Riders Republic provato

Riders Republic

PC PS4 PS5 Xbox One Xbox Series X

Riders Republic – Provato

Grazie a un VIP Access fornitoci da Ubisoft, abbiamo raddoppiato la permanenza normalmente consentita durante la trial week di Riders Republic, in corso ancora per un paio di giorni.

Sviluppatore / Publisher: Ubisoft Annecy / Ubisoft Prezzo: 59,99€ Localizzazione: Testi Multiplayer: Online PEGI: 12 Disponibile Su: PC (Epic Games Store, Ubisoft Store), PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X|S Data di Lancio: 28 ottobre

A un certo punto della mia prova, mi sono ritrovato negli ingombranti panni di un rider vestito da panda che andava a consegnare pizze a domicilio in un villaggio sperduto tra le valli intorno a Riders Ridge. E che pizze!

La voce, in un chiaro ma abbastanza politicamente corretto italiano, notava esterrefatta: “Ma cos’è questa? Pizza alla Nutella?? Oh mamma mia!”, il che mi ha doppiamente sorpreso dato che il resto del gioco non è invece doppiato nell’italica lingua. Nel caso mi fosse rimasto qualche minimo dubbio che gli sviluppatori di Ubisoft si fossero presi troppo sul serio, scene di questo tipo me li hanno eradicati del tutto.

“RIDERS, GASIAMO!”

Dopo ore pad alla mano, ho avuto l’impressione che Riders Republic voglia soprattutto essere un inno all’ebbrezza di certi sport estremi e alla gioia di stare insieme delle comunità che li praticano. I colori vibranti e la natura bucolica che ci circondano, ma anche la struttura ludica che invoglia l’esplorazione e non pone molti paletti all’avanzamento, tutto quanto sembra pensato per far divertire mentre si sta insieme a dozzine di altri giocatori che, anche mentre giriamo per l’open world, ci sfrecciano a destra e sinistra negli outfit più strampalati. Di quali sport stiamo parlando, chiedete? I primi minuti con il gioco di Ubisoft ce lo chiariscono subito: un po’ come succede con i Forza Horizon, partiamo subito a mille con un’alternanza di prove tra snowboard, mountain bike downhill e wingsuit “potenziate” da mini-razzi con tanto di turbo. Ognuna di questa specializzazioni dà vita a un percorso di carriera separato dalle altre, quindi starà a noi la libertà di provare un po’ di tutto o concentrarsi su uno sport specifico.

Riders Republic provato

Notare i paragomiti e i paraginocchia. Safety first.

Il progresso, da quanto visto fino ad ora, non pare essere troppo restrittivo: ogni competizione ha tre condizioni di vittoria che regalano stellette, le quali servono appunto per progredire nella carriera. Ciò significa che non serve per forza essere il più veloce in assoluto, ma c’è anche grande attenzione verso elementi più stilistici, come effettuare certi “trick” o passare da specifici punti scenografici lungo il percorso dove farci scattare foto particolarmente stilose. Da veri poser, insomma. La flessibilità nei percorsi che si vuole seguire sembra già fin d’ora un punto di forza di Riders Republic: fino a qualche anno fa, per esempio, a me gli eventi negli snow park, in cui bisogna fare più punti possibili con evoluzioni particolari, sarebbero sembrati un po’ noiosi. Adesso, dopo aver iniziato a fare snowboard nella vita reale, capirete che sono una delle mie attività preferite, e proprio la gestione dei trick appare un giusto compromesso tra accessibilità e flessibilità, capace di far divertire anche i neofiti ma, al tempo stesso, dare gli strumenti ai pro di tirare fuori dei numeri davvero spettacolari.

RACES FOR THE MASSES

Se invece l’unica cosa che vi importa è battere altri giocatori cronometro alla mano, adorerete le Mass Race. Tanto per cominciare, è già simpatico il modo in cui questi eventi speciali partono: ogni ora o giù di lì, una voce annuncia a tutti i giocatori sul server che si è aperta l’iscrizione a una di queste Mass Race, e bisogna portare il proprio avatar in una precisa location dell’open world, che fa da lobby “fisica” in attesa che un numero sufficiente di giocatori si unisca. Una sorta di menù diegetico, che sottolinea l’aspetto sociale che unisce gli appassionati di questi sport.

Riders Republic provato

Una volta sbloccata la wingsuit, il concetto di esplorazione cambia radicalmente.

Queste competizioni sono costituite da tre gare separate, ognuna delle quali si divide a sua volta in tre tranche di specialità diverse, il che significa che magari inizierete con gli sci ai piedi, per poi gareggiare per un tratto con la wingsuit e chiudere in bellezza con un po’ di downhill. È una bella idea, e non fatico a pensare che sarà un’attrattiva costante nel futuro di Riders Republic, visto che epitomizza il suo spirito libero e frivolo che vuole divertirsi senza badare troppo a parvenze simulative. Molto più importante è portarci a spasso tra angoli di natura bellissima e incontaminata, e poco importa se non siamo dei campioni della velocità, qualche stelletta per avanzare non si rifiuta a nessuno.

LA NATURA GIOCHERELLONA DI RIDERS REPUBLIC È UNO DEI SUOI PUNTI FORTI, MA QUALCUNO POTREBBE TROVARLA ECCESSIVA

Esiste comunque un’altra faccia di questa medaglia giocherellona, anche se servirà più tempo per giungere alle dovute conclusioni: Ubisoft ha esagerato un po’ con le semplificazioni? È un pensiero che ogni tanto ha suonato qualche campanello d’allerta, specie quando ho provato a andare in giro per prati e ruscelli con una bici da strada, che sembrava cavarsela più o meno come una mountain bike. Tornando poi ai pendii innevati, mi sono reso conto che effettuare trick avanzati con gli sci richiede maggior tempismo rispetto alla controparte con lo snowboard; anche se i comandi sono gli stessi, le animazioni sono diverse e di conseguenza le evoluzioni sugli sci sono più difficili da portare a casa. Ed è giusto così, anche se sembra meno normale che le tavole arrivino alla stessa velocità degli sci, che sulle piste reali sfrecciano sempre con grande celerità.

Riders Republic provato

I montarozzi posso essere insidiosi e di sicuro fanno perdere secondi preziosi.

Non si tratta di un problema clamoroso che spezza il divertimento, ma qualche appassionato potrebbe storcere il naso. Quegli stessi giocatori un po’ più esigenti potrebbero però essere felici di sapere che esiste un’opzione che prevede il controllo totalmente manuale della fase di atterraggio, che aumenta di gran lunga il livello di sfida. Insomma, queste ore in compagnia di Riders Republic mi hanno lasciato una sensazione di positività, grazie al suo approccio leggero agli sport estremi che tratta, a cui comunque accompagna un gameplay non banale tutto da scoprire. Se non mi credete, avete ancora fino a domani per provare con mano. Muovetevi!

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