Unknown 9: Awakening – Anteprima Hands-on

Unknown 9: Awakening

Unknown 9: Awakening – Anteprima Hands-on

Combattimenti, stealth e poteri speciali si miscelano nel nuovo action adventure di Reflector Entertainment… sarà la formula giusta per Unknown 9: Awakening?

Sviluppatore / Publisher: Reflector Entertainment / Bandai Namco Entertainment  Prezzo: 49,99/99,99 euro Localizzazione: Completa Multiplayer: Assente PEGI: 16 Disponibile su: PC, PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X/S Data di Lancio: 18 ottobre 2024

Poco noto in Italia, o potrei addirittura azzardarmi a definirlo “sconosciuto” traendo ispirazione dal suo nome, l’universo di Unknown 9 si appresta ad approdare nel mondo dei videogiochi grazie a un action adventure prodotto da Bandai Namco.

Partendo da una base narrativa che è già stata sviluppata in una trilogia letteraria, in una serie a fumetti e in un podcast, il team di Reflector Entertainment ci porta a vestire i panni della giovane Haroona in un mondo che a prima vista potrebbe non sembrare poi così dissimile dal nostro, in cui si dipanano le vicende di società segrete e sette clandestine, con una piccola fetta della popolazione (i quaestor) dotata di abilità speciali che consentono di accedere al Rovescio, una dimensione parallela che cela numerosi misteri, ma che è anche portatrice di poteri devastanti.

TRA LA FORESTA E LURBANO

Un paio di ore o poco meno di gioco. Questo è il tempo che ho trascorso pad alla mano, affrontando una porzione iniziale d’avventura che mi ha portato a visitare due differenti ambientazioni, iniziando con una passeggiata cittadina che si è sviluppata tra tetti e vicoli, tra un bazar affollato di bancarelle e il porto, e proseguendo in una foresta che, con il favore delle tenebre, mi ha costretto a muovermi tra una serie di insediamenti nemici.

Le dinamiche di gioco sembrano spostarsi in maniera netta verso la massima furtività

Un viaggio nel mondo di Unknown 9: Awakening che mi ha portato a maturare qualche certezza, oltre a instillare diversi dubbi. Tra le certezze, la prima riguarda l’incedere dell’avventura, che anche nelle ambientazioni all’apparenza più aperte offre in realtà uno spazio di manovra piuttosto limitato. Niente open world quindi, ma una sequenza di spostamenti in percorsi predefiniti, in cui le uniche variazioni sul tema sono fornite da brevi deviazioni necessarie per raccogliere gli immancabili collezionabili. Seconda certezza è che, la nostra cara Haroona, dispone di un potenziale distruttivo non indifferente e che, malgrado non abbia nel suo arsenale alcun tipo di arma “fisica”, sia in grado di cavarsela alla grande in qualunque contesto.

Il viaggio di Haroona in Unknown 9: Awakening la porterà ad attraversare diverse ambientazioni popolate da nemici e da collezionabili da raccogliere.

Merito, questo, di un set di abilità non indifferente, che le consentono sia di prendere il controllo di un nemico e di utilizzarlo quindi come vera e propria risorsa con cui agire brevemente, che della capacità di diventare temporaneamente invisibile e di adottare la più classica combo stealth del mondo dei videogiochi ovvero la camminata alle spalle dell’ignaro bersaglio e la successiva uccisione istantanea tramite pressione di un singolo tasto. Cazzotti, parate e schivate e difesa con uno scudo sono presenti, per dare un tocco di corpo a corpo e aiutare a risolvere particolari situazioni, ma l’impressione è che sia l’approccio furtivo quello a pagare di più, e che agire in maniera lenta e metodica sia la via da seguire.

La scelta di abbracciare anche la vecchia generazione porta giocoforza con sé tutta una serie di compromessi grafici

Ed è partendo da quest’ultima impressione che si sono instillati i primi dubbi, che potrei riassumere in una singola parola: equilibrio. O meglio, tre parole: mancanza di equilibrio. Complice un’intelligenza artificiale degli npc che ai miei occhi è sembrata a dir poco ballerina, con movimenti ripetuti ciclicamente e alcune limitazioni che non appariranno certo come novità assolute agli appassionati del genere action (“toh, un mio compagno è morto, mi guardo in giro con fare circospetto per trenta secondi, poi torno a fischiettare come nulla fosse”), le dinamiche di gioco sembrano spostarsi in maniera netta verso la massima furtività, con la possibilità di proseguire per larghi(ssimi) tratti replicando in maniera continuativa uno schema tanto semplice quanto, al lato pratico, profittevole. Rischio monotonia? Non nego che ci sia, pur con alcuni momenti in cui si è costretti a dedicarsi all’azione pura, quali ad esempio la piacevole bossfight che ha segnato la fine della demo. Detto questo, è ovvio che sarà necessaria una prova più articolata per fugare ogni genere di dubbio e per comprendere per esempio, se l’albero delle abilità presente, con tre differenti diramazioni dedicate a Combattimento, Abilità Umbriche e Furtività, avrà un effettivo impatto e sarà godibile a 360 gradi, senza contribuire a sballare ulteriormente il bilanciamento delle diverse componenti ludiche.

UNKNOWN: UN GIOCO PER DUE GENERAZIONI

A livello prettamente estetico, da quanto ho potuto vedere Unknown 9: Awakening non appartiene alla categoria dei titolo che catturano l’occhio sin dal primo istante. La scelta di abbracciare anche la vecchia generazione mantenendo una adeguata fluidità nelle performance, porta giocoforza con sé tutta una serie di compromessi grafici che riducono almeno in parte l’appeal complessivo su Pc, PlayStation 5 e Xbox Series X/S. Partendo da questo presupposto, senza strafare, le ambientazioni sono caratterizzate da una discreta cura e da un pizzico di stile, con la sequenza cittadina che nel complesso è risultata ben più accattivante di quella notturna nella foresta. Sufficiente la qualità dei modelli, che mostrano il fianco a qualche critica se osservati con la lente d’ingrandimento, e tutto sommato piuttosto fluide le animazioni, con un set di mosse abbastanza vario.

Il ruolo di Haroona è interpretato da Anya Chalotra, già nota per aver vestito i panni di Yennefer nella serie tv dedicata a The Witcher.

Sicuramente piacevole, in un’epoca in cui non bisogna più darla per scontata, la scelta di optare per una localizzazione completa, che non si limita esclusivamente alla componente testuale ma che riguarda anche l’audio. Il parlato mi è parso più che convincente con una doppiatrice utilizzata per la protagonista (interpretata da Anya Chalotra) che non è la medesima che abbiamo conosciuto nella serie di The Witcher (in cui Anya veste i panni di Yennefer), ma che appare comunque ben calata nella parte. Tra luci e ombre, dubbi e certezze, l’uscita di Unknown 9: Awakening si avvicina a passi da gigante. Meno di un mese ci separa dal 18 ottobre, data in cui Haroona entrerà in azione su computer e console, e potremo finalmente scoprire se la sua è un’avventura che vale la pena di vivere, o se le sue imprese sono destinate a finire nel limbo degli action-adventure.

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