Martha is Dead, nuova avventura di LKA, ci porta nelle campagne toscane del 1944, fra un terribile delitto e i difficili giorni della Seconda Guerra Mondiale.
Sviluppatore / Publisher: LKA / Wired Productions Prezzo: 29,99€ Localizzazione: Completa Multiplayer: Assente PEGI: 18 Disponibile Su: PC (Steam), PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X|S Data di Lancio: 24 febbraio 2022
Una leggenda narra della Dama Bianca, una donna che attendeva il suo amante in riva al lago. L’incontro fra i due però si risolse in maniera tragica: consumato dalla gelosia, il giovane assalì la ragazza, annegandola; scoperto dalla popolazione locale e reo confesso, fu poi impiccato su un’isoletta in mezzo al lago. Ma nonostante le ricerche, il corpo della Dama Bianca non fu mai trovato, e da allora vaga come uno spirito distrutto dal dolore che di quando in quando esige in tributo la vita di una giovane donna, unico modo di lenire temporaneamente la sua sofferenza.
TRA FOLKLORE E REALTÀ
Queste le battute introduttive di Martha is Dead, nuova avventura dalle tonalità horror sviluppata dal piccolo studio LKA, che già qualche anno fa si era fatto riconoscere per l’interessante Town of Light. I punti di connessione fra i due giochi non mancano, primo fra tutti il periodo storico piuttosto vicino: se il primo dei due titoli era ambientato nel 1938, qui siamo nel 1944. Dalle sale interne di un manicomio siamo passati a un rassicurante villino nel bel mezzo delle campagne toscane, ma anche qui il senso di inquietudine è sempre dietro l’angolo. Mentre sta scattando delle fotografie serali in riva al lago, la giovane Giulia scopre infatti il corpo senza vita di sua sorella Martha, morta annegata senza una spiegazione del perché o di chi sia il responsabile.
Proprio nei panni di Giulia ci metterà il gioco, costretta a fare i conti con la tragica morte della sorella, con la ricerca della verità su chi ha compiuto questo orribile gesto e con gli incubi che tormentano i suoi sonni; incubi legati strettamente con la storia della Dama Bianca che avete trovato in apertura a questo articolo. E sullo sfondo del legame fra le due sorelle c’è una situazione complessa. Partiamo dalla famiglia: il padre, Erich, è nientemeno che un generale delle forze d’occupazione nazista.
LE VICISSITUDINI DI GIULIA SONO PIENAMENTE IMMERSE NEL PERIODO STORICO
MARTHA IS DEAD, E ANCH’IO NON MI SENTO BENE
L’elemento storico non è una semplice parte dello sfondo, in Martha is Dead. Così come in Town of Light il piccolo studio di sviluppo aveva svolto ricerche sul sistema manicomiale italiano, è evidente come lo stesso sia successo in preparazione a questo titolo. Per dirne una: Giulia è un’appassionata di fotografia e avrà sempre con sé la sua macchina fotografica, che naturalmente potremo (e dovremo, in alcuni casi) usare per scattare foto del circondario. L’uso della macchina fotografica è stato riprodotto con dovizia di particolari: rullini e filtri specifici, esposizione, apertura del diaframma, messa a fuoco, sono tutte cose di cui dovremo tenere conto; anche il processo di trasposizione dal rullino alla carta è stato riprodotto con accuratezza.
Ma al di là della passione per l’elemento storico, Martha is Dead è anche un racconto drammatico che non manca di sconfinare nell’horror. La magnifica campagna toscana e i suoi assolati paesaggi servono da contrasto per il dramma interiore della giovane Giulia, gli incubi che tormentano le sue notti e la realtà della lotta partigiana. Anche se dal punto di vista concettuale il gioco di LKA è paragonabile ad altri “walking simulator” come Gone Home o What Remains of Edith Finch, cioè accento sull’aspetto narrativo con elementi di gameplay piuttosto leggeri (ma preparatevi a qualche enigma da risolvere) quel PEGI 18 assegnato al gioco è pienamente giustificato: non mancano rappresentazioni piuttosto brutali e sanguinolente, anche se indubbiamente necessarie a trasmettere il messaggio del gioco.
PARTICOLARMENTE CONVINCENTE LA QUALITÀ DEL DOPPIAGGIO IN LINGUA ITALIANA