Con tutta l’attività fisica che fanno quando sono assieme, Mario e Sonic mica rischieranno di perdere la mano con piattaforme, anelli e funghi vari? Mario & Sonic ai Giochi Olimpici di Rio 2016, come vi raccontiamo in questa recensione, mette di nuovo testa a testa le scuderie di SEGA e Nintendo, inaugurando in anticipo l’Olimpiade che ci gusteremo questa estate. Con quattordici discipline e un paio di sfiziose modalità, l’ultimo multievento di matrice giapponese parrebbe avere tutte le carte in regola per risvegliare i nostri polpastrelli, letargicamente orfani di un nuovo Track & Field; vediamo assieme un po’ se si tratta di un risultato da medaglia d’oro.
FERVORE OLIMPIONICO
Il tempo di scegliere Mii e nazionalità e via, siamo già pronti a sudare. Mario & Sonic ai Giochi Olimpici di Rio 2016 flette subito i muscoli, offrendo una scelta di opzioni decisamente ricca, ma su questo aspetto ci torno tra un attimo; al momento mi interessa erudirvi sulla possibilità di iniziare immediatamente a giocare a uno dei quattordici eventi messi a disposizione dagli sforzi congiunti di SEGA Sports R&D e compagni. La scelta è piuttosto variegata e si va dai classici cento metri piani al golf, sport che tra l’altro viene reintegrato nel palinsesto olimpico proprio quest’anno. Fin da subito appare lampante che questo evento la faccia un po’ da padrone di casa assieme al calcio, presentando una complessità nettamente superiore rispetto al resto delle discipline e pur conservando l’approccio “leggero” tipico della serie. Insomma, non aspettatevi di trovarvi un FIFA portatile con Mario e Eggman, ma neppure robaccia come Rockman Soccer; purtroppo è possibile disputare solo partite singole, peraltro contro un livello di difficoltà molto basso dove anche io (nemico del calcio da tempo immemore) riesco a concludere facilmente in goleada. Apprezzabile dopo qualche partita di prova la diversità del sistema di controllo, cucito attorno alle potenzialità del 3DS, senza lasciare fuori nulla. Si premono furiosamente i pulsanti, lo stilo viene sfregato fino a raggiungere il settimo senso (o un crampo, a seconda di quanto siate allenati) e il sensore di movimento permette di inquadrare il bersaglio nel tiro con l’arco meglio di Robin Hood: alla fine della fiera resta la sensazione che i comandi facciano il loro lavoro egregiamente, sfruttando a tutto tondo le capacità della console Nintendo.
Il dubbio permane piuttosto sulla qualità altalenante delle discipline, a volte intriganti come nel caso del già citato tiro con l’arco, altre un po’ troppo semplici, vedi il nuoto e il suo noioso vorticare dello stilo. Del resto qualcosa di simile accadeva nel ciclismo di Summer Games 2, e se stonava già nel 1985… Scherzi a parte, un altro punto che stona è la varietà dei personaggi con cui affrontare le varie prove. Sono tantissimi, arrivando a superare la quarantina tra volti immediatamente disponibili e segreti, ma non possono essere scelti liberamente. Questo vuol dire che il gioco vi permette di usare Tails nel beach volley (è un aviatore del resto, e Top Gun insegna quanto sia forte tale categoria nella disciplina) ma non nella boxe. Allo stesso modo vieta di usare Luigi nel salto in lungo, una scelta quantomeno opinabile vista l’abilità saltatoria del verdone sin da Super Mario Bros. 2. Per lo meno ogni specialità può essere affrontata in versione Plus, dove le regole base vengono arricchite (e spesso sovvertite) da elementi fantastici prelevati dai mondi di Sonic e Mario, come i potenziamenti elargiti casualmente nel pugilato o la folle pioggia di giavellotti da lanciare grazie al tempo rallentato.
IN GIRO PER RIO
Alle discipline base, Mario & Sonic ai Giochi Olimpici di Rio 2016 abbina una vera e propria modalità storia a spasso per le miniaturizzate strade di Rio e Dintorni. Giusto il tempo di scegliere a quale fazione giurare fedeltà e il nostro Mii potrà esplorare una serie di piccole mappe, alla ricerca di segreti e sessioni di allenamento per avere la meglio sugli atleti della palestra avversaria in duelli giornalieri. Allenarsi frutta punti esperienza con cui salire di livello e indossare una serie di costumi più o meno pazzi per migliorare le caratteristiche del Mii (velocità, potenza, abilità, resistenza), ma va detto che il livello di sfida di questa modalità appare immediatamente tarato verso i più giovani. I giocatori più navigati non avranno quindi problemi a raccogliere un medagliere da capogiro senza il minimo sforzo; per lo meno le discipline con cui impratichirsi sono prelevate dai precedenti capitoli della saga, quindi vale la pena chiudere un occhio di fronte a una certa banalità per farsi una sessione di scherma o veleggiare con lo yacht.
I costumi possono essere acquistati in cambio di banalissima (seriamente, ve ne troverete a palate in tasca) frutta, ma qualora riusciate a mettere le mani sui più rari meloni potrete investirli in attrezzi capaci di variare l’approccio alle varie prove. Come un arco precisissimo, ad esempio, che però concede pochissimo tempo per prendere la mira, oppure un cavallo fulmineo sul rettilineo, tuttavia assai esigente nel tempismo dei salti. La cosa bella è che tutto l’armamentario collezionato nelle strade carioca potrà essere anche utilizzato nelle altre modalità, guadagnando un vantaggio quando arriverà il momento di sfidare gli amici, in modalità wi-fi o download, giocando con una copia del gioco su quatto console. E basta, perché non è prevista la possibilità di gareggiare in rete, relegando la connessione a strumento con cui scaricare leaderboard e confrontare i propri record a livello mondiale o tra amici. Un peccato grande come uno stadio olimpico, certamente non mitigato dalla modalità Maratona in Tasca, laddove si tiene il 3DS in modalità riposo andando in giro, arrivando a percorrere una distanza complessiva di oltre quaranta chilometri, conquistando frutta assortita e capi di abbigliamento a ogni traguardo.
Mario & Sonic ai Giochi Olimpici di Rio 2016 è un simpatico multi evento mirato a un pubblico piuttosto giovane, penalizzato da una semplicità di fondo che si rispecchia nel catalogo delle discipline, in pericoloso equilibrio sul confine tra l’accessibile e il banale. Alcune funzionano bene, altre meno, mentre la modalità Verso Rio non è in grado di offrire un livello di sfida decente nelle mani di un giocatore navigato. Ci sarebbe da aggiungere il peccato mortale rappresentato dall’assenza di una modalità online, tuttavia sono convinto che Mario & Sonic ai Giochi Olimpici di Rio 2016 nel complesso possa essere apprezzato dalla fascia demografica a cui è rivolto, anche grazie alla grafica colorata, alla possibilità di giocare in più persone senza comprare copie multiple e al fascino di personaggi riconoscibili e carismatici. Ah, ho dimenticato di dire che è possibile ottenere potenziamenti grazie agli amiibo, ma The Games Machine dice di no al doping, quindi scordatevi dell’ultima frase.