Syberia The World Before Provato

Syberia: The World Before

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Syberia: The World Before – Provato

Syberia: The World Before è il nuovo capitolo, sfortunatamente postumo, delle avventure di Kate Walker, che ci porterà a scoprire una Mitteleuropa fittizia ma poi non così distante dalla realtà.

Sviluppatore / Publisher: Microids Studio Paris / Microids Prezzo: N/D Localizzazione: Testi Multiplayer: Assente PEGI: 3 Disponibile Su: PC (Steam, GOG, Epic Games Store) Data di lancio: 19 marzo 2022

Vaghen nel 1937 era la fantasiosa capitale dell’Osterthal, uno stato europeo altrettanto ‘etereo’ che abbracciava parte del nord Italia, dell’Austria e della Germania. All’inizio del ventesimo secolo la città fu quasi interamente distrutta da un pauroso incendio e fu solo grazie al fortuito passaggio di un giovane inventore francese col pallino dell’automazione, un certo Hans Voralberg (vi dice niente?), che prese a cuore il destino del posto e della sua gente, se riuscì a riprendersi negli anni successivi, diventando una città all’avanguardia, con un sistema di trasporto pubblico interamente automatizzato e una spettacolare piazza della musica, dove una coreografica orchestra di automi poteva tenere concerti diretti da un singolo musicista umano.

Oggi quella meraviglia è acciaccata dal tempo e dalle lungaggini dei lavori di restauro, ma nel 1937 era viva e spettacolare, e aspettava soltanto che la giovane Dana Roze, fresca di diploma alla scuola di musica locale, desse il via alle danze. Ma quelli erano anche anni bui. Anni in cui la crisi economica spingeva il consenso popolare verso organizzazioni fasciste come l’Ombra Bruna, protagonista – nel decennio successivo – della Seconda Guerra Mondiale e di infinite atrocità verso minoranze considerate “impure”. Proprio come i Vageriani, colpevoli di pregare un dio diverso ma, soprattutto, di essere percepiti come una comunità particolarmente florida in un momento tragico per l’economia. Sì, esattamente: con Syberia: The World Before, ci troviamo al cospetto di una metafora del nazismo e dell’Olocausto, che però il celebre Benoît Sokal, scomparso l’anno scorso in seguito a un malore, ha preferito non citare e non illustrare direttamente nella sua opera di fantasia, l’ultima prima di lasciarci.

MA IL FASCISMO NON MUORE MAI…

Subito dopo il magnifico concerto di Dana a Vaghen, il quarto capitolo di Syberia ci porta bruscamente ai giorni nostri, in Russia, in una miniera di sale umida e fredda, dove prigioniere ridotte in schiavitù sono costrette a prendere la pietra a picconate tutto il santo giorno, alla ricerca di tracce d’avorio, materiali preziosi e altri eventuali artefatti utili al criminale neo-fascista che guida la baracca. È qui che la nostra amata Kate Walker condivide la cella con la sua amica Katyusha, cantante punk imprigionata alcuni anni prima per i testi ‘dissidenti’ delle sue canzoni.

Syberia The World Before Provato

L’alberghetto di Vaghen scalda il cuore e fa dimenticare le brutte location di Syberia 3.

Con un po’ di fortuna, in una sequenza di eventi a dir poco drammatici, le due ragazze scoprono una via di fuga e Kate scappa in Europa a bordo di una vecchia motocicletta, portando con sé un ritratto di Dana ritrovato nella miniera. Cercare di scoprire chi fosse la giovane, a lei del tutto sconosciuta ma così rassomigliante, e se ci fosse qualche curioso legame tra loro, sarà il motivo che spingerà Kate a un nuovo viaggio alla scoperta di luoghi fantastici e, perché no, di sé stessa.

IMPARARE DAI PROPRI ERRORI

Il cambio di passo rispetto a Syberia 3 è plateale, fin dalle prime battute. Il capitolo precedente dell’avventura uscì nel 2017 e non riuscì a fare breccia nei cuori degli appassionati come i suoi predecessori. L’abbandono dell’interfaccia punta e clicca in 2.5D e degli spettacolari dipinti bidimensionali di Sokal, sostituiti da una grafica 3D che appariva bruttina e povera di dettaglio anche per gli standard dell’epoca, fu un boccone molto amaro da mandare giù, reso ulteriormente indigesto dalle numerose cadute di stile che affliggevano trama, enigmi e personaggi: insomma, il tentativo di spingere Kate Walker con un joypad nelle memorie di PS4 e Xbox One era clamorosamente fallito, ma grazie al cielo dagli errori si può sempre imparare qualcosa e con Syberia: The World Before, si torna ai fasti del passato.

Non parlate al conducente. O fatelo pure, tanto vi ignorerà.

LA NUOVA GRAFICA È RICCA DI ELEMENTI, COLORI, DETTAGLIO: UN NETTO PASSO IN AVANTI RISPETTO A SYBERIA 3

La grafica è nuovamente in 3D ma ricchissima di elementi, colori, dettagli: sembra davvero di percorrere le strade di Vaghen e possiamo ammirarle in uno sfoggio di luci, colori e riflessi che scaldano letteralmente il cuore. Il capolavoro postumo di Sokal, insomma, che l’autore purtroppo non ha potuto portare a conclusione, ma che promette di essere un capolavoro già dalle poche scene che abbiamo avuto modo di giocare. Fortunatamente manca poco alla prima: la data d’uscita fissata per questa nuova avventura è il 18 marzo, dopo una serie di rinvii finalizzati a migliorare il prodotto. E no, stavolta non ce ne lamentiamo: purtroppo non ci sarà mai più un altro gioco seguito dal celebre fumettista e game designer, per cui questo dovrà essere assolutamente perfetto, per lasciarci il miglior ricordo possibile. Una responsabilità morale sicuramente molto grande, per la software house francese, ma che a quanto abbiamo visto è assolutamente alla sua portata.

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