Il virus causa agli infetti sofferenza e perfino panico giacché si tratta di persone malate che, un giorno maledetto, non sono riuscite a fermare in tempo l’infezione
Merito di un comparto tecnico più tonico, ma anche di una cura eccezionale per gli infetti. Le loro movenze sono morbide e realistiche grazie a un processo d’animazione migliorato in ogni fase (creazione del prototipo, progettazione di una coreografia adatta, sessioni di motion capture e inserimento in engine del materiale ottenuto), ma non è solo questo. Gli infetti sono ben caratterizzati da un miscuglio di peculiarità copiate dagli animali e tratti distintivi; l’esempio perfetto di questo concetto è il Volatile, un infetto che annusa l’aria in cerca di tracce e può effettuare balzi felini. Sono inoltre stati usati gli elementi di alcune malattie della pelle reali per creare effetti organici particolari come le pustole piene di pus che aiutano a scorgere nell’oscurità l’immenso Demolisher.
Naturalmente, fra l’ampia varietà di mostri spiccano il nuovo Revenant e la Banshee, un raccapricciante infetto dalle sembianze femminili dotato di grandi mani e lunghe dita taglienti con cui si scaglia dall’alto sulla sua vittima. Anche il comparto sonoro ci mette del suo per rendere più credibili gli infetti: pensate che un Biter qualunque può contare su 700 sound asset in grado di trasmettere al giocatore lo stato d’animo del mostro. Dying Light 2 Stay Human è lontano, ma grazie a questi Dying2Know (prossimamente ce ne sarà un altro con su combat system, crafting e parkour) il 7 dicembre sembra un po’ più vicino. Pare quasi di essere già inseguiti dalla morte, no?