Che tipo di scrolling preferite negli shoot’em up? Orizzontale o verticale? Per anni la disputa tra videogiocatori è infuriata, per poi sopirsi quando il genere è passato di moda. Ora CYGNI: All Guns Blazing riporta lo spirito shmup tra noi. A scorrimento verticale. Si riaccenda il flame!
Sviluppatore / Publisher: KeelWorks / KONAMI Prezzo: 29.99 Localizzazione: Interfaccia e testi Multiplayer: Coop locale PEGI: 7 Disponibile su: PC (Steam), PS5, XBOX X/S Data d’uscita: 6 agosto 2024
Con il termine “boomer shooter” siamo soliti riferirci in maniera informale a sparatutto in prima persona ispirati ai classici del genere degli anni 90 del secolo scorso, quali Wolfenstein 3D, Duke Nukem e altre leggende che tanto fecero sognare i ragazzi di allora. Ma noi vegliardi non abbiamo certo iniziato a sparare a tutto ciò che si muoveva armati di tastiera e mouse; anni e anni prima di id Software e 3D Realms, eravamo soliti infilare tonnellate di monetine nei coin-op delle sale giochi, in cui imperavano videogame che potremmo definire “geront shooter”, dato che solo i più anziani ne avranno memoria: gli shoot’em up a scorrimento. Ci divertivamo a pilotare prevalentemente navi spaziali – ma nel mio cuoricino è rimasto anche il Lockheed P-38 Lightning di 1942 – in costante ingaggio contro orde di alieni da sterminare senza pietà.
Tra le mille varianti in lotta per carpire l’attenzione dei giocatori, e la pensione della nonna, spiccano quelle che hanno introdotto il combattimento su due piani: a colpi di missili e raggi laser contro avversari in grado di volare come noi, nonché sganciando grappoli di bombe per distruggere le postazioni al suolo. Due grandi esponenti di questa filosofia sono Xevious di Namco, e Scramble realizzato da Konami.
Accompagnamento sonoro e cutscene sono tra le migliori viste in un gioco di questo genere. Fondali ed esplosioni non hanno rivali
CYGNI: ALL GUNS BLAZING, DAI RITAGLI DI TEMPO ALLO SCAFFALE
KeelWorks è uno studio indie scozzese che nel 2020 inizia lo sviluppo, nel tempo libero, di uno shoot’em up. L’anno successivo il lavoro dei fratelli Meher e Nareg Kalenderian cattura l’attenzione di Konami che ne diventerà publisher, consentendo al dinamico duo di formare un team di undici membri per continuare la produzione a tempo pieno. I nostri eroi d’oltremanica sono sì appassionati di videogame, ma anche affermati artisti nel campo di animazione 3D, colonne sonore e grafica; lo si capisce appena si avvia il gioco e si viene accolti dall’intro che trasmette lo stesso feeling delle migliori scene di Top Gun, con la nostra protagonista nei perfetti panni dell’alter ego di Pete “Maverick” Mitchell in salsa sci-fi. Accompagnamento sonoro e cutscene sono tra le migliori viste in un gioco di questo genere. Fondali ed esplosioni non hanno rivali.
La storia è invece la classica di sempre, e vede i Soliti Alieni Antipatici minacciare i Soliti Terrestri Terrorizzati, ma ora il Solito Pilota Provetto partirà per la Solita Riscossa Rocambolesca. Nulla di nuovo, ma magnificamente narrato, al punto da vincere la tentazione di skippare i filmati per gettarsi subito nell’azione. Prima di tutto, però, è d’uopo dedicarsi al tutorial; non siate superficiali pensando di non aver bisogno di una guida per giocare a uno shmup, in quanto vi perdereste alcuni aspetti fondamentali del gameplay, ma soprattutto un mini arcade, con tanto di filtro CRT, capace di riportarvi con la mente alle fumose e buie stanze delle sale giochi, e potreste anche arrivare a desiderare uno spin-off del gioco dedicato proprio alle navicelle stilizzate di questa sezione.
TWIN STICK A METÀ E POWERUP SARTORIALI
CYGNI: All Guns Blazing corre deciso lungo i binari tipici di questo genere di produzioni, in cui a ondate di nemici nelle formazioni d’attacco più disparate si alternano boss grandi quanto lo schermo, ma cerca comunque di portare innovazione nel gameplay. Molto interessante il sistema di controllo a twin stick ibrido, in cui con una mano pilotiamo l’astronave e con l’altra decidiamo la direzione di fuoco. A cosa dobbiamo la presenza della keyword “ibrido”? Poiché non ci è consentito sparare a 360 gradi come in un twin stick shooter puro, ma solo di conferire una lieve curvatura ai proiettili, sufficiente a dare delle belle sventagliate di piombo ai nemici ma incapace di proteggerci dai lati o dal basso. Tutto ciò, quando stiamo ingaggiando bersagli che si trovano in volo.
Le installazioni di terra invece possono essere bombardate a prescindere dalla loro posizione rispetto a noi. Curiosamente sterminare ondate di attacco non ci premia con powerup, quindi la nostra potenza di fuoco non aumenta mai mentre attraversiamo il livello; con le nostre imprese però guadagniamo crediti da spendere nello shop per acquistare potenziamenti permanenti. E ogni tanto, inevitabilmente, qualche missilata colpirà anche la nostra carrozzeria.
Le installazioni di terra invece possono essere bombardate a prescindere dalla loro posizione rispetto a noi
SETTE LUNGHISSIMI LIVELLI
CYGNI: All Guns Blazing propone sette livelli con un numero talmente impressionante di nemici e proiettili da rendere vano qualsiasi tentativo di imparare a memoria i pattern d’attacco. Qui bisogna danzare in mezzo a una tempesta di fuoco e rispondere come meglio si può.
Ciascun livello, a seconda di quanto si è veloci ad abbattere i vari boss, dura dai dieci agli oltre quindici minuti. Può sembrare poco, ma resistere tutto quel tempo in tale inferno è una vera impresa, anche nella modalità “facile”. L’aspettativa di vita in “difficile”, da completare se si vuole platinare il gioco, è veramente bassa e bisognerà spendere parecchie ore per acquisire l’abilità necessaria ad aver ragione degli alieni. Il naufragar m’è dolce, in questo mare di proiettili.
In Breve: CYGNI: All Guns Blazing vuole essere uno shoot’em up a scorrimento verticale legato alle antiche tradizioni del genere, avvantaggiandosi di ciò che l’hardware ha reso possibile negli ultimi quarant’anni. Ha centrato il bersaglio, includendo tutto ciò che è lecito aspettarsi in opere di questo tipo, senza voler aggiungere nient’altro. Il risultato è quanto ci sia di più simile a un coin-op che potremmo trovare in un universo parallelo nel quale le sale giochi non hanno conosciuto l’oblio. Veloce, coloratissimo, pirotecnico, punitivo e in grado di far capire a tutti che gli shmup possono ancora regalare molto divertimento.
Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: AMD Ryzen 9 6900HS, 16GB RAM, GeForce RTX 3080, SSD
Com’è, Come Gira: Nei momenti più concitati ho riscontrato qualche piccolo rallentamento che, pur se provvidenziale, sicuramente non era voluto.