Call of Duty: Black Ops Cold War – Recensione

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La non linearità del canovaccio emerge dai dialoghi a scelta multipla e da alcune decisioni che si ripercuotono attivamente sullo svolgersi degli eventi, così come si evince dalla presenza di finali diversi

Con quel noi di prima intendo “Bell”, il personaggio che impersoneremo la maggior parte del tempo e che potremo creare a nostro piacimento grazie a un editor che è più utile ai fini del gameplay di quanto si possa pensare. Questo perché, al di là della carnagione o dei dati anagrafici, potremo selezionare due tratti psicologici che influiranno su determinati bonus, come Tendenze Violente che fornisce un 25% extra ai danni inflitti. Pur durando appena 5/6 ore, l’adrenalinica Campagna svolge in pieno il suo dovere e, grazie alla gestione degli indizi, un escamotage coerente al contesto investigativo che incentiva l’esplorazione, riesce ad aggiungere molto in termini di profondità e rigiocabilità al single player attraverso delle scelte che influiscono sul prosieguo della trama. A sporcare una convincente esperienza single player ci pensa un’IA maldestra che dà l’impressione di non aver affatto imparato dagli errori del passato e che finisce per risaltare negativamente in un contesto basato su dubbi, spie e tradimenti.

LE MILLE E UNA MODALITÀ

Se la Campagna rende giustizia alla serie Black Ops strizzando l’occhio ai primi due capitoli della saga, il comparto multigiocatore cerca di mettere un po’ tutti d’accordo senza modificare eccessivamente le linee guida stabilite l’anno scorso. Come da tradizione della serie Call of Duty, la mole di contenuti è imponente sicché gli amanti degli shooter online troveranno sicuramente una modalità cui dedicare tempo e bestemmie.

call of duty black ops cold war recensione

La mappa Armada è l’inferno nel mezzo dell’Oceano Atlantico Settentrionale.

Tralasciando le opzioni di gioco classiche, al solito ben strutturate sia per varietà sia per realizzazione e dai meccanismi oliati al punto giusto come Team Deathmatch, Dominio o la mia amata Uccisione Confermata, in questa edizione fanno capolino diverse novità. Mentre Scorta VIP vede 10-12 giocatori divisi in due team con il compito di garantire o impedire l’estrazione presso due punti nevralgici di un player casuale etichettato come VIP, Bomba Sporca Team D’Assalto mischia dinamiche differenti per dar vita a scontri serrati in grandi mappe che ospitano 32-40 giocatori.

TANTE LE MODALITà A NOSTRA DISPOSIZIONE IN COLD WAR, DAI CLASSICI DEATHMATCH A SCHERMAGLIE MOLTO Più AMPIE E STRUTTURATE

Quasi provando a creare un ibrido fra Warzone e il Deathmatch a squadre canonico, Bomba Sporca obbliga dieci team da 4 giocatori a scontrarsi per recuperare, consegnare e depositare l’uranio al fine di fare detonare degli ordigni. Trasportare la risorsa tuttavia blocca i perk e la rigenerazione della salute, oltre a diminuire gli hp e la velocità del carrier, perciò il lavoro di squadra gioca un ruolo fondamentale visto che gli agguati sono letteralmente dietro ogni angolo. Chiude il cerchio di modalità Moshpit Armi Combinate nei format Dominio e Assalto, praticamente dei conflitti su vasta scala che comprendono i mezzi pesanti e sono ambientati in mappe che coinvolgono 16-24 giocatori.

Continua nella prossima pagina…

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Pro

  • Tanti contenuti per tutti i gusti / Multiplayer solido, frenetico e divertente / La Campagna è breve ma valida.

Contro

  • L’IA non passerebbe l’esame di 3° media / Tecnicamente meno affascinante del predecessore / Non tutte le novità convincono al 100%
8.5

Più che buono

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