Ironclaw RGB Wireless – Recensione

Corsair ha appena presentato due nuovi mouse e altrettanti tappetini: l’Ironclaw RGB Wireless oggetto di questo articolo, il Glaive RGB Pro (versione potenziata dell’omonimo prodotto di qualche tempo fa) e i tappetini MM250 ed MM350. L’Ironclaw è, senza ombra di dubbio, la novità più interessante: un mouse per gamer estremamente sensibile e illuminato in modo originale, che si può usare in versione wireless sia tramite un ricevitore wifi abbinato a 2,4 GHz, sia tramite bluetooth, ricaricandolo anche durante l’uso: basta connetterlo via cavo a una porta USB.

COMODO E SCATTANTE

La forma anatomica ricorda quella di dozzine di altri prodotti analoghi: è inutile cercare soluzioni originali e rivoluzionarie, quando ormai esiste uno “standard” comodo e collaudato. Eppure, basta avvicinare l’occhio alla periferica e osservarla da diversi punti di vista per notare la ricchezza dei particolari e il design estremamente ricercato: sembra quasi di guardare un’auto sportiva, o almeno questa è la sensazione che ho provato io, mentre scattavo le fotografie che corredano questa recensione.
Il corpo bombato è adatto al palmo della mano destra e si lascia impugnare con facilità, dando appoggio a tutte le dita e permettendo al pollice di spostarsi facilmente sul quarto e quinto pulsante, destinati a variare l’accuratezza del sensore. Quest’ultimo è un PWM3391 prodotto da Pixart, in grado di operare da un minimo di 100 a ben 18.000 (diciottomila) punti per pollice, con passo 1. Questo significa che, se per qualunque motivo, vi servisse una sensibilità particolare come 333 DPI, con questo sensore potete impostarla. L’Ironclaw può registrare movimenti lunghi fino a 400 pollici (circa 10 metri) al secondo, quindi non c’è alcuna possibilità che si perda i movimenti di un polso umano. La velocità di trasmissione di 1 KHz verso il ricevitore wi-fi da 2,4 GHz assicura inoltre un polling del tutto analogo a quello di un mouse cablato, con i medesimi tempi di risposta nei videogiochi. Fra l’altro, se per qualsiasi motivo le performance dovessero degradarsi (pensiamo per esempio a una stanza piena di disturbi radio o più semplicemente alla batteria scarica), basta collegare il cavo in dotazione a una porta USB per usarlo come mouse cablato.

UNO E TRINO

Sul fondo del mouse c’è un selettore che permette di scegliere la natura del collegamento al PC: come mouse cablato (in posizione ‘off’), wi-fi da 2,4 GHz ad elevate prestazioni o Bluetooth 4.0. Ognuna di queste scelte porta con sé vantaggi e svantaggi, ma il solo fatto di poter scegliere è una riprova della considerevole versatilità di questo dispositivo. Quando lavora con il cavo, l’Ironclaw ricarica la propria batteria, non richiede la presenza del ricevitore wi-fi e non risente di possibili disturbi in radiofrequenza, dando naturalmente il meglio di sé. Il cavo è calzato, lungo quasi 2 metri e aderente allo standard mini-USB. Lascia moltissima libertà di movimento e può essere usato anche per altri scopi. Spostando il selettore sulla posizione “2,4 GHz”, invece, possiamo staccare il cavo e collegare l’apposito ricevitore a una porta USB 2.0 (o superiore).
Il piccolo dongle a bottone comunica con il mouse ad altissima frequenza e mantiene lo stesso livello di prestazioni del cavo. Tuttavia, questo avviene con un maggiore dispendio energetico e, per tanto, la batteria completamente carica fornirà un’autonomia di utilizzo compresa tra le 16 e le 24 ore, in base agli effetti di illuminazione che decideremo di usare. Infine, la modalità Bluetooth è quella più indicata per l’utilizzo “non ludico” dell’apparecchio: non richiede alcun dongle perché di solito il ricetrasmettitore è integrato nei computer portatili e sulle schede madri recenti, e all’occorrenza se ne può sempre aggiungere uno opzionalmente. La connessione Bluetooth garantisce fino a 50 ore di autonomia dal cavo, ma abbiamo avuto un piccolo intoppo: il software iCUE di Corsair non la supportava, risultando incapace di rilevare la periferica. Così, Windows poteva usare il mouse con le sue impostazioni predefinite, ma non c’era modo di modificarne i profili. Sarà un problema temporaneo, risolvibile con un aggiornamento, dato che iCUE è capace di gestire altri mouse Bluetooth dell’azienda. In fondo, quando lo abbiamo provato, l’Ironclaw non era ancora disponibile sul mercato. Sempre a proposito di aggiornamenti, va segnalato come sia già disponibile una versione più avanzata del firmware, la cui installazione è avvenuta senza problemi.

PER CECCHINI E NON SOLO

L’Ironclaw dispone di tre profili predefiniti (con altrettante impostazioni di sensibilità), che si possono selezionare coi due pulsanti immediatamente “sopra” la rotella di scorrimento. A questi tre, che si possono modificare in modo che le nostre scelte permangano sul dispositivo, se ne possono aggiungere altri per mezzo del software iCUE.I profili riguardano tutto: colori ed effetti di illuminazione per tre aree indipendenti (logo di Corsair, rotella di scorrimento e banner inferiore); mappatura dei 10 tasti a disposizione; macro e impostazioni di sensibilità. iCUE permette di impostare quattro livelli di DPI: i tre immediatamente accessibili coi tasti del mouse e il cosiddetto Sniper mode, che si attiva con un apposito tasto sulla sinistra della periferica. Normalmente questo pulsante va tenuto premuto col pollice per tutta la durata delle operazioni, ma tramite il software iCUE possiamo riprogrammarlo per un’attivazione del tipo “accendi e spegni”, senza cioè tenerlo premuto (come mostrato nella foto seguente).

Lo sniper mode è un’impostazione a bassissimi DPI (da 100 a 400) che, inevitabilmente, rallentano il movimento del puntatore sullo schermo. Torna utile con le armi da cecchino negli sparatutto, ma anche con diversi strumenti di Photoshop o di qualunque altro programma di grafica. Credetemi, che siate grafici professionisti o semplici dilettanti, l’ironclaw darà molte soddisfazioni anche a voi! Un’ottima periferica di controllo, insomma, che vale gli 80 euro richiesti per l’acquisto fino all’ultimo centesimo.

…E NON DIMENTICATE IL TAPPETINO!

Corsair ci ha mandato anche due tappetini di pregevole fattura: l’MM250 (20 euro), semplice, morbido, stabilizzato sul fondo ma privo di bordi, e il più pregiato MM350 (25 euro, nelle foto), dalle caratteristiche migliori e dotato di cuciture lungo il suo perimetro. Entrambi hanno dimensioni generose e, una volta piazzati sul tavolo, non si muoveranno da lì durante l’uso. Inutile dire che, per soli cinque euro di differenza, valga sicuramente la pena optare immediatamente per il secondo, ma anche l’MM250 è di alta qualità. Il software iCUE permette di calibrare le distanze percorse dal mouse in base all’area di movimento a disposizione e, naturalmente, prevede già impostazioni adatte a questi tappetini.

VOTO: 8.4

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