Desperados III – Recensione

PC PS4 Xbox One

L’ultima fatica di Mimimi Games è comparabile a una splendida sinfonia

Questo approccio alla narrazione si rivela senz’altro vincente grazie alla cura riposta nelle animazioni di tutti i personaggi presenti all’interno dell’opera, sia durante le brevi cutscene che nel corso del gioco vero e proprio. Rispetto a Shadow Tactics, infatti, ogni animazione si basa sulle movenze di attori in carne e ossa riportate in digitale grazie alla tecnica del motion capture. Ciò significa che le uccisioni, gli abbattimenti silenziosi, le corse sui tetti, tutto appare molto più realistico e fluido.

SPAGHETTI ARMONICI

Tuttavia la cura maniacale per i dettagli di Desperados III non si limita alle sole movenze dei personaggi su schermo. L’ultima fatica di Mimimi Games è comparabile a una splendida sinfonia: una magnifica composizione orchestrale in cui tutti gli strumenti vengono suonati nel momento esatto, perfettamente coordinati da un direttore d’orchestra mai fuori tempo. In questa metafora il direttore è il game design, sempre sul pezzo e privo di sbavature, a partire dalle mappe dei sedici livelli della campagna. La loro struttura fa sì che il giocatore non si senta mai costretto a seguire dei binari prestabiliti per portare a termine gli obiettivi. Certo, gli sviluppatori hanno previsto una serie di suggerimenti che rendono più facile la vita a tutti coloro i quali si avvicinano per la prima volta a un tattico in tempo reale, ma al contempo viene data ampia libertà all’utente, che può quindi decidere di ignorare tali percorsi consigliati.

Desperados III recensione 02

Il campo visivo di una guardia è verde: non è ancora stata allertata dalla nostra presenza.

Ogni livello della campagna presenta degli obiettivi opzionali che portano all’acquisizione di appositi distintivi, otto per scenario

Ed è proprio quando ci si allontana da questi sentieri che il gioco dà il meglio di sé: sperimentare con le tantissime opzioni a disposizione per escogitare metodi alternativi di uccisione, o semplicemente – si fa per dire – per superare un gruppo di guardie senza essere visti rappresenta la parte più consistente del divertimento. Rispetto a Shadow Tactics, inoltre, Desperados III è da un lato molto meno ingessato, nella misura in cui non si ha mai l’impressione di dover per forza agire in un certo modo prestabilito per completare un dato obiettivo, dall’altro appare di gran lunga meno punitivo. È sempre presente un discreto grado di “trial and error”, tuttavia spesso non è necessario caricare un salvataggio precedente per tentare un approccio differente, bensì è quasi sempre possibile tentare di ovviare immediatamente agli errori agendo con tempestività, magari aiutandosi con l’apposita modalità resa dei conti.

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Pro

  • Il ritorno in grande stile di un classico del passato.
  • Level design eccellente.
  • Molto longevo e rigiocabile.

Contro

  • Isabelle è un po’ “rotta”.
  • Colonna sonora ripetitiva.
9.2

Ottimo

Le leggende narrano che a Potenza ci sia un antro dentro al quale vive una misteriosa creatura chiamata Alteridan. In realtà è solo il nostro Daniele, che alterna stati diurni di brillantezza ad altri notturni dove i suoi amici non hanno ancora capito che non conviene fargli assumere troppo alcol.

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