare per dare più profondità e significato alle scelte da prendere durante ciascuna sfida: quali unità lavorano bene in combo? In quale fase del combattimento sono più efficaci? E come opporsi a un determinato mix di nemici? A tali quesiti è necessario fornire risposte comprensibili al giocatore, in modo da avere una chiara chiave di lettura di ogni scontro che porti a imparare qualcosa di nuovo da applicare nei match successivi. La varietà delle quattro fazioni costituisce una buona base per dare vita a tattiche interessanti che potrebbero anche superare l’appiattimento derivante dall’unica (unica!) corsia, e spero che questi ragazzi si prendano il tempo necessario per aggiustare il tiro e conquistare il loro personale successo. Se avete qualche idea, provate Rise of Legions (è free-to-play) e dopo averci giocato un po’ lasciate agli sviluppatori i vostri feedback: d’altronde loro stessi ve lo chiedono ogni volta che chiuderete il gioco.

NEOVERSE

A cura di Daniele Dolce

Sviluppatore: Tinogames Inc.
Publisher: Tinogames Inc.
Prezzo: € 14,99
Disponibile su: Steam

NEOVERSE è una strana creatura: un roguelite che pone il giocatore nei panni piuttosto succinti di una delle tre eroine disponibili, ognuna con caratteristiche ludiche ben delineate, con il solo obiettivo di superare una serie di dungeon generati in maniera procedurale. La particolarità del gioco in sviluppo presso Tinogames, una piccola realtà indipendente sudcoreana, consiste nella modalità in cui si svolgono gli scontri con i nemici. A ogni personaggio corrisponde un mazzo di carte che racchiude le abilità speciali a disposizione delle eroine, carte da utilizzare durante i combattimenti a turni contro le creature che popolano i dungeon per sferrare attacchi micidiali, difendersi dalla controffensiva nemica, acquisire bonus passivi o applicare debuff agli avversari. Combattimento dopo combattimento vi è poi la possibilità di imbattersi in eventi casuali in grado di donarci potenziamenti o di danneggiare la povera protagonista di turno. Inoltre, acquisendo esperienza possiamo sbloccare nuove capacità essenziali per arrivare sani e salvi alle battute finali, mentre l’oro guadagnato dall’uccisione dei nemici va investito nel negozio per acquistare altre carte da aggiungere al mazzo iniziale.

A ogni personaggio corrisponde un mazzo di carte che racchiude le abilità speciali a disposizione delle eroine

Nonostante NEOVERSE sia ancora all’inizio del suo viaggio all’interno del programma di Accesso Anticipato, gli sviluppatori hanno già predisposto una discreta quantità di contenuti, con degli aggiornamenti che si avvicendano a cadenza poco più che settimanale. Oltre alla modalità classica che permette di affrontare tre dungeon di seguito è dunque disponibile anche la cosiddetta Hunter Mode. Quest’ultima rimuove gli eventi casuali per offrire venti combattimenti di difficoltà crescente da affrontare uno dopo l’altro, tutti d’un fiato. Ammetto di essere riuscito a completare più volte la modalità classica con tutti e tre i personaggi, sbloccando anche gli extra (che consistono in costumi aggiuntivi, in pieno stile orientale), ma la Hunter Mode si sta rivelando molto più ostica del previsto, anche perché la variabile del caso ha un peso non indifferente in questa modalità. Nonostante tutto, NEOVERSE è un’opera decisamente interessante che si presenta già in uno stato ampiamente vicino alla versione completa, sebbene sia su Steam da appena tre mesi. Un piccolo progetto da tenere d’occhio.

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