Dopo averlo visto solo di straforo nelle precedenti edizioni di E3 e gamescom, alla fiera di Los Angeles di quest’anno DONTNOD e Focus Home Interactive hanno portato una versione molto più completa (e giocata dal vivo dagli sviluppatori) del loro nuovo action RPG. Vampyr, in arrivo a novembre su PC e console di nuova generazione, racconta la storia di Jonathan Reid, medico della Londra di fine Ottocento flagellata dalla peste, che si ritrova suo malgrado trasformato in vampiro. Della trama e delle sue ramificazioni abbiamo parlato approfonditamente lo scorso anno, e alle due anteprime (qui e qui) vi rimandiamo per le informazioni del caso. A questo giro abbiamo visto il gioco in azione, e possiamo finalmente parlarvene con maggior cognizione di causa.
AMMAZZAVAMPIRI
Nel corso della missione mostrata in fiera, abbiamo innanzitutto visto in azione la componente di “gestione” dei diversi quartieri di Londra, che a seconda dei personaggi chiave che li abitano – e delle scelte del protagonista di tenerli in vita o meno – determinano lo stato di salute dei cittadini, il livello di criminalità, il tasso di diffusione della pestilenza, la presenza o meno degli “skal” (vampiri più cattivi e meno umani) e via di questo passo. Il dottor Reid è stato chiamato a investigare su un losco figuro che abita nella zona e che, dopo qualche prima indagine, si scopre essere un feroce serial killer; parlando direttamente con lui, con una serie di dialoghi a scelta multipla, scopriamo che alcune possibili conversazioni sono “bloccate” e non attive perché necessitano di ulteriori indizi. Continuando l’indagine, per esempio, veniamo a sapere del forte legame dell’assassino con la madre, che diventa immediatamente il successivo personaggio con cui Reid andrà a parlare.
A questo giro abbiamo visto il gioco in azione
I VERI VAMPIRI NON FANNO SCINTILLE
Una volta acquisiti punti esperienza, possiamo ampliare le abilità e le skill del protagonista con un albero di progressione piuttosto tradizionale, e che permette di agire su parametri di velocità e resistenza, attacco e difesa. Molti degli elementi di questa parte di gioco ricordano un po’ Dishonored, a partire dallo stile grafico delle icone dello skill tree passando per alcune abilità specifiche, come quella che consente di teletrasportarsi rapidamente da un punto all’altro della mappa, magari per assalire qualcuno di soppiatto, o di muoversi senza essere visto. Il combattimento, a seconda dei nemici da affrontare, sembra abbastanza vario e ricco di possibilità: oltre agli attacchi più convenzionali, che possono essere di tipo melee e ranged, Reid può contare su ben cinque diverse abilità, richiamabili con i quattro grilletti del pad più la combinazione dei due dorsali, ciascuna dotata di tempi di cooldown più o meno lunghi a seconda della loro potenza.
Sono uscito da questa nuova presentazione di Vampyr decisamente intrigato