Gamescom 2021: Opening Night Live – Speciale

COME ANTICIPATO, HORIZON FORBIDDEN WEST DICE ADDIO AL 2021: CI SI VEDRÀ A FEBBRAIO 2022

Un ultimo saluto a Horizon Forbidden West che conferma le indiscrezioni delle ultime settimane, con un rinvio della data d’uscita spostato non più “entro il 2021” bensì al 18 febbraio 2022. Dunque Sony salta lo slot natalizio, ma in compenso fornisce una data precisa. Di questi tempi, sapere che comunque ci separano pochi mesi dalle nuove avventure di Aloy, è una consolazione più che soddisfacente. Gli ultimi minuti sono tutti dedicati a Death Stranding Director’s Cut. Allora, c’è da fare una precisazione e la espongo esattamente a tavola quanto qui su queste righe: togliendo il solito fanatismo attorno la figura di Hideo Kojima, ho personalmente amato Death Stranding, nella misura in cui, anche a gioco inoltrato, decidevo di affrontare il viaggio senza bot, moto o altro aggeggio che mi avrebbe dato un bonus: solo un ricambio di scarponi, qualche arma ematica e poco più. Attraversare quelle lande desolate ma pregne di morte e pericoli, è stata un’idea di gioco vincente a mio parere. Questa Director’s Cut aggiunge – concretamente – altre uova nel paniere, ma sono io stesso che decido di romperle. Belle le corse nei circuiti, belli i nuovi gadget che attenuano la caduta che sono alla stregua di una god mode, però, per farla breve, qualcosa non mi torna. Non voglio arrischiarmi a dire cheche tutte queste aggiunte non c’entrano nulla con la natura del progetto, però l’impressione mia va in quella direzione.

Death Stranding è sicuramente un’esperienza che rivirò più che felicemente su PlayStation 5 senza ombra di dubbio, ma tolti i nuovi livelli da affrontare in modalità stealth, tutto il resto è un grosso mah. Probabilmente si amalgamerà tutto perfettamente e neanche ce ne renderemo conto e non riesco a pensare all’effetto calmante che hanno le piattaforme anti pioggia con la musica di sottofondo lasciate da qualche giocatore precedentemente, a conferma della quasi inutilità di quell’oggetto e relativa possibilità di riprodurre musica, ma sono sicuro che anche voi vi siete fermati per risposarvi almeno una volta e ascoltare qualche secondo di musica. E qui si chiude l’Opening Night della Gamescom 2021, passata a trangugiare digestivi mentre le nostre signore si buttano sul divano pronte ad addormentarsi, la carbonara ancora sullo stomaco.

NON POSSO DIRMI DELUSO DA QUESTA OPENING NIGHT LIVE, ANCHE CONSIDERATA L’ASSENZA DI ANNUNCI BOMBA

Non posso certo dirmi deluso da questa maratona di due ore. Di titoli ce ne sono stati in gran quantità, forse alcuni hanno avuto troppo minutaggio e altri ne hanno ricevuto meno, ma è una storia nota e pur tenendo presente le difficoltà in cui tutti, settore videoludico compreso, stanno andando contro a causa del Covid-19, penso che a livello globale fosse impossibile aspettarsi annunci bomba o qualcosa di simile. Ecco, forse sono mancati annunci del genere, le novità clamorose, tra chi aspettava di vedere qualcosa di Resident Evil 4 remake – che pare sia ripartito nuovamente da zero, ma questa volta a lavorarci è lo stesso team del remake di Resident Evil 2 – o nuovi progetti di grossi publisher. Insomma, siamo tutti d’accordo che tutto sta rallentando e l’industria sta rispondendo come possibile. Non possiamo far altro che attendere, osservare da lontano e pregare la nostra buona stella sperando che i nuovi capitoli dei nostri amati franchise ci arrivino tra le mani il più possibile curati. Fiducia, dita incrociate e pronti ad affrontare una nuova carrellata di posticipi e rimandi, ma sempre con il sorriso [Sì, come no! NdR].

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