Fra i titoli in uscita a cavallo tra current e next-gen, Assassin’s Creed Valhalla è sicuramente uno dei più attesi. Fin dal suo annuncio del 29 aprile 2020, l’action RPG di Ubisoft ha ottenuto lo status di osservato speciale e il recente hands-on di una build PC work in progress mi ha confermato che se lo merita.
Il fascino vichingo sommato a quello della cultura norrena è un richiamo irresistibile per molti, ma se a ciò si aggiunge l’effetto che fa conquistare la terra d’Albione nei panni di un Berserkr o una Skjaldmær allora il discorso assume i connotati di un’epopea smisuratamente epica.
PER LA GLORIA DEL VALHALLA
Ambientato nel IX secolo, durante il periodo della Grande Armata Danese e dell’epoca d’oro dei vichinghi, Assassin’s Creed Valhalla ci mette nei panni di Eivor, un feroce predone norvegese destinato a forgiare la propria leggenda conquistando, assaltando e depredando i regni di un’Inghilterra frammentata. Lasciandosi alle spalle una penisola scandinava dilaniata dai conflitti e ormai incapace di provvedere al sostentamento del suo popolo, il guerriero del Nord approda sulla costa anglosassone per garantire un futuro alla propria gente. Per farlo dovrà fondare un insediamento che permetta al suo clan di prosperare in seno al nuovo territorio, portando a termine con successo una missione in cui il fallimento non è contemplato. Questo è il compito che lo attende e non lo si può esattamente definire facile, ma dopo aver visto in azione il leader vichingo piazzerei senza grandi remore tutte le mie fisches sulla sopravvivenza del suo Raven Clan.
Valhalla apporta delle migliorie alla struttura dei due predecessori e ne perfeziona il gameplay
Inizialmente, la sensazione è stata quella di un piacevole deja-vù perché tra i numerosi corsi d’acqua, la diffusa vegetazione dai colori secchi e la grande varietà di fauna selvatica, l’ambientazione di Valhalla mi ha ricordato i panorami di The Witcher 3: The Wild Hunt.
HOME SWEET HOME
Al di là delle analogie artistiche, osservando il paesaggio è facile intuire perché i vichinghi abbiano deciso di approdare in Inghilterra con l’intenzione di restarci, ed è proprio qui che entra in gioco la prima vera novità di questo dodicesimo capitolo della serie cult di Ubisoft: l’insediamento Ravensthorpe. Vero e proprio hub da cui lanciarsi alla conquista della gloria eterna, l’insediamento è a tutti gli effetti la nuova casa di Eivor e compagnia. Partendo da una piccola colonia sulla riva del fiume, bisognerà racimolare le risorse utili a costruire nuovi edifici che andranno ad ampliare le capacità del nostro covo. Sviluppandolo e potenziandone le strutture, l’insediamento salirà di livello e potremo sbloccare ulteriori opzioni di costruzione come botteghe dove migliorare l’equipaggiamento o personalizzare il nostro alter ego, negozi vari oppure commercianti a cui vendere ciò che abbiamo recuperato dalla caccia o dalla pesca.
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