CYGNI: All Guns Blazing

CYGNI: All Guns Blazing - Anteprima Hands On

L’universo dei videogame è in continua evoluzione, ma alcuni generi mantengono un fascino intramontabile, sebbene a volte sembrino sparire sotto le sabbie del tempo. CYGNI: All Guns Blazing rispolvera gli shoot’em up a scorrimento verticale.

Sviluppatore / Publisher: KeelWorks / KONAMI  Prezzo: ND Localizzazione: Interfaccia e testi Multiplayer: Coop locale PEGI: 7 Disponibile su: PC (Steam), PS5, XBOX Series X/S Data d’uscita: 6 agosto 2024

Tra i videogiochi che hanno dominato l’epoca dei cabinati, vanno sicuramente ricordati gli shoot’em up a tema fantascientifico. Infilare una monetina e controllare un veicolo spaziale attraverso livelli pieni di nemici, insidie e proiettili, rottamando astronavi aliene con pirotecniche esplosioni, ha infiammato i cuori e prosciugato i portafogli di milioni di appassionati. Impossibile eleggere il miglior esponente del genere, si creerebbero dispute che porterebbero a spargimenti di sangue e faide secolari. Solo esprimere una preferenza tra shmup a scorrimento orizzontale o verticale è difficile, ma tra tutte le varianti riconosco che i miei preferiti erano quelli in cui si combatteva su due piani: a colpi di missili contro avversari in grado di volare come noi, e sganciando grappoli di bombe per distruggere le postazioni al suolo. Per par condicio cito Scramble come esempio di horizontal shooter, e Xevious per i vertical. Gli anni passano, i gameplay si evolvono, e il pubblico pretende qualcosa di più che sparare come se non ci fosse un domani. O no? Lo studio indie KellWorks, lassù in Scozia, la pensa diversamente e comincia a realizzare CYGNI: All Guns Blazing nel tempo libero.

Catturata l’attenzione di KONAMI, la piccola società cresce da due a undici persone ed è pronta a portare sui nostri monitor, il 6 agosto, questo frenetico twin stick shoot’em up con tutti gli elementi tipici del genere, più una nuova serie di caratteristiche per rimanere al passo con i tempi.

Senza voler minimizzare il gameplay, complesso quanto basta per uno shmup, la parte del leone la fa la sezione artistica, con colonna sonora evocativa e grafica da urlo

Ci è stato offerto di sforacchiare un po’ di velivoli nemici con una versione di prova e non potevamo certo esimerci. Stiamo per raccontarvi le nostre prime impressioni, ma prima permetteteci di riassumervi la storia, per dare un po’ di soddisfazione anche a chi ha concepito questo interessantissimo plot: malvagi alieni biomeccanici vorrebbero farci il sederino a strisce ma finiranno presi a ceffoni dalla top gun dell’ultima portaerei rimasta intera. Il termine “top gun” non è un inglesismo inserito a casaccio, ma è quanto riesce a evocare l’intro del gioco: impossibile guardarla e non immedesimarsi in una Pete “Maverick” Mitchell spaziale; colonna sonora e cutscene sono meravigliose.

CYGNI: ALL GUNS BLAZING, SI COMINCIA DAL TUTORIAL

Sembrerà strano, ma il primo consiglio per godere al meglio di CYGNI: All Guns Blazing è gettarsi nel tutorial. No, non riteniamo che non siate in grado di giocare a uno shmup senza prima leggere le istruzioni, ma oltre a ricevere qualche informazione utile riguardo l’utilizzo delle varie armi, il motivo principale per lanciare il tutorial è proprio il tutorial stesso: un mini arcade con tanto di filtro CRT che spiega le basi del gameplay mentre astronavine stilizzate si danno battaglia. Ottimamente realizzato al punto da farmi desiderare uno spin-off del gioco basato proprio su questa simpaticissima sezione. In ogni caso non sarà solo questione di vomitare proiettili, grazie a interessanti caratteristiche con le quali dovreste familiarizzare prima di gettarvi nella mischia. Partiamo dalla gestione del twin stick, un po’ diversa da quanto siamo abituati: con la mano sinistra muoviamo l’astronave e con il mouse, se giochiamo senza gamepad, direzioniamo il fuoco.

Quegli affarini che viaggiano in formazione sinusoidale sono astronavi nemiche.

Fin qui nulla di nuovo, senonché non ci è concesso sparare a 360 gradi come in un twin stick shooter puro, ma solo di conferire una lieve curvatura ai proiettili, come una punizione calciata dando un effetto al pallone. Tutto ciò, quando stiamo ingaggiando bersagli che si trovano in volo. Le installazioni di terra invece possono essere bombardate a prescindere dalla loro posizione rispetto a noi, quindi secondo la filosofia originale twin stick. Non è facile passare da un sistema di controllo all’altro nei primi minuti di gioco, ma poi diventa naturale muovere il mirino ovunque per dispensare morte e distruzione a volontà.

BULLET HELL? NO, BULLET HEAVEN!

I nemici in CYGNI: All Guns Blazing non stanno certo a guardare, anzi chiariamo subito che il livello di difficoltà, comunque personalizzabile, è notevolmente superiore alla media, e se fossimo in presenza di un cabinato a gettoni staremmo rasentando l’illegalità. Volano proiettili a non finire, sparati da numerosissime astronavi che invadono lo schermo in veloci ondate d’attacco. Ma presto riusciremo ad anticipare, nonostante un’AI che dovrebbe rendere la flotta avversaria imprevedibile ma che ancora pare non funzionare al meglio, il comportamento di ogni singolo pilota avversario, schivando le minacce con movimenti quasi impercettibili, e rispondendo al contempo in una danza mortale, si spera non per noi. La soddisfazione nell’uscire illesi da un bullet hell è esaltante e ne vorrete di più.

Lo scudo del miniboss assorbe i nostri colpi, ma cederà.

Ogni tanto però qualche missilata colpirà anche la nostra carrozzeria, questo è inevitabile. Instadeath? No, solo una bella botta agli scudi, che per un po’ reggeranno. Per quanto? Questo dipende da noi, poiché possiamo calibrare l’energia utilizzata dal nostro velivolo per dare maggior potenza agli scudi o al fuoco.

.CYGNI: All Guns Blazing è concepito con talmente tanto amore per i dettagli che persino il tutorial potrebbe diventare un gioco a sé stante, con tanto di filtro CRT

Configurazione atta a difenderci o ad attaccare? Ognuno sceglierà in base al proprio stile di gioco, l’importante è essere pronti a cambiarla, con un colpetto di rotellina del mouse, per adattarsi alle diverse situazioni. Le opzioni di personalizzazione delle armi sono moltissime e comprendono missili a ricerca, laser di tutti i tipi e per non farsi mancar nulla anche bombe atomiche; prima però abbiamo bisogno di un bel po’ di crediti per sbloccarle, e indovinate come si guadagnano? Abbattendo gli alieni. Lungi da me definire un gameplay così complesso, pur nella semplicità che ci si aspetta da uno shoot’em up, un aspetto secondario, ma la parte del leone la fa l’incredibile, velocissima, dettagliata e ipercolorata grafica, dai fondali ai boss, che ai miei occhi ha sortito lo stesso effetto provato quando vidi per la prima volta Project-X dei Team17, lasciandomi a bocca aperta. Ancora ventinove giorni. Ventinove lunghissimi giorni, e metterò mano sulla versione definitiva.

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