TGM 389 è in arrivo col suo carico di ottimo entertainment elettronico, nelle migliori edicole, per gli abbonati e nelle versioni digitali. Solo l’editoriale d’apertura si concede un punto di contatto col cupo momento che stiamo attraversando, il nostro mestiere è quello di approfondire una sfera dell’entertainment ma, beh, nemmeno la stampa specializzata può far finta di non abitare sul pianeta Terra.
Qui non posso che sottolineare come, paradossalmente, il nuovo numero cada in un momento di grande vitalità videoludica, con Godfrey Primo Lord Ancestrale di Elden Ring che campeggia nella cover story preludendo a recensione e dossier sui Souls della nostra eccezionale Erica; niente eccessivo stuttering per lei, per me addirittura nulla, e non può essere che questa l’esperienza che giudichiamo. In zona reportage abbiamo il movimentato horror in prima persona Ghostwire Tokyo, lo spassoso W40k in salsa run and gun Shootas Blood Teef e soprattutto il ritorno di Syberia con The World Before, alla prova dei fatti, seppure preliminare, capace di omaggiare nel migliore dei modo il compianto Sokal. Total War: Warhammer III e Dying Light 2 guidano poi un nutritissimo comparto recensioni, seguiti dal picchiaduro a incontri senza se e senza ma The King of Fighters XV, dal fenomeno roguelite a base di kung fu SIFU, dalla coraggiosa avventura dinamica italiana Martha is Dead, il sempre caciarone Shadow Warrior 3, le acrobazie skate di OlliOlli World, la seconda volta di Elex e il gusto arcade racing di Grid Legends – non irreprensibile ma pur sempre divertente. Tutti giochi di primo piano usciti pure su PC, ma questo mese non potevamo esimerci dal dar spazio anche a una delle esclusive PlayStation (è già partito il toto-data su quando arriverà su PC) in assoluto più attese, con la recensione di Horizon Forbidden West.
Al di là delle consuete prelibatezze del TGM Classic, della Time Machine e del TecnoTGM – rispettivamente dedicati a The King of Fighter ’94, alla storia di SNK e a considerazioni/analisi di merito delle DDR5 – c’è sempre il mirabile lavoro di RetroTGM, l’inserto che canta presente e passato del retrogaming sotto la guida di Paolo Besser con la collaborazione di Danilo Dellafrana ed Emanuele Feronato. Al solito, bravi tutti.
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