Super Mario Bros. Wonder ha voglia di terminare un 2023 glorioso con il miglior platform bidimensionale di sempre. Facile, quando sei il re.
Sviluppatore / Publisher: Nintendo / Nintendo Prezzo: € 59,99 Localizzazione: Testi Multiplayer: Cooperativo locale PEGI: 7 Disponibile su: Switch Data di lancio: 20 ottobre 2023
Calendario alla mano, sono passati più di due lustri dall’ultimo, vero Super Mario bidimensionale. E la mia personalissima concezione del tempo mi sussurra diversamente. Perdonatemi, ma a me l’episodio su Wii U lasciò un po’ freddo: scolastico, quasi banale nella sua bellezza; il che significa, in un gioco di Mario, trovarsi di fronte a un gioco sensazionale. Quando sei il re incontrastato del gioco di piattaforme, accontentarsi del termine “Sensazionale” non è abbastanza.
Non per farmi battere il cuore come quando feci carte false per quel super Famicom d’importazione, eoni fa. Super Mario Bros. Wonder è il candelotto di dinamite con cui riaccendere il sacro fuoco, e paragonarlo a una semplice scintilla sembra riduttivo. Ecco perché.
SUPER MARIO BROS. WONDER E L’ANTICA ARTE DI RINNOVARSI SENZA PERDERSI
Mario e compagni si trovano in gita nel Regno dei Fiori. Come sempre Bowser ci mette lo zampino: un inizio banale, tuttavia il cambio di scenario è l’occasione per permettere a Nintendo di riscrivere buona parte di quello che finora abbiamo dato per scontato nelle avventure dell’idraulico baffuto, mantenendosi fedele agli stilemi che le hanno rese giustamente immortali. Il level design è sublime, i controlli precisi e ci sono nuovi potenziamenti con cui dare una rinfrescata nonché meccaniche familiari. Come, per esempio, l’ormai celebre trasformazione in pachiderma antropomorfo, forzuto e capace di irrorare nemici e paesaggio con la proboscide. Adorabile!
C’è una fortissima personalità nei dodici personaggi selezionabili; di base identici, eccetto nell’aspetto, anche se gli Yoshi e Ruboniglio non possono trarre vantaggio da funghi o Fiori di Fuoco vari, presentandosi completamente invulnerabile ai danni e offrendo degli effetti in una sorta di modalità facilitata per i giocatori alle prime armi. Le loro animazioni sono splendide e ben caratterizzate nei minimi dettagli (entrando in un tubo orizzontale con Luigi, quest’ultimo lascerà svolazzare fuori il cappello per la fretta, che recupererà allungando il braccio con un gesto degno dei Looney Tunes), ma complessivamente la presentazione audiovisiva non smette di stupire, in barba all’anzianità di Switch.
NOMEN OMEN
Neanche a dirlo, però, il punto di forza di Super Mario Bros. Wonder è lo stupore continuo: nomen omen, mai come in questo caso è il termine più azzeccato. Ogni livello introduce nuovi nemici e idee per poi dimenticarsene e continuare a proporne con un’inventiva pazzesca, in un vero e proprio bombardamento di ineccepibile game design. Una sensazione che culmina con la raccolta dei Fiori Meraviglia, un bonus che trasforma la logica dietro livelli di base memorabili in imponenti dimostrazioni di genio puro, cambiando totalmente le regole del gioco.
Improvvisamente, i tubi si animano per strisciare come serpi, mentre una pioggia di Super stelle cadenti crea inaspettate opportunità; la prospettiva si distorce e il cambio di ritmo obbliga ad adattarsi fulmineamente a nuove regole. Super Mario Bros. Wonder è un’esperienza esaltante: immediata ma allo stesso tempo complessa e profonda, nonché sufficientemente sfaccettata da offrire qualcosa per tutti i giocatori anche grazie alle spille, che garantiscono speciali bonus liberamente alternabili prima di iniziare un livello o dopo aver perso una vita.
Una di queste permette di planare usando un berretto gigante a mo’ di aliante, ma ce ne sono ulteriori, divise per poteri attivi e passivi. Certe rendono più abbordabili passaggi particolarmente frustranti (ogni livello ha il suo grado di difficoltà ben specificato), mentre alcune offrono gli strumenti adatti per raggiungere gli angoli più remoti a caccia di segreti. Super Mario Bros. Wonder ha le carte in regola per terminare col botto il 2023 di Switch, e avremo modo di parlarne più a fondo in occasione della recensione. Intanto segnate sul calendario la sua uscita, fissata per il 20 di questo mese.