Shazam! Furia degli Dei spinge a tornare indietro nel tempo, a quel momento non ben identificato tra la fine degli anni ’90 e inizio 2000 che ha tacitamente segnato la fine di un particolare e apprezzato genere cinematografico, ovvero quello del Cinema per ragazzi.
Compressi in una miriade di altre declinazioni narrative, da Piramide di Paura a Stand By Me, da Casper a Explorer, i film per ragazzi sono andati progressivamente sparendo, mutando in altro. Non a caso il successo mondiale di Stranger Things in qualche modo è da attribuire al ritorno di grandi avventure – anche fantastiche – con giovani protagonisti al centro delle vicende.
I cinecomics oggi sono quel Cinema per ragazzi che è andato perduto negli anni
In questo particolare equilibrio, quel Shazam! del 2019 sembrava rientrare in quella categoria con un doppio valore: essere sì un cinecomic, ma avere dalla sua dei protagonisti giovani anzi giovanissimi con il superpotere di trasformarsi in una versione adulta potenziata e magica di se stessi. Nuovo film per nuove avventure alla cui trama si avviluppa il classico discorso della crescita anagrafica, la stessa che porta con sé anche diversi turbamenti adolescenziali nella nuova Shazam Family; tra primi amori, consolidamento di alcuni interessi di vita e la paura della maggiore età che, in contesti di sussidi per case famiglia, assume più un invito a lasciare le quattro mura per non gravare sul bilancio familiare (a meno che non si diventi socialmente ed economicamente utili).
Shazam! Furia degli Dei sembra proporre uno scontro generazionale alquanto particolare
Questo sequel non si perde troppo in proselitismi inutili, dichiarando interesse ed obiettivi per le stesse persone che hanno apprezzato questo peculiare ibrido narrativo nella sua prima apparizione cinematografica. Gli ingredienti sono i medesimi, la missione principale è consolidare la ricetta originale con un film che funziona e diverte proprio come faceva il primo capitolo. Manca chiaramente l’effetto “wow”, la scoperta di uno e più eroi che qui rinsaldano la propria posizione proiettandosi verso il futuro e, in qualche modo, la canonica parabola sulla magia, l’essere speciali gli uni per gli altri, un tema qui ripreso al minimo sindacale, la giusta dose per non scendere nei classicismi, in cliché già saggiati o stancare gli occhi dello spettatore.
Shazam! Furia degli Dei è decisamente particolare, quasi un secondo tempo istantaneo del primo film
Nel modo in cui Shazam ha rappresentato quasi una parabola più docile e divertente della costola DC di Warner, la formula si ripete senza sbavare neanche una virgola. Come già detto, si tratta di un risultato assai particolare dato che in poche occasioni i sequel riescono a mantenere intatta l’anima, pur rinnovandosi e aumentando drasticamente il carico di responsabilità sulle spalle del suo eroe film dopo film. In tal senso Shazam! Furia degli Dei conferma il suo status e finisce per rappresentare ciò che è mancato all’industria cinematografica negli ultimi anni: quel genere di film che mette gli adolescenti al centro, gettandoli in contesti più grandi delle loro possibilità, cucendo attorno a questi eventi delle parabole di crescita e di responsabilità. Per quanto semplice, in fin dei conti anche questo sequel centra i suoi obiettivi ad occhi chiusi.
VOTO 7.5
Genere: fantastico, supereroistico
Publisher: Warner Bros
Regia: David F. Sandberg
Colonna Sonora: Christophe Beck
Interpreti: Zachary Levi, Asher Angel, Jack Dylan Grazer, Helen Mirren, Lucy Liu, Rachel Zegler
Durata: 130 minuti