Burning Crusade Classic è l’emblema di un’epoca spigolosa, scorbutica, più scomoda dal punto di vista della qualità della vita; ma è anche un grande tuffo nella nostalgia
LE BUONE IDEE SONO IMMORTALI
Burning Crusade era tutto questo e molto, moltissimo altro, dunque allo stesso modo lo è anche la versione Classic che attualmente tanti spettatori fa su Twitch. La prima espansione di World of Warcraft era ed è quella delle indimenticabili boss fight e dei raid più spettacolari a Karazhan, Grull’s Lair, The Eye a Tempest Keep, Serpentshrine Cavern e Black Temple, era ed è il cambiamento epocale al numero di partecipanti necessari per gli scontri endgame (anziché 40 cristiani come nel Vanilla si passò a 10 o 25). Era ed è indiscutibilmente PvE d’autore e combattimenti entusiasmanti da preparare nel dettaglio, ma anche l’atmosfera perfetta, le meccaniche tarate al punto giusto e la bellezza di superare, tentativo dopo tentativo, un ostacolo immenso tutti assieme.
Oltre ciò bisogna contare il PvP selvaggio a Eye of the Storm, il nuovo campo di battaglia, gli eventi PvP mondiali e soprattutto l’aggiunta dei combattimenti in team nelle Arene, l’alba di un gioco nel gioco che per un’infinità di gladiatori ancora oggi è la cosa più importante che ci sia. E ancora i talent tree d’altri tempi, i reagenti per poter usare determinate spell, l’arrivo dei Draenei e dei Blood Elf che nel 2007 permise ad Alleanza e Orda di utilizzare rispettivamente lo Sciamano e il Paladino (prima le due fazioni non avevano razze con cui giocare queste classi). È anche quattordici anni di evoluzione cancellati di botto dal mondo di gioco, è l’emblema di un’epoca spigolosa, quasi scorbutica nei confronti del giocatore se confrontata con ciò che spesso si vede oggidì, più scomoda dal punto di vista della qualità della vita. È infine una bara che è stata profanata al solo scopo di ammirarne rispettosamente il contenuto, e cioè un’espansione mai dimenticata su cui non è stato effettuato alcun intervento di restauro per preservarne tutto lo charme e la magia di una volta.
NEANCHE IL TEMPO È IN GRADO DI INTACCARE LA POTENZA DEI RICORDI