Call of Duty: Black Ops 6 Beta – Anteprima PC

Anno nuovo, Call of Duty nuovo, ormai una tradizione proprio come Una Poltrona per Due a Natale. Siete curiosi di sapere com’è Call of Duty: Black Ops 6? Allora non vi resta che continuare la lettura della nostra prova della Beta.

Sviluppatore / Publisher: Treyarch – Raven Software / Activision Prezzo: € 79,99 Localizzazione: Completa Multiplayer: Competitivo e cooperativo online PEGI: 18 Disponibile su: PC (Steam, Battle.net), PS5, PS4, Xbox Series X|S, Xbox One Data d’uscita: 25 ottobre 2024

Dal 30 agosto al 4 settembre s’è tenuta la Beta di Black Ops 6, ma non temete: è previsto un secondo test aperto a tutti dal 6 al 9 settembre. Se fremete e non avete voglia di aspettare, ci pensiamo noi a raccontarvi com’è, mouse e tastiera alla mano, il nuovo capitolo dello storico franchise Activision in uscita il 25 ottobre.

Si sa: per i giochi a cadenza annuale non è facile presentarsi ogni dodici mesi di fronte al loro pubblico con argomenti freschi, originali, in grado di giustificare un nuovo esborso. Ci vogliono idee brillanti a profusione, interventi mirati che non rovinino tutto il buono ereditato da chi c’era prima.

I LIKE THE WAY YOU OMNIMOVE

Buono che, nel caso specifico di Black Ops 6, significano gunplay eccellente e gameplay assuefacente, i due marchi di fabbrica cui ogni Call of Duty deve le proprie fortune. E allora dove mettere mano, stavolta? Treyarch e Raven hanno optato per rinnovare il sistema che regola i movimenti, durante i quattro anni – record per la serie – di sviluppo del nuovo capitolo. Anche se è presto per esprimere un giudizio, forse la strada è quella giusta. La grande novità infatti è il Movimento Assoluto (Omnimovement, in inglese).

La possibilità di scattare, schivare e tuffarsi in ogni direzione e non soltanto in una è pura manna dal cielo

La possibilità di scattare, schivare e tuffarsi in ogni direzione e non soltanto in una è pura manna dal cielo. Il dinamismo degli scontri raggiunge, in questo nuovo capitolo, vette mai toccate in precedenza. Gli operatori hanno acquisito una flessibilità inedita, adesso possono girarsi in volo e rispondere al fuoco, compiere rotazioni a 360° da proni con naturalezza, scattare dietro una copertura con rinnovata agilità, scivolare oltre un ostacolo in una frazione di secondo, compiere balzi laterali degni di Bruce Willis e, nel mentre, indossare lo smoking per ritirare il premio Best Stuntman 2024.

Call of Duty: Black Ops 6

Non è per fare lo sborone con la doppia kill, è solo che l’Omnimovement permette di esibirsi in azioni altamente spettacolari.

Colui o colei in grado di gestire al meglio la nuova mobilità degli agenti e le possibilità offerte dal Movimento Assoluto, sarà avvantaggiato: Black Ops 6 sembra premiare la prontezza di riflessi e la capacità d’improvvisazione più che in passato. Meglio allora prepararsi a un ritmo ultra indiavolato, a duelli oltremodo dinamici in cui entrare/uscire dalle linee di tiro è possibile se si hanno dei tempi di reazione da ninja e a incandescenti scontri a fuoco all’ultima acrobazia; in pratica un Cold War all’ennesima potenza visto che Black Ops 6, oltre a una Campagna che fungerà da sequel diretto, sembra avere molto in comune con l’episodio del 2020 (qui la nostra recensione).

Colui o colei in grado di gestire al meglio la nuova mobilità degli agenti e le possibilità offerte dal Movimento Assoluto, sarà avvantaggiato

Movimento Assoluto protagonista indiscusso del test, ma non è mica l’unico a contribuire a rendere appagante l’azione. Il merito è anche del TTK diverso da Modern Warfare di Infinity Ward e delle mappe più compatte strutturate a tre corsie, ma soprattutto del gunplay granitico e del gameplay frenetico che caratterizza i capitoli Black Ops. Prendete con le pinze quello che sto per dire, è presto per lanciarsi in giudizi e ho provato troppo poco per sbilanciarmi, ma ho la sensazione che, tra un feeling che sa al contempo di nuovo e classico e un divertimento apparso più travolgente che mai, chi ha apprezzato Cold War impazzirà per Black Ops 6.

COSA SAPPIAMO DI CALL OF DUTY: BLACK OPS 6

Il primo Call of Duty in assoluto ad essere presente sul Game Pass al day one avrà, al lancio del 25 ottobre, 12 mappe base 6v6 e 4 mappe Strike più contenute per partite 2v2 e 6v6. Da quel poco che ho potuto toccare con mano, le nuove mappe offrono frenesia a catinelle, con la formula a tre corsie che porta con sé scontri face to face non stop ma anche possibilità di fiancheggiamenti e assalti da più direzioni nelle modalità ove ci sono punti d’interesse/basi da conquistare o difendere, come Hardpoint e Dominio.

Mi sono proprio divertito con la caotica modalità Kill Order.

Tanto in queste ultime due modalità quanto in Team Deathmatch e Kill Order, una continua caccia al VIP di entrambe le squadre con i due obiettivi segnalati a schermo, l’adrenalina si mantiene costantemente su livelli elevati. Tra coperture assortite, passaggi all’aperto e al chiuso e linee di tiro che s’intrecciano invisibili ma letali, il ritmo non rallenta mai; non c’è un solo attimo di tregua perché, mai come in questo capitolo, gli avversari possono letteralmente balzare fuori da qualunque angolo, ma adesso col Movimento Assoluto chi spara per primo non sempre è l’ultimo a restare in piedi.

ACROBAZIE RIVOLUZIONARIE?

Chiudiamo l’analisi della Beta parlando dei ritorno del sistema Prestigio, il sistema di progressione endgame che prevede, per chi raggiunge il cap, la possibilità di resettarlo fino a un massimo di dieci volte. Ovviamente ciò non rappresenta una novità e non faceva parte della Beta dato il level cap bloccato al 20.

Trattandosi di una Beta, è cosa buona e giusta rimandare il verdetto sugli aspetti meno convincenti della prova

C’erano però i nuovi Perk tra cui se ne deve scegliere tre (Enforcer/Rosso, Recon/Blu e Strategist/Verde), un modo diverso per personalizzare i propri operatori e, possibilmente, accedere a ulteriori bonus in caso di tris delle stesso colore. Ci sarà tempo e modo per tornare su entrambi, non è certo la Beta l’occasione giusta per avventurarsi in disamine approfondite, senza contare che all’appello mancano valanghe di contenuti tra multiplayer, single player (Campagna) e co-op mode (Zombie)

E allora, giacché le cose stanno così, è cosa buona e giusta rimandare il verdetto anche sugli aspetti meno convincenti della prova. Mi riferisco a un Armaiolo che non mi ha stupito positivamente e, soprattutto, a un comparto tecnico ben poco desideroso di sorprendere, apparso quasi svogliato sotto il profilo della direzione artistica nonché incapace di mostrare marcate tracce di progresso rispetto al passato. Arrivederci al 25 ottobre su PC, PlayStation e Xbox, dunque: l’attesa sta per terminare, ancora un paio di mesetti scarsi e finalmente scopriremo se quelle di Treyarch – Raven Software sono effettivamente acrobazie rivoluzionarie oppure no.

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