Persona 3 Reload: Episode Aigis - The Answer – Anteprima Hands On

Persona 3 Reload

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Persona 3 Reload: Episode Aigis - The Answer – Anteprima Hands On

Dopo la straziante conclusione di Persona 3 Reload, rifacimento completo a cura di ATLUS e SEGA, la storia ambientata a Tatsumi Port Island continua con Persona 3: Episode Aigis – The Answer –, che ha l’obiettivo di continuare la storia esattamente da dove si era interrotta.

Sviluppatore / Publisher: ATLUS / SEGA Prezzo: € 39,99 Localizzazione: Testi Multiplayer: Assente PEGI: 12 Disponibile su: PC (Steam), PlayStation 5, PlayStation 5, Xbox Series X|S e Xbox One

Non avrebbe senso scrivere come si conclude la storia di Persona 3 Reload. Non ha alcuna logica farlo perché è ancora un videogioco relativamente nuovo, seppure sia un remake e gli appassionati di JRPG sappiano molto bene come si conclude quello che, a mio parere, è il videogioco migliore del franchise per le tematiche che affronta nel corso della narrazione. L’ho incensato esattamente per quello che era, al tempo, ovvero a gennaio scorso: un capolavoro. A distanza di qualche mese dall’ultima volta, ho avuto modo di provare con mano il continuum temporale della storia di Persona 3, interfacciandomi con Episode Aigis – The Answer – che ha l’obiettivo di raccontare molto del terzo capitolo del franchise, soprattutto una storia toccante. È utile ribadirlo: se il finale di Persona 3 vi ha toccato in ogni sua salsa e versione, Episode Aigis – The Answer – tocca delle corde delicatissime, intime e personali.

Il lavoro svolto, che non posso rivelare perché altrimenti mi arrestano, segue il valore creativo dell’intero remake, adattandolo alla storia principale che tutti gli appassionati del terzo titolo del franchise conoscono fin troppo bene. Sul versante della storia, quindi, non c’è alcuna novità di riguardo o rilevanza. Si segue esattamente l’approccio utilizzato per la versione FES del lontano 2007, resa ora al suo meglio da una software house che riesce, dopo tutti questi anni, a essere significativa per l’intero settore.

Una storia che non smetterà tanto presto di sorprendere

Ricordo quanto è stata dura, in effetti, scrollarsi di dosso l’esperienza del terzo capitolo, che tra un social link migliorato e un sistema a turni ammodernato, supportato da una nuova feature, la Teurgia, ha reso giustizia a un prodotto che meritava un trattamento del genere. A distanza di qualche mese dallo scorso febbraio, è il momento di tornare dove si è stati bene. O male, come nel mio caso, se si parla della conclusione dell’opera di ATLUS.

ANDARE AVANTI A FATICA

Il gruppo, a seguito di un evento triste, è costretto a proseguire la sua esistenza. In particolare, Aigis, uno dei personaggi cardine dell’intero capitolo, deve accettare il passato e cos’è accaduto. Anche se ho provato molto poco, vedendo inevitabilmente qualche lieve accenno al vero protagonista di Persona 3 Reload, ho comunque avvertito un senso di nostalgia e solennità in ogni dialogo proposto. Nel corso dell’evento, tenutosi su Parsec, ho dunque chiacchierato con ogni membro del party, mentre il tessuto narrativo si apriva, facendo capire che Aigis è la nuova protagonista delle vicende, esattamente come accade, al tempo, con la versione FES del videogioco di ATLUS.

Metis sarà un personaggio fondamentale.

Rispetto al passato, ho notato che Aigis, ora più consapevole e triste per cosa ha vissuto dalla perdita che ha sconvolto l’intero gruppo, è cresciuta dopo l’isolamento costrittivo che ha subìto e di cui parla con sofferenza. La cinepresa è tutta su di lei, dunque, dall’inizio alla fine: il suo cuore è stirato, tirato e stiracchiato, e ogni suo sentimento, che deve tenere sotto controllo, la costringe a mentire anche a quegli amici che ha conosciuto grazie al protagonista del passato. È un cambio di visione completo, quello di Episode Aigis: The Anwer. Il motivo è che ogni elemento è dettagliato attraverso l’amara consapevolezza dell’accettazione. È la fase del lutto, quella reale e tangibile, che traspare attraverso i dialoghi e nell’approccio del racconto. ATLUS intende seguire quel tipo approccio per esaltare la storia di Aigis e di sua sorella, Metis, attraverso un brillante utilizzo del parlato, obiettivo peraltro raggiunto in modo incredibile qualche mese fa, quando il team doveva palesare che non era un’operazione nostalgia.

