Aces & Adventures – Recensione

PC

Pensavo di averle viste tutte tra i card game digitali, poi però sono arrivati i Triple.B.Titles e, con il loro Ace & Adventures, mi hanno ricordato che c’è ancora così tanto da sognare, da sperimentare e da giocare.

Sviluppatore / Publisher: Triple.B.Titles / Yogscast Games Prezzo: 19,99 € Localizzazione: Testi Multiplayer: Assente PEGI: ND Disponibile su: PC (Steam) Data di uscita: Già disponibile

Sulla carta l’idea del piccolo studio di Dallas è semplice: unire i card videogame al poker tradizionale. Dopo una campagna su Kickstarter, il progetto è passato dalla teoria alla pratica fino a giungere recentemente su Steam sotto forma di deckbuilder roguelite in cui il poker gioca un ruolo fondamentale.

Da Magic The Gathering Arena a Hearthstone senza trascurare tutto ciò che si trova nel mezzo, chiunque abbia un debole per i card game digitali e magari anche per il poker farebbe bene a trovare un posto nella propria wishlist Steam ad Aces & Adventures. Che non sarà perfetto, una o due imprecisioni sono pure grossolane, ma signori miei: qualcuno mi dica dove devo firmare per avere sempre più spesso produzioni così.

ALL-IN!

Quasi dimenticavo: anche chi ha apprezzato Slay the Spire non dovrebbe farselo scappare. Già, c’è più di qualcosa del delizioso roguelite di Mega Crit Games – a proposito: l’avete provato su Steam Deck come noi? – in questo card game single player dai tratti marcatamente indie, ma prima di approfondire è meglio fare chiarezza sul suo funzionamento. Non è semplice spiegare in poche parole di cosa si tratta, una volta in game ci vuole un po’ per raccapezzarsi, anche dopo numerose partite può capitare di fermarsi a rileggere questa o quella descrizione.

C’è un’importante quantità di diciture, keyword e testi da leggere, peccato che la traduzione sembri voler depistare il lettore anziché aiutarlo

Ciò si verifica perché sono presenti un’importante quantità di diciture, keyword e testi. Conoscere i CC(V)G e il poker aiuta ma soltanto fino a un certo punto, il nucleo ludico attorno cui è abbarbicato il gameplay di Aces & Adventures è composto dalle carte abilità. A meno che non si opti per l’inglese o per saltare il racconto degli eventi che precedono gli scontri (e può venire voglia di farlo, la storia non ha la forza per impedirlo), il problema è una traduzione in italiano realizzata tramite traduttore automatico che dà l’impressione di remare contro chi legge, quasi dovesse depistarlo anziché aiutarlo.

Aces & Adventures

L’avversario mi attacca con una coppia di 10, io non ho niente in mano con cui rispondere quindi devo “buttare” le carte più basse in un’inutile difesa (subendo 2 danni, cioè il numero di carte con cui vengo attaccato).

A prescindere dall’idioma fortunatamente il gameplay è intuitivo, una volta comprese le regole. Si hanno a disposizione due mazzi da cui vengono pescate le carte a ogni turno, uno con 30 abilità e uno con 52 carte da poker. Mentre il primo deck è l’unico che possiamo modificare in sede di deckbuilding, il secondo è standard e serve per effettuare gli attacchi o per difendersi da quelli dell’avversario. Per ragioni di bilanciamento la doppia coppia non ha valore, ma tutte le altre combinazioni del poker (carta alta, coppia, tris, scala, colore, full, poker, scala colore e scala reale) sono valide, ovvero vanno bene per infliggere danni pari al numero di carte usate. Un esempio: se uso un tris di 7 per colpire un nemico, l’avversario deve necessariamente usare tre carte per difendersi; se per mia fortuna il mio dirimpettaio non ha in mano un tris di 7 o superiore, allora il mio attacco va a segno. In caso di parità non succede nulla, in caso avesse un tris di 8 o superiore subirei un danno in risposta.

LA CLASSE DI ACES & ADVENTURES

Alla dinamica base appena descritta bisogna poi sommare tutte le abilità, i tratti, le attrezzature, le keyword e gli effetti presenti. Grazie al sistema di progressione (basato sul tempo impiegato a superare un determinato ostacolo: più si è rapidi, più esperienza si ottiene), è sufficiente giocare per sbloccare nuove carte abilità, le quali ci consentono di mettere mano ai nostri mazzi per creare dei deck che sfruttino questa o quella sinergia in maniera viepiù efficace. Uno dei punti di forza di Aces & Adventures è proprio l’ottima differenza in termini di gameplay e meccaniche uniche esistente tra le cinque classi (Guerriero, Canaglia, Mago, Cacciatore e Incantatrice).

