Age of Empires IV –  Provato

Age of Empires IV

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Age of Empires IV – Provato

CIASCUNA FAZIONE HA LE SUE MECCANICHE, UNITÀ E TECNOLOGIE UNICHE, E IL LAVORO DI DISTINZIONE SI È SPINTO ANCHE SUL COMPARTO ESTETICO

Ovviamente, se amate gli RTS ma l’idea di vivere nel costante terrore di vedere un esercito molto più grosso del vostro avvicinarsi alla vostra base non fa per voi, esistono anche opzioni molto più rilassate che non gettarsi nel covo di tagliagole che è il matchmaking online. Già la beta degli ultimi giorni permetteva di organizzare partite contro l’IA, e chiaramente il gioco completo presenterà quattro campagne singleplayer. Da questo punto di vista, l’IA è generalmente buona e sa essere piuttosto aggressiva, ma non manca di riscontrare qualche problema: sembra, per esempio, totalmente incapace di razionalizzare la presenza di mura sulla mappa, intoppo che sicuramente avrà fatto piacere a qualche giocatore a cui non sarà sembrato vero di poter buggerare così semplicemente un’intelligenza artificiale, ma che deve decisamente essere sistemato da qui al lancio.

DA UN AGE OF EMPIRES ALL’ALTRO

A livello di gameplay, devo dire di aver trovato molto soddisfacente quanto provato, al punto che quando la beta è finita mi è rimasto un bel po’ di amaro in bocca; speriamo che da qui al 28 ottobre Age of Empires IV ci grazi con un’altra open beta, ché non ho ancora avuto occasione di provare tutte le fazioni e alcune mi incuriosiscono decisamente. Inevitabile, in ogni caso, il confronto con Age of Empires II, perché al di là del nome anche l’ispirazione di questo capitolo al suo predecessore è inconfondibile: molte interazioni fra unità sono rimaste le stesse, un gruppetto di quattro-cinque esploratori è ancora una vista temibile per un giocatore poco preparato, i popolani amano ancora nascondersi dentro il centro città e riscoprirsi arcieri formidabili, eccetera. C’è anche un bel feeling di novità, però, dettato dalle differenze di gameplay citate sopra che rendono più netto lo stacco fra le varie civilità, e che vanno ad estendersi anche alle ricerche: dal fabbro, per esempio, la separazione dei potenziamenti alle armature per classi di unità e tipologie di danno è stata ridotta a solo quest’ultima. Una ricerca per l’armatura a distanza valida per tutte le unità non d’assedio, una ricerca per l’armatura corpo a corpo, e via.

Sbarcare sull’isola di un avversario e dirgli “ciao, adesso questa è mia” è sempre una bella soddisfazione.

Dove però Age of Empires IV soffre rispetto al secondo capitolo, e in particolare modo rispetto alla Definitive Edition uscita nel 2019, è nel comparto estetico. Se il colpo d’occhio non è troppo malvagio (ma anche, va detto, non al livello di quello che abbiamo imparato ad aspettarci da Relic) il confronto con le sprite ad alta definizione del predecessore è decisamente impietoso.

LA CHIAREZZA VISIVA È UNO DEGLI ASPETTI CHE MENO CONVINCONO

La cosa, tra l’altro, ha implicazioni che vanno al di là del semplice gusto estetico: a livello di chiarezza visiva Age of Empires IV non brilla particolarmente, alcune animazioni non convincono e non è sempre semplice capire quando le nostre unità si stanno dando da fare; particolarmente pessima la cosa per quanto riguarda buona parte delle armi d’assedio, i cui proiettili sono spesso difficili da vedere, decisamente meglio invece le fanterie. L’interfaccia è anch’essa caratterizzata da alti e bassi: non colpisce particolarmente come design, ma integra qualche elemento decisamente utile come l’indicatore di quante risorse al minuto stiamo accumulando o la rappresentazione accurata dei bonus al danno di ciascuna unità (i lancieri, ad esempio, hanno un ricchissimo +16 contro le unità di cavalleria). Una cosa, in compenso, è rimasta invariata in tutti questi anni, ed è l’assoluta mediocrità delle battaglie sui mari, nonostante anche qui Relic Entertainment e World’s Edge abbiano cercato di rinnovare leggermente la formula.

Age of Empires IV Provato

I cinesi possono costruire entrambi i luoghi storici di un’era, e avere così accesso a una dinastia che garantisce vari bonus.

Insomma, per concludere: questa beta di Age of Empires IV ci è piaciuta e anche un bel po’, al netto di un tempo di prova tutto sommato limitato. Le nuove meccaniche di gameplay riescono ad innovare la formula, ma senza rendere così netto il distacco dal glorioso passato (molto recente, in realtà) della serie; in particolare, colpiscono positivamente alcune scelte che vanno ad orientarsi sul quality of life. Peccato per qualche sbavatura qui e lì, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto grafico e la chiarezza di quanto succede a schermo. C’è ancora tempo di limare i dettagli, però, benché non tantissimo.

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