Nonostante fosse nell’aria e sia stata una fredda presentazione a distanza, nulla ha potuto contenere il boato d’eccitazione. La conferma ufficiale di ieri alla BlizzConline è deflagrata travolgendo una comunità che, a distanza di vent’anni, non ha mai dimenticato Diablo II, il capolavoro di Blizzard. L’hack and slash per eccellenza è quasi pronto a risorgere e con lui l’Oscuro Viandante: Diablo II: Resurrected è realtà.
Diablo II: Resurrected è una raccolta che comprende Diablo II e l’espansione Lord of Destruction nelle loro versioni rimasterizzate, praticamente tutto ciò di cui un vero amante degli action GdR ha bisogno per morire felice. Il progetto ha il nobile obiettivo di ammodernare quello che non è blasfemia definire il migliore hack and slash di sempre ed è curato dallo studio di sviluppo Vicarious Visions, recentemente assorbito da Blizzard. Per raggiungere il loro ambizioso e rischioso scopo gli sviluppatori hanno lavorato su tantissimi aspetti di Diablo II, naturalmente cercando di non intaccare il cuore pulsante dell’esperienza. Come si evince dal trailer e dalle immagini, il primo elemento che appare sotto una nuova veste è quello grafico. Diablo II: Resurrected offre un colpo d’occhio decisamente più al passo coi tempi rispetto all’originale e lo fa trasportando i modelli 2D di un tempo nel presente attraverso un rendering fisico totalmente in 3D, ma non si limita solo a questo.
LE MIGLIORIE PIU EVIDENTI SONO QUELLE CHE COINVOLGONO IL COMPARTO GRAFICO, MA NON SONO CERTO LE UNICHE
Via, non c’è tempo di fermarsi, le migliorie sono parecchie e bisogna correre. I filmati classici del gioco che sono stati rifatti per risultare più aderenti agli standard attuali e regalare un totale di 27 minuti di narrazione ancora più coinvolgente, parimenti alla soundtrack e agli effetti sonori ora in grado di supportare l’audio in Dolby Surround 7.1 (non preoccupatevi, mettere un teschio nel tetris-inventario fa sempre “plop”). Al di là dei miglioramenti tecnici, Diablo II: Resurrected offrirà anche una serie di cambiamenti alla qualità della vita che faranno la gioia dei veterani, dei neofiti e persino dei tradizionalisti allorché alcuni saranno opzionali; mi riferisco ad esempio al loot automatico dei gold, il quale “è stato inserito come conseguenza delle versioni console” ma che – presumo – non farà storcere la bocca a chi non ha vissuto quel periodo storico in cui certi anacronismi videoludici erano una spigolosa consuetudine.
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