Più sostanza che apparenza, più libertà che regole, Going Medieval potrebbe riuscire a spiccare dal cumulo di (spesso mediocri) titoli dello stesso genere
Va da sé che durante i raid dei nemici assegnare un arciere a una posizione rialzata gli fornisce un bonus all’attacco che tornerà utile per respingere gli aggressori, perciò non bisogna sottovalutare l’importanza di averlo più… alto. Il castello, certo. Ho parlato di nemici perché, di quando in quando,
si possono subire degli assalti da parte di ogni sorta di rompiscatole, come quei fanatici religiosi che mi hanno intimato di restituirgli la fuggitiva accolta nella mia colonia il giorno prima (ovviamente mi sono rifiutato, del resto due braccia in più sono oro colato).
Armare i coloni è quindi fondamentale tanto per procacciarsi il cibo quanto per difendersi dai pericoli, e allo stesso modo lo è migliorarne la qualità dell’equipaggiamento, monitorare costantemente il loro stato psico-fisico e la solidità delle difese della base, oltre a ricordarsi di evitare che le scorte si deteriorino restando ammassate all’aperto in balìa della furia degli elementi e delle stagioni (avvertenza: si può impedire ai coloni di interagire con un oggetto/accumulo per prevenirne un utilizzo improprio, perciò se si nota che non sfruttano qualcosa è bene controllare se possono farlo).

Sì, gli arcieri in posizione rialzata fanno molto male alla fanteria.
OLTRE ALL’ASPETTO PIU STRETTAMENTE GESTIONALE, DOVREMO ANCHE FARE ATTENZIONE AI COLONI E AI LORO BISOGNI, DESIDERI E SITUAZIONI CONTINGENTI
Going Medieval trae spunto da un’ampia gamma di nobili predecessori come
The Settlers o
Rimworld, ma non è assurdo scorgere un po’ di
The Sims nel
gameplay fortemente improntato sul sociale e nel sistema che regola i coloni e i loro rapporti intrecciando incessantemente bisogni, desideri, situazioni contingenti, caratteristiche personali, imprevisti e reazioni agli stessi. Naturalmente c’è ancora del lavoro da fare, a livello di interfaccia spesso le cose tendono a farsi abbastanza macchinose, il tutorial talvolta non spiega con chiarezza cosa fare e i bug ci sono, ma
sarebbe un grave errore lanciarsi in giudizi affrettati dopo aver provato nient’altro che una Beta. Al netto di qualche legittimo dubbio sui contenuti avanzati, considerando i vari miglioramenti necessari e le componenti del gameplay da approfondire, mi sento di consigliare agli appassionati di questo tipo di esperienze di tenere d’occhio la produzione serba.

I punti esclamativi accanto a ogni opzione indicano che qualche colono avrà delle reazioni alla nostra scelta.
Più sostanza che apparenza, più libertà che regole, Going Medieval potrebbe riuscire a spiccare dal coacervo di mediocrità proponendo a un pubblico notoriamente ben abituato la sua originale visione di un genere antico come il mondo stesso. La concorrenza tuttavia è estremamente agguerrita là fuori, perciò è indubbio che i sette prodi membri che formano lo studio Foxy Voxel dovranno gettare il cuore oltre l’ostacolo. Ancora non si sa quando Going Medieval uscirà in Accesso Anticipato su Steam né il prezzo, il “coming soon” dice tutto e niente; lo studio, in ogni caso, ha promesso di rivelarlo a breve. Intanto, posso garantirvi che al momento non c’è la localizzazione in italiano. Chi non mastica l’inglese potrebbe incontrare qualche difficoltà con le descrizioni, ma grazie alla possibilità di mettere in pausa il gioco c’è tutto il tempo per cercare i termini sconosciuti e ampliare il proprio bagaglio culturale mentre, tra un click e l’altro, si aiuta uno sparuto gruppo di scappati di casa a risorgere dalle ceneri di un XIV secolo devastato dalla morte.
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