Ciò che l’anno scorso era impreciso oggi è rotondo, le auto scivolano con un retrogusto arcade eppure le differenze di terreno si fanno sentire, c’è l’attrito giusto

Sembra Initial D, invece è il Rally di Giappone, con i suoi muretti curatissimi e il manto stradale perfetto.
A latitare è ancora la fisica invece, estremamente artificiosa in certi frangenti
IL SUONO DEGLI SCARICHI AGLI IRTI COLLI
Paesaggisticamente c’è invece solo da ammirare, pur nella velocità del momento. Non è tanto la conta poligonale o il livello di dettaglio a impressionare, quanto la densità di elementi, la caratterizzazione estetica di ogni ambiente, come la luce riesca a illuminare al meglio ogni tracciato, esotica, facendo sentire il giocatore in loco, avvolto da una natura che è protagonista fondamentale del rally. I fari che illuminano i tornanti della campagna giapponese, l’alba che si insinua tra le mulattiere sarde, gli alberi solitari che puntellano la savana kenyota, ondeggianti al volere di un improvviso acquazzone.

A picco sul mare. I panorami neozelandesi offrono uno spettacolo dietro ogni curva.
Non solo solidissimo tecnicamente questo nono episodio, ma formalmente ed emotivamente bello da guardare, da vivere, giocando con orari e condizioni meteo per godersi tutte le variabili che ha da offrire, in sottofondo l’eco dei propri scarichi. L’ambiente perfetto per un’infinita corsa contro il tempo, declinata in varie modalità, dalle più veloci alla carriera, sempre impreziosita da quegli elementi manageriali che ne gonfiano lo spessore, dalle sfide all’online, passando per il club, nuova modalità che permette di creare o partecipare a campionati creati dai giocatori. Tanto da giocare, per tutti i gusti ed esigenze. Bel lavoro!
In Breve: WRC 9 è un rally maturo, democratico e divertentissimo. La guidabilità ha fatto un bel balzo rispetto allo scorso anno, riscoprendosi più morbida, fluida, con auto che finalmente toccano il terreno e non ci pattinano solamente sopra. Una tappa via l’altra, si guida per il piacere di farlo, che abbiate un pad in mano o usiate il playseat anche per dormire. Questo perché KT Racing continua, a ragione, a non voler esasperare l’aspetto simulativo, proseguendo con una filosofia che fa dell’accessibilità un cardine. È chiaro che chi cerca qualcosa in più sul piano del realismo deve rivolgersi a Codemasters, ma chi vuole semplicemente un gran gioco di rally, completo, gustoso ma facile da approcciare, incrocerà sicuramente lo sguardo con WRC 9.
Piattaforma di Prova: PlayStation 4
Com’è, Come Gira: Tecnicamente solidissimo seppur non strabiliante, riesce a catturare tutto il fascino del rally, di una natura che diventa scenografia naturale di corse folli. Ottimo l’audio, un concerto di suoni, rombi e stridii ricreato alla perfezione.
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