CHE BELLEZZA, CHE GIOIA PRENDERE IN MANO SUPER MARIO 3D WORLD, COSì FLUIDO, COSì SMACCATAMENTE DIVERTENTE
GAMEPLAY PROTEICO
In quel 20% c’è tutta la maestria di chi sa che per migliorare un gioco non bastano solo risoluzione e fotogrammi (qui 60 al miele), dimostrandosi ben meno pigri di quanto fatto con Super Mario 3D All-Stars. E con questo boost di potenza nelle gambe dei nostri adorabili e adorati personaggi si ha tra le mani la fisicità perfetta (diversa per ognuno), con la necessità di controllarla con più attenzione e precisione di quanto accadeva nel 2013, dando vita al giusto livello di difficoltà. Reattività e consistenza, due caratteristiche che poche opere di genere riescono a trasmettere con questa leggiadria, dandola quasi per scontata tipo “Ah, questa naturalezza intendi? Non me n’ero neanche accorto!”
SUPER MARIO 3D WORLD OFFRE TANTE POSSIBILITÀ PER I CREATIVI DEL PLATFORMING, RESTANDO ALLO STESSO TEMPO ACCESSIBILE AI GIOCATORI PIÙ PICCOLI. BEN FATTO!

Vedere un quartetto così ordinato capita solo nelle immagini promozionali! Il delirio è dietro l’angolo…
Gli stage con le piattaforme da pasticciare alzandole e abbassandole con un tocco sul touch screen, le discese per le rapide sul dorso di Plessie come fossimo all’Aquafan di Riccione, le prime avventure solitarie di Captain Toad, momenti di meraviglia che sarebbe veramente un peccato non poter condividere con nessuno.
MARIO PARTY 3D WORLD
In compagnia di altri tre giocatori Super Mario 3D World infatti perde tutto il suo aplomb per diventare una festa in maschera piena di gente sotto effetto di innocue sostanze virtuali, poligonali, funghi, fiori di fuoco, campanelle e ciliegie che sembrano sdoppiare la vista e moltiplicare i personaggi a schermo.
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