Da quando i chip audio sono stati integrati in tutte le schede madri, l’esigenza di un’espansione dedicata al suono si è fatta sentire sempre di meno tra i semplici utilizzatori, diventando una necessità solo per gli audiofili e per coloro che non vogliono compromessi. Negli ultimi anni, quindi, abbiamo assistito alla progressiva scomparsa delle tradizionali schede audio su slot PCI e PCI Express, in favore di soluzioni altamente specializzate. Il flusso di dati necessario a queste schede per funzionare non è poi così elevato, per cui ultimamente stanno avendo sempre più successo le soluzioni esterne, dotate di connettore USB: tutte le cuffie che si allacciano a queste porte integrano, in realtà, una scheda di questo tipo. Il fatto che non la vediamo non significa che non ci sia. Creative, pioniera nel campo, ci ha lasciato in prova uno dei suoi ultimi prodotti di questa categoria, la scheda audio esterna Sound Blaster X3.
L’AUDIO OLOGRAFICO SUPER X-FI
Il fiore all’occhiello di questa scheda è il supporto per la tecnologia Super X-Fi, capace di migliorare l’ascolto con un apposito DSP (digital signal processor) esaltando selettivamente le frequenze e virtualizzando – all’occorrenza – la presenza di un sistema di casse surround a 7.1 canali, per restituire l’audio avvolgente anche con un paio di cuffie stereofoniche. A onor del vero, va specificato che la Sound Blaster X3 supporta la versione correntemente più evoluta di questa tecnologia, che prevede anche la “digitalizzazione” delle nostre orecchie. Per farla funzionare, dunque, bisogna armarsi di smartphone, chiedere assistenza a una persona lì nei pressi e farsi fotografare cranio e orecchie. Il tutto per aprire un account sul sito di Creative e consegnare al server i dati biometrici necessari per “ritagliare” i parametri più adatti alle nostre caratteristiche morfologiche. Fantascienza? Niente affatto: funziona, e pure bene. Una volta creato un account, fatte le foto tramite l’apposita app, e spediti i dati biometrici, riceviamo in cambio un profilo “olografico” personalizzato da applicare al software della scheda audio, il programma/driver Sound Blaster Command. Questo programma ci permette di specificare il modello e la marca delle cuffie in nostro possesso e, come approfondiremo in seguito, questo aspetto del prodotto rappresenta la maggiore innovazione e, contemporaneamente, il suo maggiore limite.
LA SCHEDA AUDIO
Di per sé, la scheda si presenta sotto forma di una stilosa scatoletta nera con un grosso pomello al centro, circondato da una graziosa luce blu. La Sound Blaster X3 può essere collegata a un PC, a un Macintosh, a una PlayStation 4 o a una Nintendo Switch (ma solo in modalità docked) per mezzo di una porta USB: nella scatola sono forniti in dotazione un cavo USB-C e un piccolo adattatore da USB-A a USB-C. La scheda prevede un collegamento ottico-digitale S/PDIF in uscita e diverse porte analogiche: quattro uscite per le casse (fronte, laterale, retro, centro+subwoofer) e, sul lato opposto, un ingresso di linea e un’uscita per le cuffie. La risoluzione PCM del segnale digitale può essere indifferentemente di 16, 24 o 32 bit, mentre la frequenza di campionamento va da 48 a 192 kHz. Le stesse frequenze (48, 96 o 192 kHz) possono essere impiegate anche in registrazione tramite microfono, ingresso di linea e “what u hear”, vale a dire il mixing di tutte le sorgenti correntemente attive, con risoluzione di 16 o 24 bit. Occorre installare il software di controllo Sound Blaster Command per avere accesso all’equalizzatore e alle funzioni più avanzate, mentre i tre pulsanti fisici sulla scheda permettono di attivare o disattivate il microfono, attivare o meno la tecnologia Super X-Fi e modificare la modalità di funzionamento della scheda, passando dall’ascolto ottimizzato della musica al profilo adatto ai film, e così via. Va subito specificato che, in abbinamento a un buon sistema di casse, l’output di questa scheda è davvero di ottima qualità e vale certamente il prezzo del “biglietto”, 125 euro. Facciano però attenzione i possessori di una console: non esiste una versione per Switch o PS4 di Sound Blaster Command, quindi per accedere alle impostazioni di base della scheda bisogna ricorrere all’omonima app per cellulari Apple o Android. Questa permette di attivare la modalità Super X-Fi o di usare, in alternativa, l’equalizzazione che preferiamo, permettendoci anche di trasferire le impostazioni da una piattaforma all’altra, ma con le console non consente di gestire né il Dolby Digital Live, né eventuali altre modalità surround 5.1/7.1, né di attivare lo Scout Mode, un profilo che dà enfasi ai rumori di sottofondo dei videogiochi, allo scopo di sentire meglio i passi degli avversari. Insomma, ancora una volta per ottenere il meglio da una scheda audio esterna serve un computer.