Aces % Adventures

Chi ha detto Slay the Spire?

Trovare l’eroe più adatto al proprio stile di gioco, padroneggiarne le abilità, scoprirne punti di forza/debolezze e, a forza di ottenere nuove abilità, creare un mazzo con un suo perché è un processo tanto stimolante quanto soddisfacente.

Le cinque classi sono differenziate egregiamente nel gameplay e nelle abilità, dall’una all’altra il gioco cambia eccome

Inizialmente si dispone del Guerriero, lo stesso con cui si è obbligati ad affrontare la prima delle due modalità di gioco, una story mode composta da 13 atti al cui termine si sblocca una sorta di modalità New Game +. L’altra modalità è un percorso a tappe generate proceduralmente con tanto di regole roguelite e mappa ramificata à la Slay the Spire, una sequela di combattimenti, eventi e sfide dalla difficoltà crescente capace – è proprio il caso di dirlo – di fare il mazzo anche al più abile dei deckbuilder.

VADO MATTO PER I PIANI BEN RIUSCITI

Ace & Adventures è un signor gioco di carte single player, si nota subito la passione degli sviluppatori per l’argomento. Ciò non significa che sia privo di aspetti migliorabili o difetti, penso a una UI che potrebbe essere snellita oppure, per quanto sia fisiologico trattandosi di carte, a un fattore RNG che scorre talmente potente in lui da rendere talvolta impossibile trarsi d’impiccio. Eppure l’opera di Triple.B.Titles resta comunque un titolo consigliabile senza remore ai fan del genere in cerca di un CCVG profumato di fresco, senza dubbio imperfetto ma altrettanto sicuramente dotato di personalità e di un’idea di fondo accattivante. Va segnalato in verità anche il grinding endgame inevitabile se si desidera portare al massimo livello le cinque classi e recuperare tutte le carte abilità, una fase in cui il ritmo della progressione rallenta al punto da risultare un po’ meno stimolante.

Aces & Adventures

Al di là della traduzione fallace, et voilà alcune abilità del Cacciatore.

Dopo i primi scontri non si ha la giusta percezione della profondità del gameplay; si inizia a intuire qualcosa solo dopo avere sbloccato tutte le classi e, soprattutto, dopo aver infilato nel grimorio una quantità di skill sufficiente a giustificare la creazione di uno o più deck studiati per sfruttare una strategia di gioco ben precisa (come il Cacciatore Evocatore).

All’inizio non si ha la giusta percezione della profondità del gameplay, si inizia a intuire qualcosa solo dopo avere sbloccato tutte le classi e soprattutto un buon numero di abilità

È proprio questo il momento in cui Aces & Adventures ti ripaga della fiducia come solo i giochi con un cuore grande sanno fare: è quando il tuo piano funziona senza dare modo all’odiato ostacolo di reagire, quando il mazzo che hai messo a punto un’abilità alla volta ti danza fra le dita virtuali permettendoti di acciuffare quel successo tanto agognato, quando vittorioso ti ritrovi a guardare lo schermo con tanto di sigaro immaginario in bocca, sorriso sul volto e quell’espressione tipica del colonnello John “Hannibal” Smith dell’A-Team.

In Breve: Nonostante dei difetti come la traduzione, la progressione nell’endgame o una UI migliorabile, Ace & Adventures merita un plauso e un sì convinto grazie alla ventata d’aria fresca che soffia nel mondo dei CCG digitali. Tra l’intrigante idea alla base del gioco, il divertente mix di CCG e poker, il gameplay più profondo di quanto si sospetti dopo le prime partite e le cinque classi egregiamente differenziate in termini di stile di gioco, sorge spontaneo chiedersi cosa avrebbero potuto combinare i Triple.B.Titles con ben altri budget. Chissà, forse un giorno lo scopriremo.

Piattaforma di prova: PC
Configurazione di prova: i7 [email protected], Nvidia 3070 Laptop 8 GB, 16 GB di RAM e SSD
Com’è, Come Gira: Incredibilmente, il gioco soffre di sporadici cali di frame rate (disattivare gli effetti visivi superflui aiuta). Ciò indica un’ottimizzazione perfettibile, ma dato il tipo di gameplay non è un gran problema. Art work intriganti, dal primo all’ultimo.

 

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Pro

  • Gameplay ibrido stimolante / Profondità invidiabile / Classi assai ben differenziate

Contro

  • UI migliorabile / Traduzione fin troppo homemade / La progressione nell’endgame perde di ritmo
8

Più che buono

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