È l’anno delle Olimpiadi e David Crane non ha intenzione di farmi un nuovo Decathlon. Nemmeno Ocean è più quella di una volta, e la vedo poco disposta a tirare Daley Thompson fuori dalla naftaliana, ergo anche questa volta tocca ripiegare sulla cricca combinata di Sonic e Mario. Mario & Sonic ai Giochi Olimpici di Rio 2016 (uff…) arriva anche quest’anno al solo scopo di impegnare i nostri polpastrelli in furiose sessioni di smanettamento, presentandosi con quattordici discipline selezionabili fin dall’inizio. Dai classici cento metri all’equitazione, la diversità è un importante ingrediente che ha colpito la mia attenzione in questi primi giorni di prova, grazie anche a una certa diversità nel sistema di controllo che coinvolge, a seconda dei casi, tutte le potenzialità del Nintendo 3DS (ma il gioco uscirà anche su Wii U, ovviamente). Che ci si trovi a pigiare come forsennati sui pulsanti o a inquadrare il bersaglio, spostando millimetricamente la console prima di scoccare una freccia, Mario & Sonic ai Giochi Olimpici di Rio 2016 ne ha davvero per tutti, una diversità che fa passare in secondo piano la semplicità di alcune discipline. Anzi, per aggiungere carne al fuoco è possibile cimentarsi in una versione alternativa di ogni specialità, coinvolgendo elementi presi dai giochi di Sonic e Mario per aggiungere pepe alla consuetudine. Avremo quindi Twomp che scatenano onde anomale durante il nuoto, oppure bonus casuali capaci di modificare l’esito di un match di pugilato, il tutto con la possibilità di sfidare amici in modalità wireless o download, tagliando purtroppo fuori il gioco online, limitato alle classiche leaderboard. Un po’ un peccato, ma probabilmente all’inizio sarete così impegnati nella modalità Verso Rio da non farci caso.
STRADA PER LA VITTORIA
Verso Rio è la modalità storia di Mario & Sonic ai Giochi Olimpici di Rio 2016: si sceglie il proprio Mii e ci si trova catapultati in pieno fervore olimpionico, pronti a giurare fedeltà alla palestra del nostro duo di amici. Che la scelta cada sul più grande esperto di salti del mondo o sul fulmine blu in persona, guadagneremo una mossa speciale (lo spin dash sembra fatto apposta per infrangere il record di Usain Bolt!) e potremo esplorare diverse mappe alla ricerca di segreti o puro allenamento, indispensabile per affrontare nella disciplina quotidiana un atleta della fazione avversaria. Sì, perché a quanto pare qualcosa ha riacceso la faida anni Novanta tra Nintendo e SEGA, che fino a poco prima parevano andare d’amore e d’accordo. Sarà forse la causa dei problemi tecnici che stanno mandando in malora i più disparati dispositivi elettronici? Il mistero va scoperto giorno dopo giorno, una medaglia d’oro alla volta.
Mario & Sonic ai Giochi Olimpici di Rio 2016 ne ha davvero per tutti, una diversità che fa passare in secondo piano la semplicità di alcune discipline
UN GIOCO DA RAGAZZI
Per ora, il consiglio più accorato per tutti quelli che desiderano diventare atleti anche quest’anno assieme a Mario e Sonic è quello di impostare da subito la difficoltà al livello più difficile. Durante la prima giornata quel menagramo di Toad era sicurissimo che il mio Mii non avesse speranza nei cento metri contro Yoshi, ma ho sbaragliato la mia verde nemesi premendo pigramente sui tasti senza perdere tempo nell’ampliamento del guardaroba. Allo stesso modo, le giornate finora affrontate si sono concluse con un medagliere di prim’ordine, cementando l’impressione che Mario & Sonic ai Giochi Olimpici di Rio 2016 sia rivolto a un pubblico di giovanissimi, e non certo per la grafica colorata. Sicuramente da quello che ho potuto testare finora la giocabilità è superiore a quella del vecchio New International Track & Field di Konami per DS, un gioco che ai livelli più alti condannava il polso ad atroci spasmi di dolore, ma per elaborare un giudizio completo sarà necessario valutare anche la precisione del sistema di controllo. Torneremo anche su questo, parola: il tempo di conquistare l’oro in ogni specialità e mandare a casa in lacrime gli scagnozzi di Mario.