Un buono spunto, quello della speranza, per iniziare a parlare della seconda stagione, perché nonostante qualche timore iniziale questo nuovo ciclo di nove episodi sa il fatto suo, anche se – come potete immaginare – è in arrivo quel “ma” che rischia di far scendere in piazza molte persone per dar vita a una rivolta: la seconda stagione di Stranger Things è bella, MA non mi ha appassionato come la prima.
la seconda stagione di Stranger Things conferma la qualità dello show, ma lo fa timidamente
Al centro di tutto c’è ancora lei, Undici, che insieme ai suoi amici sta crescendo ed è quindi preda di capricci adolescenziali accompagnati dalla necessità di maturare come ragazza e di usare al meglio i suoi poteri. Brevemente e senza spoiler, apro una parentesi sull’episodio 7 su cui si stanno scagliando feroci accuse. La settima puntata, che si potrebbe tranquillamente definire di passaggio, o filler, non influisce più di tanto sulla storyline principale, ma era forse quella di cui aveva più bisogno lo show, rivelandosi un passaggio importante per l’arricchimento di uno dei personaggi principali. Inoltre, questa scelta permette alla serie stessa di fermarsi per un attimo, di respirare e resettare le emozioni per poi gettare lo spettatore nel tourbillon degli ultimi due episodi, i migliori per tensione e messa in scena.La strada che porta alle vicende finali, certo, è già battuta, molti momenti si perdono e non colpiscono abbastanza, ma abbondano anche le immancabili citazioni nerd e l’incredibile simpatia di Dustin, e colpisce il magnifico rapporto tra lo sceriffo Hopper e Undici; fra scene cariche di sentimenti e gesti d’affetto, ma anche tipici litigi.
abbondano le immancabili citazioni nerd, l’incredibile simpatia di Dustin e colpisce il magnifico rapporto tra lo sceriffo Hopper e Eleven
Al netto di quanto detto, la seconda stagione di Stranger Things conferma la qualità dello show, ma lo fa timidamente, riproponendo ciò che allo spettatore era già piaciuto. Questo chiaramente non è un male, anzi, vorrei uno show così leggero ma dal grande cuore e dal sapore anni ‘80 almeno una volta ogni tre mesi (e la mente corre subito a IT e ad un altro gruppo di giovanissimi attori con cui si entra subito in empatia), ma da spettatore – pagante – mi aspetto che questa storia superi i propri limiti e cresca, proprio come crescono e si fanno adulti i suoi protagonisti.
Ora salutiamo il 1984, perché nella prossima stagione ci ritroveremo nel 1985, anno di Ritorno al Futuro e Rocky IV. Personalmente, mi aspetto citazioni all’altezza. Buona la seconda, Duffer Brothers, per la terza – però – dovete fare il botto.
VOTO 7.5
Genere: avventura, fantasy
Publisher: Netflix
Regia: Duffer Brothers, vari
Colonna Sonora: Kyle Dixon, Michael Stein
Interpreti: Winona Ryder, David Harbour, Finn Wolfhard, Millie Bobby Brown, Gaten Matarazzo
Durata: 9 episodi