È la fase del lutto, quella reale e tangibile, che traspare attraverso i dialoghi e nell’approccio del racconto

Cosa critico allo studio, ma ormai non se ne può fare nulla, è la decisione di aver reso Episode Aigis: The Anwer totalmente staccato dalla riproposizione. Resto dell’avviso che potesse essere implementato già di misura nel gioco originale, trattandosi di un remake, così da non costringere a comprare o a ricomprare una storia di cui già si conosce tutto. Tuttavia, questa è una critica che muovo da quando ho concluso il remake per la recensione. Non è una mancanza gravosa, sia chiaro, ma di sicuro Episode Aigis: The Answer poteva essere comodamente già presente in Persona 3 Reload senza aspettare il prossimo 10 settembre. Tutto resta, comunque, motivato dall’ammodernamento, dall’approccio ludico e da un’ambientazione del tutto nuova da esplorare. Non ho potuto saggiare, comunque, né l’esplorazione cittadina, né vedere se sono implementati ulteriori contenuti sociali, rappresentativi per ATLUS quanto per un appassionato, poiché identificativi di un valore ludico.

I NUOVI ANGOLI DI PERSONA 3 RELOAD: EPISODE AIGIS – THE ANSWER –

L’aggiunta di Metis, la sorella di Aigis, era inevitabile nel racconto del DLC. Il team non si è comunque solo accontentato di proporre un certo tipo di approccio al racconto, mostrando sin da subito, e con decisione e potenza, qual è la reale direzione del DLC. Il gameplay, in poche parole, si fonda sui combattimenti a turni in salsa Persona 5, uno stile comunissimo per molti esponenti del genere. Nella recensione, ho spesso sottolineato quanto l’ammodernamento dell’opera sia stato fondamentale anche nel game design.

All’entrata dell’Abisso del Tempo, alla ricerca di un po’ di sollievo.

In Persona 3 Reload: Episode Aigis – The Answer – si va, quindi, sul sicuro. È proposta la Teurgia, che è in sostanza un modo più semplice per abbattere i nemici, creando attacchi critici che, in seguito, ne possono consentire altri. È un aspetto di game design interessante perché, come sottolineato dal team, arriva direttamente da Persona 5, opera che ha permesso ad ATLUS di aggiornare un combattimento che necessitava di una pulizia, considerando che quello dell’originale era fin troppo vecchio. Rispetto al passato, come avevo accennato nella mia analisi, sono state comunque composte delle modifiche importanti: sono assenti i tipici malus che compromettono la vittoria. Se in Persona 3 Reload lo studio e il miglior modo per affrontare i nemici era fondamentale, nel DLC ora diventa fondamentale.

In Persona 3 Reload: Episode Aegis – The Answer – si fa, quindi, sul sicuro

Nel corso della mia prova con il titolo, infatti, ho toccato con mano cosa significasse davvero dover usare un numero esagerato di medicinali per impedire ai nemici di farmi del male. È stato comunque fondamentale provare a usare un approccio diverso, stavolta meno conservativo, con l’obiettivo di analizzare e attendere per capire in che maniera concatenare le mie offensive. L’aggiunta certamente più interessante nel gruppo è quella di Metis. Usa un potere letale e può dare supporto alla squadra in modo significativo, riuscendo ad arrivare a combinare più Personae possibile. Purtroppo, non è stato possibile vedere altro di lei; per quell’occasione, infatti, è necessario attendere la pubblicazione effettiva dell’opera, ovvero il prossimo 10 settembre 2024. È tutta questione di tempo, d’altronde.

Aigis alla sua piena potenza.

A sottolinearlo è proprio l’Abisso del Tempo, un’ambientazione del tutto nuova, diversa dal Tartaro. Qui non si sale, bensì si scende sempre più in profondità, con nuovi orrori all’orizzonte. È un luogo spoglio e spaventoso, cupo esattamente come il Tartaro, nonché ricco di nuovi nemici letali, implementati in occasione del DLC. Ammetto di attenderlo con trepidazione, considerando le ottime premesse cui sono giunto, mentre ripensavo a cosa ho giocato, una settimana e mezzo fa. È un racconto che si espande, che potrebbe migliorare un capolavoro. In passato, d’altronde, è stato così.

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