credo sia necessario che il pubblico riscopra silent hill 4: the room alla luce di tutti quei capitoli che sono usciti successivamente
Harry è volutamente un personaggio vuoto. Ciò che sembra essere un difetto, è una virtù imprescindibile. Esattamente come Jeff ne La Finestra sul Cortile, costretto su una sedia a rotelle a causa di una gamba fratturata, qui il giocatore è “costretto” a vivere le sezioni all’interno dell’appartamento attraverso una lente particolare, la prima persona di Harry, attraverso i suoi occhi. Il Jeff di Hitchockiana memoria e il nostro Harry casualmente sono entrambi dei fotoreporter.
Harry purtroppo è introverso, prova dei sentimenti per la vicina di casa Eileen e la stanza gli regala la possibilità di spiarla. Buchi nei muri, lo spioncino della porta o semplicemente guardando dalla finestra. Il silenzio, un rumore bianco, a tratti sordo, la concreta sensazione che fuori da quella porta o finestra ci sia la libertà. Proprio dallo spioncino possiamo dare libero sfogo alla nostra passione voyeuristica, magari Eileen stessa potrà spogliarsi nuda e sdraiarsi a letto. Vi ricordate nella dimensione dell’ospedale, quando entrati in una stanza troviamo la grande testa di Eileen? Ella ci guarderà con insistenza, gli occhi fissi su di noi ad osservarci e se alzerete il volume sentirete la testa emettere dei gemiti. Quell’incubo si sta palesemente eccitando guardandoci, ma non è più un piacere perverso, bensì frutto di una dimensione di dolore misto a piacere – una roba non dissimile da Hellraiser e la Configurazione dei Lamenti, la famosa scatola.
CIÒ CHE MI HA LASCIATO SILENT HILL 4 È PIÙ DI UN RICORDO, È UNA SENSAZIONE DI VERO PUTRIDO
Possiamo dunque criticare The Room per ovvi e palesi difetti (nessun gioco ne è esente), eppure a confronto con ciò che è arrivo subito dopo quel capitolo, questo è stato il testamento del Team Silent, riversando su un gioco la totale follia estetica, putrida e difficile da afferrare, ma affascinante nel modo in cui cercava di plasmarsi nuovamente al servizio del giocatore, perché Silent Hill 4: The Room è la testimonianza vivente di quanto le opere di fantasia debbano evolvere, riscoprirsi e reinventarsi ogni volta e risultare vincenti anche in questi lidi prettamente inediti. Silent Hill 4: The Room è quel titolo che nonostante i difetti e pur non essendo all’altezza dei primi due, è ancora lì, in un angolino della mia testa, con il ricordo che ogni tanto chiede di poter emergere tra il caos della quotidianità.
- 1 2