Dune Spice Wars

Dune: Spice Wars

PC

Dune: Spice Wars – Provato

Dune è di nuovo tra noi! Non Westwood Studios, ma Shiro Games, e questa volta non si tratta di un RTS, ma di un 4X, che inizierà domani il suo percorso in Early Access. A voi le nostre prime impressioni su Dune: Spice Wars.

Sviluppatore / Publisher: Shiro Games / Funcom, Shiro Games Prezzo: ND Localizzazione: Assente Multiplayer: Assente PEGI: ND Disponibile Su: PC (Steam, Accesso Anticipato) Data di Lancio: 26 aprile (Accesso Anticipato); inizio 2023 (versione completa)

Sì, sì, lo so che tutti noi vorremmo una remaster di Dune II di Westwood Studios, classe 1992, un aggiornamento grafico pensato per il 4K che però non vada a toccare alcunché del gameplay del capolavoro originale. Non sia mai.

Saremmo lì a esaltarci per come erano belli i giochi di una volta, anche se poi, a denti stretti, ci toccherebbe bestemmiare e ammettere che l’interfaccia del tempo, per quanto rivoluzionaria rispetto ai predecessori, era davvero un palo nel deretano. Magari ve lo siete scordati, ma, tanto per dirne una, le unità andavano selezionate una alla volta!

DUNE: SPICE WARS VS DUNE II

Dune: Spice Wars non è un RTS, ma si colloca fermamente nel campo degli strategici 4X di cui nel corso degli ultimi anni abbiamo avuto tanti eccellenti esempi, come la serie Endless, o Stellaris. A proposito del capolavoro Paradox, mi viene quasi da dire che Dune: Spice Wars sta a Stellaris come Deserts of Kharak sta a Homeworld. Certo, ci vuole qualche dovuto distinguo, primo tra tutti il fatto che qui non stiamo parlando di uno spin-off ambientato nello stesso universo narrativo, ma altri elementi come la centralità del deserto mi hanno richiamato alla memoria le bellissime ore passate sullo strategico di Blackbird Interactive. Dune: Spice Wars entra ora in Accesso Anticipato, e si presenta ai nastri di partenza con ciascuna delle sue quattro X ben definite: eXpand, eXplore, eXploit ed eXterminate. Si tratta comunque di un prodotto ben lontano dallo stato completo, e al momento la dimensione della mappa di gioco è piuttosto contenuta, con conseguente durata limitata di ogni campagna single player (assente per ora il multiplayer).

Dune Spice Wars

La roccaforte Atreides alla luce delle lune di Arrakis. Poesia.

Il feeling di ogni fazione è molto diverso, e si può apprezzare solo attraverso run multiple

Quello che c’è, però, mette in evidenza delle ottime basi che non possono che far sperare il meglio per il prosieguo dello sviluppo del gioco di Shiro Games, che, ricordiamocelo, non sono esattamente dei novellini e hanno sul loro curriculum quel gioiellino che è Northgard. In particolare, mi ha colpito il diverso feeling di ogni fazione, apprezzabile solo attraverso run multiple. Per la mia prima campagna non ho saputo resistere al richiamo di Arrakis, e ho optato per i Fremen, i quali hanno accesso ridotto ad opzioni diplomatiche, ma essendo la popolazione autoctona riescono a convivere in grande sintonia con il pianeta. Ciò porta a vantaggi sostanziali anche in ambito militare, tanto che possiamo utilizzare una quantità limitata di “thumper” per richiamare i giganteschi vermi del deserto per spostare in fretta le nostre truppe. Per chi non avesse familiarità con l’epopea di Frank Herbert, si tratta di enormi bestie che solcano i deserti con la tendenza a inghiottire tutto ciò che causa vibrazioni troppo regolari (e dunque innaturali) sulla superficie, creando anche grossi problemi alle operazioni di estrazione della preziosissima spezia a tutte le fazioni, tranne appunto ai Fremen, che sanno bene come evitare l’attenzione dei vermoni quando vogliono. Insomma, mi è successo che proprio grazie a questi taxi del deserto sia riuscito a raggiungere un mio avamposto soggetto ad attacco nemico con dei rinforzi, appena pochi secondi prima che capitolasse sotto l’assedio di predoni nemici. Se avessi scelto gli Harkonnen, non sarei mai arrivato in tempo.

