Arriva nelle edicole, agli abbonati e in digitale TGM 372, con sontuosa copertina dedicata a Doom Eternal. Roba da sdraiarsi a terra dalla goduria anche prima di leggere la prova del gioco corredata dalla storia del primo, leggendario capitolo. Tra le altre cose, per la cover story del numero dovete immaginare una specie di incontro di boxe fra rappresentanti di grandi tradizioni videoludiche: in un angolo il gigantesco pargolo di id Software, rampollo ormai quasi unico (almeno, fra i tripla A, accanto al fratellino Wolfenstein) degli FPS ignoranti con grande enfasi sul single player; nell’altro Valorant, di fatto il primo sparatutto di Riot dedito, però, alla nobile stirpe degli shooter competitivi con forte componente tattica.
Sapete bene chi ha vinto: per la verità, il match è stato quasi a senso unico, considerato che la saga a cui appartiene Doom Eternal, nei negozi il 20 marzo, fa parte della storia classica del videoludo proprio come The Games Machine. D’altro canto, il gioco dei creatori di League of Legends precedentemente conosciuto come Project A si colloca in una zona reportage sfiziosa e densa – accanto al calcio arcade di Capitan Tsubasa e alle altre proposte “mangose” di Bandai Namco – preceduta dal ritorno alla profonda analisi “produttiva” dei dossier Videogame Economy 101. Quasi trenta i giochi provati, fra VR Machine (in prima fila il bel The Walking Dead: Saints & Sinners), anteprime e il nostro principale spazio delle recensioni, dominato questo mese da produzioni a medio budget – Zombie Army 4, Journey to the Savage Planet, Monster Energy Supercross 3, M&M: Chess Royale – e giochi magari piccoli ma decisamente sfiziosi – Bookbound Brigade, Through The Darkest Of Times, The Dark Crystal Age of Resistance Tactics, The Suicide of Rachel Foster, Ministry of Broadcast e Kunai.
Poi, beh, c’è anche la gigantesca delusione per la remaster di WarCraft 3, come abbiamo modo di raccontarvi in una disamina particolarmente mesta, oltre che nella riflessione di Sabaku dedicata alle controverse politiche di Blizzard negli ultimi tempi… Infine, a lato dello spirito profondamente PCista di Hardware e Tecno TGM, le sezioni dedicate alla cultura del retrogaming hanno preso la forma di una vera corazzata, capace di caratterizzare una sostanziosa porzione di rivista. Di questo, però, parlo diffusamente nell‘editoriale di apertura, mente qui non mi resta che augurarvi buona lettura 🙂
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