LA QUESTIONE DELLE CUFFIE
La faccenda è destinata a complicarsi un po’ quando entrano in gioco le cuffie. Qualsiasi paio di auricolari o di padiglioni avvolgenti va bene per la stereofonia, ma quando desideriamo usare la modalità Super X-Fi per virtualizzare l’audio surround, i risultati cambiano sensibilmente da un modello all’altro. Creative ha approntato i profili per una sessantina di modelli di diversi brand:
- Creative Aurvana Gold!, Live!, Live! 2, SE, Trio
- Creative Ep-660
- Creative Outlier Air, Black, Gold, ONE, ONE Plus, Sports
- E-MU Teak, Walnut, Purpleheart
- AKG K240 MKII, K701, K7XX
- Apple Airpods, Beats BetsX, Solo3, Studio3, Earpods
- Audio Technica ATH-AD700, -ESW990H, -M50x, -WS55X
- Beyerdynamic DT770 Pro, DT880, DT990
- Bose QC20, QC35 II, SoundSport
- Hifiman Ananda, HE400I, HE400S, HE4xx
- Jaybird X3
- JVC HA-FW03, -SD7
- Koss Porta Pro
- Marshall Major II
- Meeaudio Planamic
- Nuforce EDC3
- Master & Dynamic MH40
- Onkyo E700M
- Oppo PM-3
- Philips Fidelio X2HR, SHP9500
- Sennheiser HD6xx, PC37x, HD 280 Pro, HD 569, HD 598, HD 650, HD 800, Momentum
- Shure SE215, SE425, SE846
- Skullcandy crusher
- Sony MDR-1000X, -7506, XB95ON1, -Z7
- Venture Electronics Monk Plus
- V-Moda Crossfade M-80
Non c’è dubbio che i profili siano diversi dall’una all’altra: basta cambiare profilo mantenendo lo stesso paio di cuffie per ottenere l’enfasi di frequenze completamente diverse! Il problema è: visto che per la maggior parte sono cuffie di alto livello e/o da studio, che cosa facciamo se le nostre non sono supportate? Abbiamo tre possibilità: la prima, ovvia, è procurarcene un paio; la seconda, sicuramente più allettante, è scegliere uno dei due profili “catch all” messi a disposizione da Creative, uno per le cuffie aperte e una per quelle avvolgenti; infine, c’è una terza, noiosa possibilità che consiste nel fare scorrere tutti i profili e provare ad applicarli per qualche minuto alle cuffie che abbiamo. Prima o poi, qualcosa di adatto si trova. Il problema, è che molto difficilmente avremo ottenuto ciò che Creative si aspettava: più facilmente, avremo semplicemente trovato un preset che si adatta meglio ai nostri gusti. Insomma, senza una cuffia certificata c’è il pericolo che non sentiremo mai davvero la Sound Blaster X3 come dovremmo.
IMPRESSIONI D’ASCOLTO
C’è davvero poco da eccepire: con un po’ di fortuna (nel mio caso, con un paio di Jabra Evolve 75) o con cuffie “approvate”, la modalità olografica Super X-Fi è semplicemente strepitosa. L’audio posizionale ha funzionato in modo eccellente sia con i videogiochi, sia con i film, e ha permesso di dare linfa vitale anche alla mia vasta collezione di brani musicali. Questo prodotto richiede un po’ di tempo per essere del tutto compreso e apprezzato, perché le diverse modalità di funzionamento hanno bisogno di un po’ di tuning da parte dell’utilizzatore. Ma, una volta trovate le impostazioni più gradite, le differenze rispetto ai classici codec integrati nei PC e nei portatili sono evidentissime, anche per chi non ha un orecchio allenato. Resta, purtroppo, l’incognita legata al suo funzionamento senza un paio di cuffie supportate, ma siamo confidenti sul fatto che, preset o non preset, prima o poi ciascuno troverà un profilo soddisfacente per l’hardware a disposizione! E chissà mai che l’elenco lì sopra non sia destinato ad allungarsi in futuro, con qualche aggiornamento del software. In definitiva, si tratta di un ottimo prodotto: esattamente ciò che ci aspetteremmo, nella migliore tradizione di Creative in questo campo.