Metal Slug Tactics – Anteprima Hands On

Metal Slug Tactics

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Metal Slug Tactics – Anteprima Hands On

Dotemu, con Metal Slug Tactics, questa volta si è lanciata in un’operazione diversa dalle rivitalizzazioni di serie mitiche cui ci ha abituati, prima tra tutte quella di Street of Rage. Rimane su un nome storico, niente meno che Metal Slug, ma si inventa un netto cambio di rotta, convertendo il classico run’n’gun in un tattico a turni. Che coraggio!

Sviluppatore / Publisher: Leikir Studio / Dotemu, Gamera Games Prezzo: ND Localizzazione: ND. Multiplayer: ND PEGI: ND Disponibile su: PC, Xbox One, Xbox Series X and S, PS5, PS4, Nintendo Switch

Voi quanto eravate forti a Metal Slug? Io, quando andavo in sala giochi, ci giocavo parecchio, ma di certo non potevo dire di essere molto forte. Anche perché di sale giochi vicino a casa ne avevo una, anzi meglio dire mezza, per cui più che altro ci andavo al mare, d’estate.

Quindi sì, mi capitava di vedere qualcuno che era davvero un mostro e divorava livello dopo livello come se stesse bevendosi un’aranciata amara, ma io non potevo dirmi capace di simili magie. Ah, le pene dell’adolescenza!

DAL PASSATO DELLE SALE GIOCHI CON FURORE SU METAL SLUG TACTICS

Lustri e lustri dopo, ecco che arriva Metal Slug Tactics. E sottolineo “Tactics”. Cioè, è perfetto, no? La nostalgia dei tempi andati che si mischia al mio genere preferito, gli strategici. Adesso sì che potrò dire di essere forte a Metal Slug. Certo, difficilmente ci sarà qualcuno a guardarmi giocare ammirato come in sala giochi, ma non importa: lo saprò io di essere forte. Mi guarderò allo specchio al mattino, e orgoglioso mi dirò: “Adesso sì”. Tra l’altro, viene fuori che stiamo parlando di un gran bel gioco.

Per le azioni speciali, scattano brevi ma incisive animazioni dedicate.

Capiamoci, la nostra prova si è limitata al materiale, comunque piuttosto corposo, disponibile nella demo rilasciata pochi giorni fa in occasione dello Steam Next Fest, quindi quello che dico va preso con le proverbiali pinze, ma mi perdonerete se per adesso mi sbilancio. Faremo sempre in tempo a ritrattare tutto clamorosamente in sede di recensione. Per il momento, posso già affermare di avere trovato uno strategico con alcune peculiarità distintive, del tutto in linea con lo spirito del run’n’gun originale. Voglio dire, a Metal Slug che fine facevate stando fermi impalati in mezzo ai nemici? Una rapida, brutta fine, no?

Metal Slug Tactics mischia in modo perfetto la nostalgia dei tempi andati e il mio genere preferito, gli strategici

Anche in Metal Slug Tactics, e non l’avrei dato per scontato, considerando la natura a turni del titolo distribuito da quei santissimi ragazzi di Dotemu. Fin dai primi livelli è evidente come venga premiato uno stile di gioco basato sul costante movimento, al punto che spostarsi al massimo del proprio range d’azione aumenta non uno, ma ben due abilità: una è difensiva, cioè la capacità di “schivare” il danno durante il turno nemico (magari gli sviluppatori avranno giocato a BattleTech?), e l’altra è l’adrenalina, che, se accumulata in quantità sufficienti, può essere spesa per effettuare azioni speciali.

BOOM!

Ciascun eroe ha le proprie, e a ogni missione vinta avremo la possibilità di scegliere un upgrade che può aggiungerne delle altre, o può migliorare le armi: qui si vede l’elemento roguelike di Metal Slug Tactics, che rende ogni run diversa dalle precedenti. Aggiungete poi il sistema della “sincronizzazione” per capire che abbiamo di fronte uno strategico di una certa profondità: quando usiamo l’arma principale di uno dei nostri eroi per colpire un nemico, anche gli altri membri della nostra squadra che lo hanno sotto tiro lo attaccheranno. Per far scattare questa abilità sarà quindi necessario, come dicevamo all’inizio, muoversi parecchio per riuscire a implementare manovre a tenaglia.

TRA STRATEGIA E AZIONE

Mi è molto piaciuto, quasi sorpreso, come i sistemi di gioco citati fin qui si integrino e si potenzino tra di loro. Un approccio semplicistico alle missioni potrebbe portarci a usare ognuno dei tre eroi in squadra singolarmente, attaccando i nemici più vicini; così facendo penso proprio che non andrete lontano. Anche al livello di difficoltà più facile, in Metal Slug Tactics non è banale portare a casa la vittoria. Se però si entra in sintonia con il ritmo di gioco, la musica cambia: è una grande soddisfazione quando prendiamo ogni personaggio, lo buttiamo nella mischia gettando al vento qualsiasi tipo di cautela, e poi riusciamo a innescare attacchi in “sincronia”, che fanno scattare a loro volta abilità passive o movimenti aggiuntivi, per poi attivare abilità speciali, e pure quelle fanno da trigger per altre azioni.

Quel camion non ci scapperà, costi quel che costi.

Una cascata di eventi che premia il dinamismo e genera scene d’azione eclatanti. La differenza è clamorosa, capita di spostarsi almeno il doppio di quanto previsto da un movimento normale, o di riuscire a eliminare un nemico in più, o anche due, il che può determinare l’esito di una missione intera e quindi garantire il prosieguo della run. La demo mi ha permesso di provare quattro soldati in una sola delle aree che costituiranno la mappa di gioco completa, anche se non è chiaro quante ce ne saranno al giorno della release ufficiale. Anche altre funzionalità erano bloccate, per cui non è evidente se e quale tipo di upgrade sarà possibile conservare tra una run e l’altra.

Metal Slug Tactics premia uno stile di gioco dinamico con una cascata di eventi che genera scene d’azione eclatanti

Ci sono dei PNG che fanno bella mostra di sé con i loro “negozi” nell’hub da cui partiamo in missione, il che suggerisce in maniera chiara che sarà possibile fare degli acquisti, ma si tratterà di elementi solamente estetici? O upgrade veri e propri, ma che forse svaniranno alla prima missione fallita? Non guardate me, io non lo so. Ma facciamo così, voi continuate a seguirci e noi ve lo faremo sapere, ok? Purtroppo al momento non è nota la data di uscita, quindi non saprei a quando darvi appuntamento, ma anche qui la soluzione è la stessa: voi continuate a leggerci e noi… ci siamo capiti, no?

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