Un breve viaggio nel mondo di Final Fantasy VII Rebirth con due missioni all’insegna del combattimento con Cloud, Spehirot, Tifa, Barrett, Aerith e Red XIII sempre pronti all’azione…
Sviluppatore / Publisher: Square Enix / Square Enix Prezzo: 79,99 Localizzazione: Testi Multiplayer: Assente PEGI: 16 Disponibile su: PlayStation 5 Data di Lancio: 29 febbraio 2024
Sono trascorsi circa tre anni e mezzo da quando Square Enix ci ha (ri)condotto nell’universo di Final Fantasy VII (qui la nostra recensione), permettendoci di (ri)vivere un’avventura, o almeno una parte di essa, che per molti videogiocatori occupa dal lontano 1997 uno spazio speciale nel cuore e nei ricordi.
Una nuova versione che ha apportato tutta una serie di modifiche sia narrative che strutturali, e che ci ha lasciato con diversi interrogativi e con la voglia di tornare a vestire i panni di Cloud Strife e dei suoi compagni di avventura. Dovremo attendere ancora un po’, l’uscita (esclusivamente su PS5) è prevista per il 29 febbraio 2024, ma per ingannare l’attesa Square Enix ci ha invitati a provare due brevi(ssime) sequenze di gioco.
TOCCATA E FUGA CON FINAL FANTASY VII REBIRTH
Già, come ho scritto nel titolo di questo paragrafo, si è trattato proprio di una toccata e fuga. Poco più di una quarantina di minuti di gameplay suddivisa in due aree, una più lineare e una più aperta, che ha messo in mostra soluzioni strutturali che abbiamo già imparato ampiamente a conoscere nella prima “porzione” di gioco, e che ha regalato ben poco in quanto a novità, con un’aggiunta in particolare (di cui accennerò in seguito) che va a puntellare un combat system che si conferma davvero riuscito.
Meno di un’ora di gameplay suddivisa in due aree, una più lineare e una più aperta
La partenza con Cloud e Sephirot è stata estremamente guidata, con un incedere scandito da un’ambientazione molto lineare in cui le poche (e brevi) deviazioni presenti erano inserite giusto per spargere qua e là qualche risorsa da recuperare. Più interessante invece la seconda missione, che ha aperto davanti ai miei occhi uno scenario più arioso e ad ampio respiro, in cui mi sono trovato a cavallo di un chocobo alle prese con una blanda componente esplorativa. Il limitato tempo a mia disposizione non mi ha consentito di scandagliare con attenzione i meandri della regione di Junon, ma ha messo in mostra un’area che appare di buone dimensioni e che, grazie alla presenza di un discreto numero di nemici, sembra essere abbastanza vivace e ricca di cose da fare.
Protagonisti assoluti della mia prova sono stati i combattimenti, con due picchi e qualche scontro “secondario”. Al netto di un livello di difficoltà calibrato verso il basso, per non dire il bassissimo, che mi ha consentito di affrontare anche i nemici più “cicciosi” con una notevole serenità, permangono le sensazioni positive già provate nella prima parte del gioco. Gli scontri hanno un certo ritmo, una buona dose di spettacolarità e una componente strategica ben sviluppata, con una fusione di tecniche differenti che si uniscono per dare vita a una struttura che offre notevoli margini di manovra.
Attacchi base e poteri speciali si affiancano alle nuove mosse in “sinergia”, che coinvolgono due personaggi contemporaneamente
INFORMAZIONI DI SERVIZIO
Come già scritto in precedenza, l’uscita di Final Fantasy VII Rebirth è prevista per il 29 febbraio su PS5. Come da tradizione, il gioco sarà proposto in una serie di versioni sia digitali che fisiche (Standard e Deluxe) con contenuti variabili, a cui si affiancheranno l’edizione da collezionisti esclusiva dello store online di Square Enix e i pacchetti che comprenderanno la prima e la seconda parte dell’avventura. Anche in questo caso, si tratterà di versioni sia digitali che fisiche, Standard e Deluxe. Piccola nota finale, riguarda i contenuti. Oltre a oggetti che saranno forniti a chi effettua il pre-ordine, chi dispone sulla propria PlayStation 5 di dati salvati di Final Fantasy VII Remake o di Final Fantasy VII Remake Episode Intermission riceverà della materia di invocazione extra.