NON SERVONO ABBONDANTI DOSI DI POLIGONI QUANDO SI PUÒ FAR AFFIDAMENTO SU UNA DIREZIONE ARTISTICA ISPIRATA E COERENTE, E CALL OF THE SEA È UNA DIMOSTRAZIONE EVIDENTE DI QUESTA TEORIA

Per qualche ragione, di default Norah cammina. Lentamente. Per correre bisogna tenere premuto l’apposito tasto.
AL CRESCENDO SEMPRE Più INQUIETANTE FA DA CONTRALTARE IL PROGRESSIVO MIGLIORAMENTO DELLE CONDIZIONI DI SALUTE DI NORAH
IL DIAVOLO NEI DETTAGLI
Ricollegandomi alla considerazione iniziale, il miglior pregio di Call of the Sea è la cura per i dettagli, figlio – azzardo un’ipotesi – di una lavorazione piuttosto tranquilla. La recitazione di Norah è sublime. Nonostante commenti quasi tutto ciò che accade non risulta mai invadente né ripetitiva, anzi il suo chiacchiericcio si rivela un accompagnamento capace di caratterizzare in positivo l’intera esperienza. La medesima cura si trova ovunque: nel calore degli scenari, nella discrezione della colonna sonora, ma soprattutto nel confezionamento degli enigmi, costruiti come un meccanismo diffuso di cui si viene a capo semplicemente osservando l’isola e collegando i rimandi, distribuiti come un filo sottile al cui culmine si trova un amo per la curiosità del giocatore.
In Breve: Che piacevole sorpresa Call of the Sea! Il titolo d’esordio di Out of the Blue sfoggia una sua personalità ben definita attraverso una direzione artistica molto curata, che si concretizza nell’attenzione ai dettagli grafici, musicali e narrativi. I puzzle hanno tutti una loro logica e l’idea di proporli a blocchi, separando l’avventura in capitoli stagni, aiuta a focalizzare l’attenzione su un numero contenuto di elementi. Con un’atmosfera pazzesca e una durata contenuta, ma ideale per non diluire troppo le intuizioni, Call of the Sea è consigliatissimo a tutti gli amanti delle avventure (e di Lovecraft).
Piattaforma di Prova: Xbox Series X
Com’è, Come Gira: Al di là di qualche effetto di luce “morbida”, Call of the Sea non fa largo uso delle tecnologie next-gen di Series X, ma non è un problema. Graficamente è sublime e fluidissimo: aggirarsi nella vegetazione di quest’isola misteriosa è un piacere per gli occhi.
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