Dune Spice Wars

La mappa strategica offre un immediato sguardo d’insieme su tutte le regioni esplorate dai nostri Ornitotteri.

Quando mi sono poi messo nei panni degli Atreides, ho immediatamente avuto la percezione di quanto Arrakis possa essere un pianeta brutale e ostile. Diverse mie unità hanno avuto la peggio non tanto a causa di forze nemiche ma proprio per via di avverse cause ambientali: dei fucilieri sono morti di stenti senza più risorse per sostentarsi dopo essersi allontanate troppo dai territori sotto il mio diretto controllo, e dei guerrieri sono finiti inghiottiti da uno dei già citati vermi del deserto a causa dei rumori del combattimento in cui erano coinvolti. Ho provato a farli battere in ritirata appena mi sono reso conto del pericolo imminente, ma ormai era troppo tardi.

THE LONG WAY THROUGH EARLY ACCESS

Dal punto di vista strategico, già ora l’importanza di ogni mossa ha serie ripercussioni sia sul breve che sul lungo periodo. La mappa di Dune: Spice Wars è divisa in province che si controllano conquistando un villaggio; una volta presone possesso, il numero di slot per erigere costruzioni è inizialmente esiguo, mentre le risorse da raccogliere molte.

L’importanza di ogni mossa strategica ha serie ripercussioni sia sul breve che sul lungo periodo

Oltre all’indispensabile spezia, infatti, ci vogliono crediti e materiali di costruzione per comprare edifici e unità, raccoglitori di acqua per evitare di far fare una pessima fine ai propri cittadini e militari, e celle di energia per il mantenimento di alcuni costruzioni e dei raccoglitori di spezia. Ci sono poi altre risorse come l’autorevolezza, utile per far passare le leggi che fanno comodo a noi nelle periodiche riunioni degli organi legislativi planetari. E non dimentichiamoci che serve anche costruire difese militari e altre strutture che danno bonus non solo alla provincia in cui si trovano ma anche a quelle limitrofe.

Dune Spice Wars

L’IA cerca di resistere alla nostra avanzata, ma in questo caso siamo ormai in netta superiorità.

Capite quindi che non è banale mantenere tutti i piatti in equilibrio e a volte si finisce in deficit di una certa risorsa, il che può causare rivolte interne se la situazione rimane critica per lunghi periodi. Per fortuna si può in qualsiasi momento scambiare merci e crediti con le altre fazioni, ma il tasso di cambio varia a seconda di quanto una determinata risorsa sia utile al nostro partner commerciale in quel momento. Le dinamiche di gioco già presenti in Dune: Spice Wars e la forte personalità di Arrakis sono anche più di quello che mi serviva per attendere con impazienza i futuri sviluppo che Shiro Games implementerà nel corso dell’Accesso Anticipato. Immagino che gli sviluppatori sappiano più che bene che il successo dei 4X sta spesso nella narrativa emergente in cui si riscrive la Storia, più tipica delle serie Paradox come Crusader Kings e Hearts of Iron, oppure nelle quest più tradizionali, ormai marchio di fabbrica dei già citati titoli di Amplitude Studio. L’universo di Dune e i molti libri che lo compongono offrono una quantità pazzesca di spunti interessantissimi per spingersi in profondità in entrambe le direzioni possibili dell’aspetto narrativo, per cui prevedo che starò ben attento a ogni futuro annuncio di update di Dune: Spice Wars. Stay tuned.

Articolo precedente
dissonanza ludonarrativa editoriale apertura

La dissonanza ludonarrativa è davvero un problema?

Articolo successivo
Valorant Fade

Valorant Episodio 4 Atto 3 – Anteprima

Condividi con gli amici










Inviare

Password dimenticata