Wavey The Rocket – Recensione

PC PS4 Switch Xbox One

Le classiche monete da platform ci indicheranno la traiettoria più sicura, che però non ci permetterà di ottenere le tre gemme sparse per i livelli

Più facile a dirsi che a farsi, ovviamente, soprattutto se vi ritrovate dotati di neuroni discalculici che inviano segnali a caso alle mani (oppure sono le mie mani montate al contrario, chi lo sa), perché ogni alterazione della traiettoria produce brusche modifiche sul percorso futuro di Wavey, ma anche variazioni immediate potenzialmente fatali se ci si trova in prossimità di un ostacolo. In qualche modo le classiche monete da platform sparse per il livello tracciano un percorso ideale o più semplice, da emulare facendo sì che l’onda vi si sovrapponga, ma limitarsi a seguirlo è un po’ come accontentarsi di un compitino, un viaggio col pilota automatico innestato che non consente di arrivare alle tre gemme (parenti delle monetone di Mario) sparse per i livelli.

A BEAUTIFUL MIND

Benché possa ammettere con assoluto candore di non essere esattamente l’utente ideale intorno a cui Wavey the Rocket può essere cucito, con altrettanta onestà va detto che la formula su cui si basa funziona e diverte, introducendo un livello di sfida “intellettuale” che lo differenzia dalla struttura tipica del platform.

Wavey the Rocket Recensione

Progredendo gli ostacoli si moltiplicano e il mio cervello non ne ha voluto sapere di capire come modificare una sinusoide per evitarli.

In quegli istanti in cui il mio cervello afferra a livello subliminale il funzionamento dell’onda e guida le mie mani quasi leggesse una partitura, Wavey restituisce sensazioni antiche, come un livello di Sonic attraversato a folle velocità dall’inizio alla fine senza mai morire. Quando poi si riesce a farlo “controtempo”, ovvero imponendo all’onda traiettorie diverse o addirittura contrarie a quelle suggerite dalle file di monete, raggiungendo così passaggi strettissimi o una delle preziose gemme sempre posizionate in zone impervie dello scenario, ci si sente come Neo che scruta nel codice sorgente di Matrix e l’esaltazione vola altissima.

LA FORMULA DEL GIOCO FUNZIONA E DIVERTE, INTRODUCENDO UN LIVELLO DI SFIDA “INTELLETTUALE” CHE LO DIFFERENZIA DALLA STRUTTURA TIPICA DEI PLATFORM

Mai tanto alta, però, quanto le imprecazioni che piovono quando invece il cervello si inceppa, le dita si intrecciano, e le cose iniziano a complicarsi con parti dello scenario che crollano o si muovono, mandando in pappa quel poco di ragionamento predittivo che una mente in tremendo stato confusionale come la mia era riuscita ad allestire nelle sue pur numerose difficoltà.

Wavey the Rocket Recensione

I livelli sono collegati da un overworld che strizza l’occhio a… Tron?

Come diceva il saggio Quelo, insomma, la risposta è dentro di me, ma purtroppo è sbagliata. Per citare riferimenti più alti, invece, potrei rifarmi al celebre saggio di Hostadter (Gödel, Escher, Bach) perché in fondo Wavey the Rocket dimostra quanto matematica e musica siano vicine. Basta spingere un po’ lo stick sinistro verso destra, aumentando così la velocità di crociera di Wavey e l’ampiezza della sinusoide, per ritrovarsi catapultati in uno strano ibrido tra un platform e il rhythm game. Poi che la musica mi sia tanto ostica quanto la matematica, beh, quello è un problema mio. (Se invece non avete colto la citazione del titolo, è un problema vostro!)

In Breve: In Wavey the Rocket si avvertono i richiami a un passato del platform in cui in tanti, SEGA inclusa, hanno provato a smarcarsi dal modello imposto da Mario. L’obiettivo può dirsi raggiunto, almeno in parte, perché Wavey è davvero qualcosa di diverso e a tratti unico che quando funziona lancia la mente del giocatore verso l’iperspazio dell’euforia. Non sono tutte rose e fiori però e per qualcuno l’approccio potrà sembrare troppo macchinoso, non senza una dose di ragione.

Configurazione di Prova: portatile i5 @2.50 con 8 GB di RAM e scheda video integrata
Com’è, Come Gira: La fluidità è fondamentale in un gioco di questo tipo e il mitologico “scaldapizzette” è dovuto scendere a compromessi con dettagli medi per ottenerla, senza sacrificare i 1080 di risoluzione.

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Pro

  • Idea originale.
  • I livelli offrono piacevoli variazioni.
  • Sa essere esaltante.

Contro

  • Sa come farti arrabbiare.
  • Non adatto a tutti i cervelli.
7.6

Buono

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