Baldo – Anteprima

Chi segue The Games Machine da tanti anni sicuramente ha già sentito parlare di NAPS Team, piccola ma agguerrita software house italiana che, nei suoi venticinque anni di attività, ha saputo sfornare grandi giochi per le più disparate piattaforme. Dall’eccellente Shadow Fighter per Amiga al recentissimo Iron Wings per Xbox One, lo studio siciliano di Domenico Barba e Fabio Capone si è destreggiato con diversi generi di gioco, fino ad approdare all’ultima, inedita sfida: Baldo, un’avventura/RPG “à la Zelda” ambientata nel mondo fantasioso di Rodia, tra missioni da compiere, dungeon da esplorare e articolari enigmi da risolvere.

COME UN DISEGNO ANIMATO

L’aspetto che colpisce maggiormente di questo gioco è sicuramente lo stile grafico, ispirato senza mezze misure all’opera di Hayao Miyazaki e del suo celeberrimo Studio Ghibli, autori – ci permettiamo di scriverlo – di alcuni dei migliori film di animazione giapponesi. Grazie all’abbondante uso del cel-shading sembra davvero di assistere a un cartone animato, con bellissimi personaggi dal tipico stile orientale che si muovono in un modo completamente tridimensionale.

Il gioco, pensato originariamente per la console Nintendo Switch, sarà disponibile anche per altre piattaforme tra cui il PC, dove le maggiori potenzialità dell’hardware saranno ripagati da alcuni miglioramenti estetici. Comunque, l’idea degli sviluppatori è di non discostarsi troppo da quanto possano offrire le console moderne dato che, in ogni caso, il focus principale sarà assolutamente sul gameplay. Visto che noi di TGM siamo curiosi per natura, abbiamo subito contattato Domenico Barba per chiedergli maggiori informazioni sulla versione per PC, e ci ha assicurato che sulla medesima sarà possibile usare anche mouse e tastiera, oltre al joypad, un’opzione a cui molti giocatori non possono proprio rinunciare.

UN MONDO PER SINGOLI GIOCATORI

Baldo è un gioco strutturato per essere affrontato in solitaria: “Al momento non è prevista nessuna sessione online, principalmente per la natura del gioco – ci conferma Domenico, interrogato in proposito – ma ci sono tante piccole idee in cantiere, magari future DLC”. Insomma, qualche contenuto in multiplayer potrebbe anche sorgere in futuro, compatibilmente con i tempi di sviluppo. Ma quando abbiamo chiesto che tipo di puzzle avremmo dovuto affrontare, è calato il massimo riserbo. O quasi: “Ci saranno gli enigmi più svariati, le strutture dei dungeon (oops ho detto ci saranno i dungeon!) saranno complesse e richiederanno parecchio lavoro mentale, oltre che fisico, ovviamente ci sarà *spoiler alert* e anche *spoiler alert*”, e non c’è stato modo di sapere cosa si celasse dietro questi fantomatici allarmi spoiler.

Sappiamo tuttavia che, durante le sue avventure, Baldo incontrerà un sacco di personaggi secondari, visiterà diverse città, risolverà quest e sotto-quest, scoprirà templi nascosti e raccoglierà un mucchio di oggetti con cui ottenere armi sempre più potenti. Insomma, la classica avventura alla Zelda (“non è solo un gioco, ma un intero mondo, una filosofia, ed è a quel mondo e a quella filosofia che ci siamo ispirati con infinita stima e religioso rispetto per un gioco che è già leggenda”, assicura Domenico), ma con un impatto grafico ed emotivo potenzialmente strepitosi. State sintonizzati, perché ne riparleremo certamente!