Non serve scervellarsi troppo per la presentazione di TGM 378, in arrivo nelle edicole, agli abbonati e nelle versioni digitali. Credo anzi che i contenuti parlino da soli: il nuovo numero di The Games Machine è una vera e propria corazzata che cannoneggia una realtà difficile, cercando di frantumarla a colpi di bei giochi e mirabolanti hardware. Ovviamente si parte con il titolo forse più atteso di tutti i tempi, Cyberpunk 2077, che abbiamo atteso ritardando l’uscita della rivista perché, onestamente, non ci è sembrato possibile presentarci all’appuntamento di dicembre-gennaio senza questa recensione a dir poco cruciale. Per realizzarla l’eccellente Dan Hero si è chiuso in casa giorni e giorni, dopo essersi prodigato in un TGM Classic anch’esso incentrato sulla sci-fi cibernetica, con Rise of the Dragon, e una Time Machine che inizia a descrivere l’opera della stessa Dynamics.
Su questo numero, però, trovate tanta altra succosa ciccia, passando da un dossier a quattro mani (quelle di Lynch e MaGIKlauDe) sull’esordio nella next gen console all’hands-on di World of Warcraft Shadowlands di Alessandro, per arrivare a oltre 25 giochi recensiti: Call of Duty: Black Ops Cold War, Assassin’s Creed Valhalla, WatchDogs Legion sono ulteriori colossi dell’autunno pre-natalizio, ma il vertice qualitativo l’abbiamo rinvenuto – francamente non a sorpresa – nel ritorno dei maestri di Frictional Games con Amnesia Rebirth. Tra gli altri pezzi grossi Destiny 2: Oltre la Luce, il primo DLC di Doom Eternal, DIRT 5 e il meno strombazzato Immortal Fenyx Rising, una delle maggiori sorprese dell’anno, seguiti da produzioni più piccole come i qualitativamente roventi GhostRunner e Noita, i tiepidi Godfall, Twin Mirror, The Dark Pictures Anthology: Little Hope o le più fredde prestazioni di Chronos Before the Ashes e The Falconeer.
Particolarmente ghiotte le recensioni in breve, guidate daObserver System Redux e rimpinzate di altri titoli di rilievo, da Football Manager 2021 all’arrivo di Halo 4 su PC, dal nuovo DLC di ESO ali galli noir di Chicken Police; da non perdere anche la review di Oculus Quest 2 di Nicolò in zona VR e la storia di Half-Life raccontata dall’amico DocManhattan, attraverso un focus che continuerà sul prossimo numero. A Paolone, invece, il compito di tracciare con precisione chirurgica i contorni del nuovo “ecosistema AMD“, con processori centrali e grafici approfonditi nel TecnoTGM e nelle recensioni hardware, nonostante il nostro super veterano continui a giocare anche sul glorioso Commodore 64, ad esempio col sorprendente MW Ultra. Infine, dopo una spinosa questione affrontata da Sabaku nella sua rubrica, TGM 378 si chiude con l’intervista sulla prossima opera ai talentuosi The Brotherhood, fratelli nel nome e nei fatti. Quindi che dire? Credo che questo bellissimo numero sia il miglior modo per augurarvi buon Natale e felice anno nuovo, un 2021 pieno di videogiochi e nuovi hardware con cui giocare prima, magari, di poter fare una bella passeggiata senza mascherina, baciando e abbracciando tutti al limite dell’orgia.
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