L’ultima fatica di Arkane Lyon è un immersive sim sui generis, oltre che la più selvaggia rivisitazione del genere da parte dello studio
Durante l’evento c’erano due ciceroni d’eccezione, il Game Director
Dinga Bakaba e l’Art Director
Sebastien Mitton. Le loro parole hanno confermato che l’ultima fatica di
Arkane Lyon è un immersive sim sui generis, oltre che la più selvaggia rivisitazione del genere da parte dello studio. Il peculiare action-shooter ha permesso ai ragazzi di Lione di
togliere il freno a mano alla fantasia, di assumersi dei rischi creativi e mettersi alla prova creando un’esperienza fresca, originale e differente, una sorta di Cluedo al contrario dove, a forza di fallimenti, il giocatore arriverà al punto in cui sarà in grado di completare la sua missione in un’unica, entusiasmante run (Julianna permettendo). Tra le varie definizioni emerse durante la presentazione credo che
“Dishonored con le armi da fuoco” riassuma perfettamente ciò che ci attende nell’ospedale psichiatrico a cielo aperto chiamato Blackreef, l’isola del party eterno dove l’incontro fra l’anarchia e lo stile retro-futuristico ispirato ai favolosi anni ’60 genera un fascinoso intreccio di ambientazioni in cui, ne sono sicuro, il Joker de
Il Cavaliere Oscuro si sentirebbe a casa dacché la violenza efferata è l’idioma più diffuso tra i suoi squilibrati residenti, gli Eternalists.

Sarà una goduria lanciare in aria questi tizi, già lo so.
Al netto di qualche dubbio sull’IA degli avversari e tenendo conto che finora ne abbiamo solo scalfito la superficie, le impressioni sono comunque positive perciò tenetelo d’occhio se l’idea v’intriga: Deathloop potrebbe rivelarsi una gradita sorpresa per gli amanti dei gameplay più unici che rari. Previsto dal 14 settembre 2021 in esclusiva temporale su PS5/PC e dal 21 maggio 2022 sulle altre console, il gioco sfrutterà il feedback aptico del DualSense per travolgere i sensi del giocatore con un tourbillon di sorprese una più stilosa dell’altra. Anche se è troppo presto per giudicare, da quello che s’è visto Deathloop sembra uno spettacolare concentrato di personalità, passione, creatività e voglia di stupire, ha intenzione di distinguersi dalla massa e per raggiungere lo scopo si servirà di ogni mezzo; se non mi credete provate ad ascoltare l’ispirata soundtrack (qui la playlist ufficiale su Spotify), lasciatevi coinvolgere dalla magistrale recitazione dei doppiatori di Colt & Julianna e preparatevi a farvi rapire da un world/level design d’autore – il marchio di fabbrica di Arkane Studios – in cui ogni scenario è studiato per prestarsi a una gran varietà di approcci e strategie.

La domanda non è se si possono ammazzare tutti, è come farlo con stile.
Deathloop racchiude in sé l’adrenalina del cacciatore e l’angoscia della preda allo stesso tempo
Deathloop racchiude in sé l’adrenalina del cacciatore e l’angoscia della preda allo stesso tempo, è
un tarantiniano caleidoscopio di idee, violenza, stile e scontri mozzafiato, è un immersive sim cool ed effervescente proprio come gli Swinging Sixties da cui trae ispirazione, è un ottovolante impazzito che passa fra le viscere del pulp oppure chissà quante altre fantasiose descrizioni, ma soprattutto è il prossimo promettente progetto dei creatori di
Dishonored. Guai a sottovalutare le potenzialità di Deathloop: Bakaba, Mitton e soci
sanno il fatto loro e stavolta sono decisi a spostare i propri limiti creativi più in là.
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