red solstice 2 provato

Red Solstice 2: Survivors

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Red Solstice 2: Survivors – Provato

ATTENZIONE, GRILLETTI FACILI: SENZA UNA PIANIFICAZIONE OCULATA, VI TROVERETE FACILMENTE SENZA PROIETTILI, PER LA GIOIA DEI MUTANTI

Nel corso della missione ci vengono assegnati compiti di varia natura “narrativa”, che si traducono nel dover raggiungere una certa località per interagire con uno specifico oggetto. Si può trattare di ottenere informazioni, recuperare campioni di materiali alieni, indagare su che fine ha fatto una squadra dispersa (eh, chi lo sa!?), ma all’atto pratico cambia poco, al massimo c’è la variante di dover sostenere ondate nemiche per un certo periodo di tempo, magari in attesa dell’arrivo di rifornimenti. Col passare dei minuti, la minaccia aliena si fa sempre più pressante, e per affrontarla diventa fondamentale coordinarsi con la propria squadra, visto che procedere in solitaria porta inesorabilmente a una brutta fine anzitempo.

CONVINZIONE TERRESTRE

Il ritmo complessivo di Red Solstice 2 si mantiene a un livello di frenesia inferiore rispetto ad altri titoli all’incirca comparabili, come Alien Swarm o Helldivers. C’è meno azione e più tattica, il che si riflette anche nell’impostazione della telecamera, che copre un’area più vasta per dare una migliore visione strategica piuttosto che concentrarsi sui dettagli degli scontri.

Nel futuro dell’urbanistica delle nostre colonie marziane farà da padrone l’esposizione di tubi di gas pronti a rilasciare fuoco e fiamme

L’ambiente intorno a noi potrà poi venirci in aiuto, infatti pare proprio che nel futuro dell’urbanistica delle nostre colonie marziane farà da padrone l’esposizione di tubi di gas pronti a rilasciare fuoco e fiamme, per non parlare delle auto abbandonate che esplodono con facilità quasi preoccupante nell’ottica della sicurezza stradale dei pendolari del pianeta rosso. Occhio però che se sarete troppo vicini al momento della deflagrazione, ci potete rimanere secchi anche voi.

red solstice 2 provato

Negli edifici si trovano spesso armadietti o contenitori pieni di oggetti utili e munizioni: farete bene ad accaparrarveli in fretta.

Non sarei sincero se dicessi di aver seguito il lavoro di Ironward fin dalla loro prima campagna kickstarter che poi ha visto la creazione del primo Red Solstice, ma vedere arrivare un seguito ora è significativo di un seguito di pubblico negli anni scorsi quantomeno sufficiente a giustificare lo sviluppo di un titolo del tutto nuovo; l’impressione iniziale è che si tratti di miglioramenti solo marginali rispetto alla formula di gioco originale, ma poche ore su poche mappe sono insufficienti per arrivare a un giudizio definitivo. E se anche fosse, non si tratterebbe per forza di un male, visti gli elementi di distinzione rispetto agli altri giochi dello stesso genere. Per la data d’uscita sarà prevista una campagna single player con una storia tutta sua, ma di questa non mi è stato possibile provare nient’altro che pochi minuti iniziali, nella forma del tutorial, per cui non mi sono potuto fare nessun tipo di opinione. Attendiamo con trepidazione.

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