Oltre al temibile arco lungo, gli Inglesi potranno anche contare su una solida rete di fortificazioni e su un’economia supportata da fattorie in grado di generare oro
L’ORDA MONGOLA
Così come gli Inglesi, anche dei Mongoli sappiamo già dal 2019 che saranno parte del roster di Age of Empires 4. E la civilità delle pianure è il modo migliore per mettere in mostra l’approccio al bilanciamento asimmetrico che Relic Entertainment vuole applicare ad Age of Empires: rifacendosi alla loro tradizione nomadica, la controparte digitale dei Mongoli potrà spostare gran parte delle strutture che costituiscono la sua base. Questo concetto già era stato utilizzato da Relic in Company of Heroes: Opposing Fronts con l’esercito britannico, che riusciva nell’arduo compito di essere sia l’unica fazione con una base mobile che quella dal gameplay più statico. Non sembra che questo sarà però un problema delle armate mongole, che vengono descritte come estremamente mobili – al punto che i loro arcieri a cavallo, i mangudai, sono in grado di attaccare senza bisogno di fermarsi.
Peculiarità interessante dei Mongoli è la completa mobilità della loro base. Il contrappasso sembra essere la totale assenza di cinte murarie edificabili

Bello avere una base completamente mobile, ma il contrappasso sembra essere l’assenza di mura. Occhio ai nemici che decidono di farvi visita!
Militarmente, oltre ai già nominati mangudai, l’esercito mongolo potrà anche contare sul Khan, unità unica dotata dell’abilità speciale Freccia di segnalazione, capace di supportare e rafforzare il resto dell’armata; anche in questo caso, per scoprire come di preciso ci sarà da attendere, ma l’esistenza di questa unità non può fare a meno di farci domandare se anche altre fazioni, magari ancora non rivelate, potranno contare su unità eroiche simili.
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