le missioni sono piuttosto elaborate e non si limitano a stressare il giocatore con un elenco infinito di fetch quest
FRATELLI DI METALLO
Una percezione che si è fatta ancora più forte con l’arrivo della Confraternita d’Acciaio in quest’ultima espansione del mondo di gioco. L’organizzazione militare dedita alla raccolta della tecnologia prebellica giunge in Appalachia portando con sé una nuova linea di quest che permette ai giocatori di entrare a far parte della Confraternita, un ingresso volto a portare sollievo alle popolazioni che si erano stanziate un anno fa nel mondo di gioco e che ora sono minacciate dai pericoli più disparati.
Come scrivevo in apertura, i contenuti introdotti finora sono quantitativamente inferiori rispetto a quanto venne aggiunto in Wastelanders, tuttavia le missioni sono piuttosto elaborate e non si limitano a stressare il giocatore con un elenco infinito di fetch quest. Abbiamo modo di esplorare nuove location ed entrare in possesso di tecnologie perdute, mentre non manca la necessita di effettuare qualche semplice scelta morale che potrebbe modificare i rapporti delle altre fazioni nei nostri confronti. Tra le ricompense non mancano nuovi progetti per il C.A.M.P., con oggetti a tema Confraternità d’Acciaio ovviamente, ma tutta la componente sandbox di Fallout 76 si arricchisce anche della possibilità di creare dei rifugi sotterranei semi-indipendenti dal campo base.
Insomma, Alba d’Acciaio porta in dote una discreta quantità di contenuti che aumenta ulteriormente l’appeal di un titolo partito con il piede sbagliato, ma che col tempo ha saputo reinventarsi. Probabilmente ora è il momento migliore per dare un’altra chance a Fallout 76; dal canto mio posso dire che continuerò a fare capolino in Appalachia ora che le motivazioni per tornare sui server del videogioco targato Bethesda di certo non mancano, anche perché gli sviluppatori hanno promesso ancora altri contenuti che verranno pubblicati a intervalli più o meno regolari.
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