Tutte le principali varianti disponibili in FUT saranno affrontabili anche in coppia, ma questo non significa che la co-op sia l’unica novità introdotta in Ultimate Team
Saranno inoltre ampliate le
classifiche della Weekend League e delle Squad Battles, che passeranno
dalla canonica Top 100 a una Top 200, con un relativo aggiustamento dei premi. Altra novità sarà rappresentata dall’inserimento di
diverse tipologie di eventi che richiederanno un lavoro di squadra a livello globale per essere portati a termine in maniera vittoriosa. L’esempio mostrato nel corso della presentazione era un
Team Event al quale partecipavano
cinque compagini della Premier League. Una volta scelta la propria preferita, il giocatore doveva completare degli obiettivi specifici per dare dei punti alla squadra e farla salire in classifica. Terminato l’evento, in base al posizionamento finale si otterranno
ricompense di varia natura. Da promuovere ancora prima di essere provata sul campo l’
eliminazione di due tipologie di carte “consumabili”, quelle legate alla forma fisica e all’allenamento. Entrambe erano inutili per diversi motivi, le prime perché costringevano a perdere tempo senza apportare nulla a livello di esperienza di gioco, le seconde perché erano utilizzate da una fetta estremamente ridotta dell’utenza, e spariscono senza alcun rimpianto.
Bene anche la semplificazione delle carte dedicate alla guarigione da infortunio, da quest’anno disponibili in due sole varianti,
Comune (due partite) e
Raro (cinque partite).

I giocatori che hanno militato in Premier League sono sempre i preferiti dagli sviluppatori. Considerare Ashley Cole un’icona ci sembra però eccessivo…
Interessanti sia a livello estetico che pratico alcuni cambiamenti apportati ai menu, in parte ridisegnati per essere più funzionali e gradevoli all’occhio, mentre avranno solamente un impatto visivo le modifiche dello stadio, che potrà essere ulteriormente personalizzato dando vita a un’arena unica nel suo genere. Non sarà una cosa fondamentale in termini di gameplay, ma anche l’occhio vuole la sua parte.
Il nuovo set di stelle del passato comprenderà tra gli altri Samuel Eto’o, Bastian Schweinsteiger ed Eric Cantona
Raggiungerà (e supererà) il centinaio di unità il roster di icone, con un nuovo set di stelle del passato composto da Peter Cech, Samuel Eto’o, Bastian Schweinsteiger, Philipp Lahm, Nemanja Vidic, Xavi, David Villa, Fernando Torres, Ferenc Puskás ed Eric Cantona. Importante, considerando che siamo in un periodo di salto generazionale per quanto riguarda il mondo console, la precisazione relativa alle versione PS4/PS5 e Xbox One/Xbox One Series X.
In caso di passaggio da un sistema all’altro, sarà possibile trasportare la propria squadra senza perdere nulla.

Ferenc Puskas è considerato uno dei migliori attaccanti della storia del calcio. Vedremo se si confermerà tale in FIFA 21.
Una scelta all’apparenza ovvia ma comunque non scontata, che permetterà a chi decide di approdare alla nuova generazione di farlo senza dover abbandonare una squadra costruita con il sudore della fronte e la velocità dei polpastrelli.
TRADIZIONE E RINNOVAMENTO
Aspettarsi qualche stravolgimento in Ultimate Team era impossibile, considerando che si tratta di una modalità che macina numeri impressionanti sia in termini di partite giocate dall’utenza che di denaro speso in microtransazioni. L’impressione è che EA abbia comunque cercato di intervenire su alcune criticità, ascoltando almeno in parte le richieste della community. Ora non ci resta che attendere un paio di mesi per scoprire se la direzione imboccata è quella giusta e se il risultato finale sarà estremamente positivo, solamente positivo, neutro o addirittura negativo.
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