Nintendo Switch OLED

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Nintendo Switch modello OLED – Hands-on

Tra grandinate sfiorate e rumor finalmente appassiti sotto il peso dell’afa estiva, qualche giorno fa sono stato invitato negli uffici di Nintendo Italia per provare il tanto chiacchierato modello “top di gamma” OLED di Nintendo Switch, quella che giusto un mesetto fa tutti credevano sarebbe stata una versione Pro, potenziata, lanciata all’inseguimento della nuova generazione.

E invece, durante un anonimo pomeriggio estivo, lontano da E3 e fiere varie, da Kyoto hanno pigiato “invio” sulla tastiera e messo online il trailer di presentazione di Nintendo Switch modello OLED, nome che chiarisce fin da subito quale sarà il pezzo forte di questo puntuale restyling di metà ciclo vitale che andrà ad affiancare l’originale e la piccola, coloratissima Lite, migliorando parecchi aspetti nella quality of life dell’amata ibrida senza però creare alcun divario tecnico tra early adopter e nuovi arrivati. Sarà abbastanza per convincere gli indecisi? Farà gola a chi è già un cliente affezionato? Intanto vi racconto il nostro tête-à-tête.

GIOCHI DI PRESTIGIO

E parto subito col pezzo forte, quello schermo che cattura l’occhio ed esalta i tre giochi con cui ho potuto testare la console, un tridente di top player che non hanno bisogno di presentazioni: Mario Kart 8 Deluxe, Super Mario Odyssey e ovviamente il gioco-copertina di Switch, The Legend of Zelda: Breath of the Wild. I 7 pollici dello schermo OLED (contro i 6,2 dell’originale) lambiscono il corpo della console coprendone più superficie possibile e lasciando ora solo una sottile cornice nera lucida (non più opaca) a incorniciarne i lati, rimediando a uno di quegli inestetismi che a primo impatto, appena spacchettata Switch in quel marzo 2017, saltava all’occhio: “ma non potevano metterci mezzo pollice in più mannaggia?”. E la resa è chiaramente accattivante, ammiccante, esplodendo poi di colori una volta acceso e lanciato Mario Kart 8, gioco ancora di una bellezza tecno-ludica folgorante che grazie alle “magie” dell’OLED sembra zampillare fuori dal piccolo pannello.

Nintendo Switch OLED

Eccolo qui, l’OLED in tutti i suoi 7”, guardate com’è sottile ora la cornice.

Perché la scelta di montare uno schermo del genere è un po’ un gioco di prestigio, la mossa di chi vuole donare nuova linfa vitale al suo cavallo vincente senza dover per forza montare un motore più performante. Quello che fa il contrasto elevato, soprattutto se applicato a uno schermo di dimensioni contenute, è dare l’illusione di una definizione superiore, aumentando la croccantezza dell’immagine, con un risultato che sembra sballare il conto dei 720p, che però rimane la risoluzione massima raggiungibile da Switch in modalità portatile.

L’LCD ORIGINALE SI DIFENDE ANCORA BENE, MA IL MIGLIORAMENTO È TANGIBILE

E seppur l’LCD originale si difenda ancora egregiamente, il miglioramento è tangibile, piacevolissimo e trasmette quella sensazione di pulizia che ben dispone a fare una bella partita godendo appieno del lato tecnico della produzione. Sfumature che risaltano e sembrano ampliare la gamma cromatica dei giochi, una brillantezza appagante e coinvolgente, capace di raccontare i mille mondi videoludici come meglio non si potrebbe in portabilità. Come un tessuto di qualità superiore, alta sartoria.

I Joy-Con bianco ghiaccio sono veramente belli dal vivo, e sarà una delle due versione con cui sarà commercializzata Switch modello OLED, insieme alla classica colorazione rosso-blu neon.

Assistere all’alba da una collina della piana di Hyrule, dopo una notte passata tra le rovine del Regno che fu, oppure correre sulla sabbia rossa e super-riflettente di Tostalandia in Super Mario Odyssey mi ha dato proprio la sensazione di vederli più belli di quanto me li ricordassi (ovvero bellissimi), e questo può dire già qualcosa su quanto sia stato azzeccato puntare sull’OLED e dare a chi ci poggia gli occhi sopra quell’idea di “nuovo”, moderno, fondamentale quando si deve scegliere se acquistare o meno un prodotto. Una cosa è sicura, non si è mai vista una qualità del genere su una console portatile.

Continua nella prossima pagina…

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